Autore Topic: D3  (Letto 29988 volte)

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D3
« il: Giugno 04, 2014, 08:13:43 Mer »
D3


Come accennato ecco in dettaglio il regime D3
Dal sito Vitaminwiki: http://www.vitamindwiki.com/Cluster+headaches+substantially+reduced+by+10,000+IU+of+Vitamin+D+in+80+percent+of+people
Dal sito clusterbusters:
Omega 3 Fish Oil - 1000 to 1200 mg/day (EPA 360
                            mg/day, DHA 240 mg/day)
Vitamin D3 *        - 10,000 IU/day
Calcium **           - 500 mg/day (calcium citrate preferred)
Magnesium           - 400 mg/day (magnesium citrate, magnesium glycinate,                                                        magnesium malate or magnesium orotate)
                                       
Vitamin K2***      - MK-4 1000 mcg/day,  MK-7 200 mcg/day
Vitamin A ****     - 900 mcg (3,000 IU) for men and
                                 - 700 mcg (2,333 IU) for women
Zinc                          -  10 mg/day
Boron                       -    1 mg/day

Terapia attualmente adoperata in Italia
Multicentrum over 50 standard ( no donne, no uomini)
Omega 3 softgel 1200 mg
Vitamina D3 softgel IU 5000
Posologia provata da una sorella:
Il 1^ giorno: 2 cps Multicentrum - 2 cps Omega3 -  2 cps D3 ( dopo questo inizio si parte a settimana)
Prima settimana: 2 cps Multicentrum -  2cps Omega3 -  4 cps D3
Per un solo giorno assumere 2 cps di Multicentrum – 2 cps Omega3 – 10 cps di D3
Seconda settimana: identica alla prima
Terza settimana: 2 cps di Multicentrum – 2 cps Omega3 – 3 cps D3
Quarta settimana:  identica alla terza
Quinta settimana : 2 cps Multicentrum – 2 cps Omega3 – 2 cps D3
Effettuare dosaggio ematico della VIT


Multicentrum over 50
Lo trovate in farmacia e parafarmacia
COMPOSIZIONE
Calcio Fosfato Bibasico, Magnesio Ossido, Potassio Cloruro, Acido Ascorbico, Addensanti: Cellulosa Microcristallina. Gelatìna, Stabilizzante: Polivinilpirrolidone. Amido, Vitamina E Acetato, Niacina, Ferro Fumarato, Calcio Pantotenato, Zinco Ossido, Piridossina Cloridroto, Beta-carotene, Manganese Solfato, Tiamina Mononitrato, Riboflavina, Rame Solfato, Luteina Vitamina a Acetato, Cromo Cloruro, Acido Folico, Biotìna, Potassio Ioduro, Sodio Molibdato, Sodio Selenato, Fillochinone, Colecalcferolo, Cianocobalamina, Addensanti: Idrossipropilmetil Cellulosa. Saccarosio (13,1 Mg Per Compressa), Emulsionanti: Stearato di Magnesio, Acido Stearico, Polisorbato 80. Silicio Biossido, Gomma di Acacia, Amido Modificato, Lattosio, Olio Vegetale Parzialmente Idrogenato, Coloranti: E110, E129. E132, E171.

La composizione è stata inserita per dare un’occhiata alle quantità dei principi che si vanno ad assumere giornalmente e le dosi elevate e il multivitaminico stesso  (over 50) servono per fornire e seguire la terapia considerato l’alto dosaggio dei principi attivi.





Vitamine   Per compressa (1,42 g)      % RDA*
Acido folico   Mcg   300   150
Acido Pantotenico   Mg   6   100
Vit. A   Mcg   800   100
Vit. B1   Mg   2,1   150
Vit. B2   Mg   2,4   150
Vit. B6   Mg   3   150
Vit. B12   Mcg   3   300
Vit. C   Mg   120   200
Vit. D   Mcg   5   100
Vit. E   Mg   12   120
biotina   Mcg   150   100
Vit. K   Mcg   30   
niacina   Mg   18   100
Luteina   Mg   1   
Calcio   Mg   162   20,2
Cloro   Mg   36,3   
Cromo   Mcg   60   
Ferro   Mg   3,5   25
Fosforo   Mg   125   15,6
Iodio   Mcg   100   66,6
Magnesio   Mg   100   33,3
Manganese   Mg   1   
Molibdeno   Mcg   25   
Potassio   Mg   40   
Rame   Mg   1   
Selenio   Mcg   25   
Zinco   Mg   5   33,3
Valore energetico   < 0,3 Kcal   -   -
Carboidrati   < 0,4 g   -   -
Lipidi   < 0,5 g   -   -
Proteine   < 0,2 g   -   -

OMEGA-3 OLIO DI PESCE 1200mg 200 Capsule Morbide
Il prodotto nelle parafarmacie non della stessa marca lo si trova anche all’Auchan!  Per scopo illustrativo dei componenti ho scelto la marca.
Essenziale la quota percentuale di EPA  al 18%  e di DHA al 12%  che diventano 360 mg  di EPA e 240 mg DHA al giorno.

