Ciao Luca,
due, secondo me, sono i punti fondamentali:
PUNTO 1 - Diagnosi e cura.
E se c'é qualcuno che ti può consigliare, per nefasta esperienza, sono i Fratelli di questo Forum. Segui i consigli, leggi i post ed imparerai a convivere dignitosamente con la tua cefalea.
PUNTO 2 - Non è un AUT AUT!
Se ti renderai conto che siamo in molti ad avere coscienza del tuo dolore, ti renderai conto anche che abbiamo coscienza degli "effetti collaterali" che questo stato comporta.
Io, per esempio, convivo da oltre 40 anni con la CH ed ho realizzato comunque la mia vita. Sono sereno anche se l' avrei voluta diversa e sicuramente avrebbe potuto essere diversa.
Ma erano altri tempi e la CH era praticamente sconosciuta. Gli stati patologici comportamentali che la CH determinava erano inevitabilmente assimilati alla sfera "caratteriale" ed antichi retaggi ci volevano "malati perché cattivi" e non "cattivi perché malati"!
Edit: Mi sono scordato di aggiungere: quando ho quel mal di testa non posso stare con nessuno, odio tutti e tutto, sono nervoso e depresso al contempo ma appena finisce mi sento rigenerato completamente!
Sappi, e non vuole essere un tentativo di sminuire il tuo stato, che comprendo perfettamente come ti senti. Lo ho provato per una vita e continuo a provarlo.
Anche io non vorrei stare con nessuno (ma devo, avendo una famiglia ed un lavoro!), odio tutti e tutto (in quei momenti odio soprattutto me stesso!), sono nervoso e depresso (ma devo continuare la mia vita!). Ho problemi di concentrazione (al tempo mi arresi e non terminai l' università). Devo, ma non perché lo DEVO a qualcuno ma perché lo DEVO a me stesso.
Il senso principale della vita è nella continua rinascita e nella rigenerazione completa come tu stesso sostieni.
Nonostante ti auguri il meglio ed una soluzione di totale remissione (oppure una "cura" definitiva, sei giovane e non è detto che non si scopra qualcosa in futuro), potrebbe darsi che tu vada incontro ad una lunga convivenza con la Bestia. Ed allora perché non prendersela con le dovute precauzioni?
Segui un percorso terapeutico e, con l' aiuto di medici aperti e coscienziosi, costruisci la tua corazza contro il dolore.
Ma soprattutto non avere paura di affrontare gli altri e di testimoniare le tue condizioni. Non avere paura di parlarne, soprattutto con chi pensi che non possa capirti, spiega come ti senti.
Non sarà facile, ti assicuro che lo so bene, ti costerà di più. Ma con il giusto aiuto, con la solidarietà di una famiglia affettuosa e con la comprensione ed i consigli di chi è come te, potrai realizzare che non c'é l' una o l' altra. Ma che c'é solo la TUA VITA.
Io ci sono.
Buona strada.
Riccardo