A titolo informativo io ho la mia scala di dolore, è solo da poco che ho scoperto quella di Kip, che comunque per quanto fika alla priam lettura , trovo un po' dispersiva
Per me i gradi sono 4: i primi due sopportabili: la vita è ancora bella
I LIVELLO: shadow più o meno forti e durata variabile, mi comincio a innervosire più dal punto di vita psicologico
II LIVELLO: dolore, ma per noi che sappiamo cosa vuol dire un attacco serio, niente paura, anzi ne siamo quasi contenti, con un po' di sana respirazione tantrica tipo yoga namiocorenghechiò una su due passa anche in fretta
III LIVELLO: si fa sul serio, non sopporto che nessuno mi parli, mi chieda, mi annusi, devo camminare, se sto sul divano impazzisco, e comincio turpiloquio sparso diretto soprattutto ai condomini del calendario. Se la durata è di 20 minuti mi reputo fortunato, se già tocchiamo i 40 la giornata è seriamente compromessa
IV LIVELLO: sensazione che stavolta è diverso, questa volta ci lascio le penne, non è possibile sopportare questo intervento senza anestesia. Piango, mi dispero, sono agitatissimo e stanco insieme, sudo freddo e tremo, mi comincio a prendere a pugni la testa (che poi ho scoperto essere anche una tecnica efficace per calmare per un attimo la bestia) ecco si la bestia, al 4° livello anche io la chiamo così. Un minuto o dieci sono già troppo. Quando si supera l'ora sono fermamente convinto che abbiamo superato la sfera dell'umano, scia di depressione e spossatezza cosmica anche dopo un giorno. Il cervello sembra seriamente danneggiato, mi balla la vista, mi si annebbiano i pensieri, che riescono a generare solo piani di suicidio