Composizione per Dose:
 • Calorie 10
 • Calorie da grassi 10
 • Grassi  1g
 • Vitamina E (tocoferolo d-alpha) 1 UI
 • Olio di pesce 1200mg
   18% EPA (acido eicosapentaenoico) 180mg
   12% DHA  (acido docosaesaenoico) 120mg
 
Altri ingredienti: Gelatina, glicerina, acqua purificata.
 
Informazioni Allergene: Contiene ingredienti a base di pesce (aringhe, acciughe, sgombri, sardine, salmone) ed ingredienti di soia.

1 capsula morbida fino a tre volte al giorno, durante i pasti.

Attenzione: Se si dispone di un disturbo del sangue, sta assumendo farmaci anticoagulanti, o in stato di gravidanza o allattamento, consultare un operatore sanitario prima di utilizzare questo prodotto. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Conservare in luogo fresco e asciutto. Non utilizzare il prodotto se il sigillo di sicurezza sul flacone è rotto.
Fonte: http://www.biovea.com/it/product_detail.aspx?PID=2048&OS=204&KW=omega%203%20softgel&cp=4&NAME=OMEGA-3-OLIO-DI-PESCE-1200mg-200-Capsule-Morbide

Vitamin D3 5000 UI
Si trova nelle parafarmacie e in rete
Composizione:
Dose giornaliera: 1 softgel
Numero di dosi per scatola: 60   Quantità per dose
Vitamina D3   5000 UI
Altri ingredienti: Cellulosa microcristallina, stearato di magnesio (E572), diossido di silicio (E551).

Assunzione:
adulti. Assumere una softgel al giorno oppure secondo il consiglio del terapeuta.
Attenzione: Oltre 2000 UI al giorno, è preferibile fare un'analisi di 25-idrossi vitamina D. In caso di malattie renali, non assumere la vitamina D3 senza il consiglio del terapeuta. Non superare 10 000 UI al giorno da tutte le fonti, senza consiglio del terapeuta.

Precauzioni: Non superare la dose giornaliera raccomandata. Questo prodotto è un supplemento nutrizionale che non deve sostituire un'alimentazione varia ed equilibrata. Non lasciare alla portata dei bambini. Conservare al riparo dalla luce, da fonti di calore e dall'umidità. Come con ogni supplemento nutrizionale, consultare un medico prima di assumerlo durante la gravidanza, l'allattamento o nel caso di problemi di salute.

Fonte: http://www.supersmart.com/it--Vitamine--Vitamin-D3-5000-UI--0597



La terapia elencata per  composti  manca del potenziamento del calcio e del magnesio e sfrutta la sola compensazione del multicentrum ma diciamo che si avvicina di parecchio alla guida americana.
 La distribuzione italiana delle vitamine e degli integratori è differente rispetto agli USA come anche alcune posologie.
Ho postato qualche link attendibile per citare fonti e dare anche  visione per coloro che leggono.
Viene da chiedersi perché il regime D3 funziona su alcuni e magari usando un po’ di “ricerca” ne comprendiamo i motivi.

Omega 3 ( olio di pesce)

Gli  omega 3  sono in grado di entrare nei processi di costituzione e di mantenimento dell’integrità e dell’ossigenazione delle membrane cellulari e svolgono un’azione  antinfiammatoria.
Svolgono un’azione antitrombotica, che riduce la possibile formazione di coagulazione del sangue, prevenendo l’eccessiva aggregazione delle piastrine e la conseguente possibilità di formazione di trombi.
In aggiunta svolge azione anti-sclerotica che riduce i trigliceridi nel sangue e abbassa i livelli di colesterolo.
Migliorano il ritmo cardiaco evitando l’insorgere di aritmie..
Agiscono sulle membrane delle cellule nervose rendendole più fluide e facilitando la loro interazione con miglioramento della memoria e della concentrazione. Favoriscono il processo di autoriparazione delle cellule nervose che generalmente non avviene con facilità nel cervello rispetto alle altre cellule del corpo.
Le due categorie di acidi grassi omega sono rappresentate dall'acido alfa-linolenico (ALA) e dagli acidi grassi polinsaturi omega 3 a catena lunga (principalmente EPA e DHA); le due categorie si distinguono per funzione e fabbisogno. Il fabbisogno minimo giornaliero è di 1 g al giorno.

