MARIA sei grande, hai spiegato bene ma lo stesso non tutti capiscono!!!
IO ho lasciao tutti i mie post scittii in anni e anni di prove e sconfitte , il tread andrebbe letto dal primo all'ultimo per capire che è un percorso che ho raccontato e scritto pieno di tentativi e teorie, ma il risultato che si dovrebbe comprendere sono i miei post ultimi e rimarcati .
La crioterapia serve nel sintomatico , ma è anchessa un battagliA, non è facile abbassarsi la temperatura corporea, ne continuarla, .....e spesso ho scritto va fatta oltre il tremito, ma poi tutti si soffermano solo sul ghiaccio in bocca!! NO !!! non è questa la crio terapia.
L'attaco di ch è una vasodilatazione di un arteria introcraniale, che per quale e chissà motivo si dilata, le statistiche dei risultati dicono che iniezione di imigran, e ossigenoterapia stroncano l'attacco, questi agiscono per vasocostrizione , quindi l'abbassare la temperatura corporea provoca lo stesso effetto, ma si intende abbassare la temperatura corporeA e superando l'efffetto collaterale che è il tremito, il come fare per arrivare a questo stato di abbassamento temperatura corporea ogniuno puo trovare la sua soluzione, ma non è ne il cercare di raffreddare il punto dolente, n,l i o solo i punti maggiormente sensibili , ma si deve interagire su tutto il corpo abbassando la temperatura corporea, è solo questo il meccanismo corretto, ed ecco perché purtroppo poi leggiamo che qualcuno non è soddisfatto della terapie del freddo.
La crioterapia ha un suo procedimento e tempistica, non puo non funzionare.