Precauzioni
In stato di gravidanza e di allattamento, prima di usare l’olio di pesce consultare un medico.
Gli acidi grassi di Omega-3 sono estremamente vulnerabili ai danni provocati dai radicali liberi. Si consiglia pertanto di assumere, insieme agli Omega-3, anche gli antiossidanti vitamina E, vitamina C e selenio.
Poiché è stato dimostrato che gli acidi grassi di Omega-3 sono in grado di inibire la coagulazione del sangue, prima di assumere olio di pesce, se si è soggetti a problemi circolatori o se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, consultare un medico.
L’olio di pesce non dovrebbe venire utilizzato prima o dopo un qualsiasi intervento chirurgico.

Vitamina D
La vitamina D è un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nella quale la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo), entrambe le forme dall'attività biologica molto simile. Il colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali, mentre l'ergocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale.
Un aspetto unico della vitamina D è che si comporta come un ormone e talvolta viene considerata tale, perché predilige organi come i reni e l’intestino. Gli altri tessuti dove possiamo trovarla sono il cervello, il pancreas, la pelle, le ossa, l’apparato riproduttivo e alcune cellule cancerose. Attualmente vengono effettuate delle ricerche sulla sua funzione regolatrice del sistema immunitario.
La vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso ed anche di differenziazione di alcune linee cellulari e in alcune funzioni neuromuscolari (anche se questi due ultimi punti devono ancora essere chiariti). Il funzionamento dell' 1,25(OH)D ( vit D) è alquanto anomalo per una vitamina in quanto agisce secondo le caratteristiche proprie degli ormoni steroidei: entra nella cellula e si va a legare ad un recettore nucleare che va a stimolare la produzione di varie proteine, specie trasportatori del calcio.
La regolazione dei livelli di calcio e fosforo nell'organismo avviene insieme all'azione di due importanti ormoni: la calcitonina ed il paratormone. La calcitonina ha azioni opposte a quelle della vitamina D, favorendo l'eliminazione urinaria e la deposizione di calcio nelle ossa. Ciò si traduce in una diminuzione dei livelli plasmatici di calcio. Il paratormone, invece, inibisce il riassorbimento renale dei fosfati, aumenta quello del calcio e stimola il rene a produrre 1,25(OH) D. A livello dell'osso, esso promuove il rilascio di calcio.
La produzione di questi ormoni e di vitamina D è strettamente dipendente dalla concentrazione plasmatica di calcio: una condizione di ipocalcemia stimola la produzione di paratormone e di 1,25(OH)D. Un aumento del calcio plasmatico, invece, favorisce la sintesi di calcitonina.
Queste sono le forme principali che costituiscono il gruppo vitaminico D:
vitamina D1 : composto costituito in parti 1:1 di ergocalciferolo e lumisterolo
vitamina D2 : calciferolo
vitamina D3 : colecalciferolo
vitamina D4 : diidroergocalciferolo
vitamina D5 : sitocalciferolo
La Vitamina D è assumibile anche attraverso i latticini, le uova, il fegato e le verdure a foglia verde.
 
Fonte: Nat Immunol. 2010 Apr;11(4):344-
Interessante articolo sul dosaggio della Vit D  per patologie:
Fonte :
http://www.mayoclinic.org/drugs-supplements/vitamin-d/dosing/HRB-20060400
Vitamina D3
Ecco perché la vit d3..
Il Colecalciferolo, chiamato anche vitamina D3, è una delle vitamine del gruppo D.
È strutturalmente uno steroide, con affinità strutturali con il testosterone, il colesterolo e il cortisolo.
Il trattamento con una sola dose elevata di vitamina D3 -colecalciferolo - si è dimostrato efficace e sicuro per aumentare i livelli di vitamina D nell'organismo e ridurre le alterazioni metaboliche conseguenti alla carenza di tale pro-ormone liposolubile.

In caso di prolungata assunzione di vitamina, superiore a 250-1250 μg/die si possono verificare fenomeni di tossicità acuta o cronica con comparsa di nausea, diarrea, ipercalciuria, ipercalcemia, poliuria, calcificazione dei tessuti molli.

Fonte: http://www.scienzenews.it/salute/colecalciferolo-una-sola-dose-migliora-i-livelli-serici-per-lungo-tempo.html


Controllo:
VITAMINA D 25 (OH)
SINONIMI:
25 (OH) D
Tempi di consegna del referto: 4 giorni, escluso il giorno del prelievo, il sabato e i giorni festivi.
Prenotazione: No
Consenso informato: No
Eseguibile a domicilio: Si
Eseguibile presso tutte le sedi esterne: Si
Eseguibile al sabato: Si
Esami correlati: Calcio, fosforo (siero, urine), paratormone, fosfatasi alcalina, osteocalcina, piridinoline.
SIGNIFICATO CLINICO
La vitamina D è una vitamina liposolubile che interviene nel metabolismo calcio-fosforo ed esiste in due forme: una è il colecalciferolo (Vitamina D3) che viene sintetizzato a livello cutaneo per irradiazione ultravioletta a partire dal dal 7-deidrocolesterolo, ma che può anche essere introdotta con grassi animali (fegato di pesce, latte, carni); l’altra è l’ ergocalciferolo (Vitamina D2), derivata, per affetto dell’ irradiazione ultravioletta, dall’ ergosterolo introdotto con la dieta (lievito).
Entrambe queste forme subiscono nell’organismo due importanti idrossilazioni: la prima nel fegato con formazione del calcidiolo: 25(OH)D); la seconda nel rene dove si forma il calcitriolo: 1,25 (OH)D, che rappresenta il metabolita biologicamente attivo. La vitamina D agisce principalmente, aumentando l’assorbimento intestinale di calcio, sul riassorbimento osseo (a basse dosi favorisce la mineralizzazione; ad alte dosi provoca una mobilizzazione del calcio (per stimolo degli osteoclasti), aumentando nel contempo, a livello renale, il riassorbimento tubulare del fosforo.
TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
NOTE
Idrossido d’alluminio, colestiramina, cortisonici, anticonvulsivanti, isoniazide, rifampicina ne riducono la concentrazione.
La variabilità stagionale è dovuta alla diversa esposizione ai raggi solari che aumenta la produzione endogena del colecalciferolo. Per valori di 25(OH)D inferiori a 10 ng/ml si è in presenza di una importante carenza. Una intossicazione da Vitamina D può comparire per valori di 25(OH)D superiori a 100 ng/ml.


Il Calcio
Il calcio è un importante componente di una dieta equilibrata. Nel nostro organismo è presente circa un chilo di calcio, di cui il 99% è fissato nelle ossa ed il resto circola libero nel sangue tuttavia  solo poche percentuali vengono assorbite dall'intestino (circa il 30%) mentre il resto viene eliminato con le feci. Un importante ruolo svolge il PTH (paratormone) che a livello dei tubuli renali permette il riassorbimento degli ioni Ca e a livello osseo favorisce il rilascio di Ca da parte degli osteoclasti, inoltre favorisce la attivazione della Vitamina D che permette un maggiore assorbimento a livello intestinale.
La vitamina D è necessaria all'organismo per assorbire il calcio dagli alimenti.
Le funzioni del calcio, però, non sono importanti soltanto per la sua capacità mineralizzante, ma anche per un'altra lunga lista di attività biologiche:

Funzioni Extracellulari del calcio:
Mineralizzazione ossea
Coagulazione del sangue
Eccitabilità neuromuscolare

Funzioni intracellulari del calcio:
Secrezione di alcuni neurotrasmettitori e quindi coinvolto nel processo di neurotrasmissione (nota 1)
Contrazione muscolare scheletrica e cardiaca
Secrezioni di ormoni
Secondo messaggero per ormoni e fattori di crescita
Regolazione della trascrizione genica e di attività metaboliche attraverso la modulazione dell’attività di alcuni enzimi.


Nota 1) : La neurotrasmissione è l’insieme di tappe che ogni neurotrasmettitore segue dalla sua sintesi fino all’effetto finale; esse sono:
Sintesi.
Rilascio.
Interazione con i recettori e avvio dell’attività postsinaptica.
Catabolismo e/o dissipazione.
La neurotrasmissione è molto più complessa per il numero dei neurotrasmettitori e per i recettori specializzati che interagiscono con essi.

Detto questo capiamo che il calcio nelle sue attività  farmacocinetiche e farmacodinamiche assume rilevanza come stabilizzatore, polarizzatore sia positivo che negativo e permeabilità che riguardano alcune funzioni della plasticità sinaptica (capacità del sistema nervoso di modificare l'intensità delle relazioni interneuronali (sinapsi), di instaurarne di nuove e di eliminarne alcune)

In pratica: L'azione di alcuni farmaci e di numerosi eventi fisiologici (rilascio del neurotrasmettitore nelle sinapsi; contrazione muscolare, ecc.) si sviluppa attraverso la modificazione diretta o indiretta delle concentrazioni intracellulari del calcio (Ca2+).

Ovvio che sono andata a cercare gli effetti sul sistema nervoso centrale argomento che ci tocca da vicino!



Il magnesio
Magnesio: proprietà, benefici e alimenti che contengono più magnesio
Il magnesio è un minerale presente in grandi quantità nel nostro corpo, è infatti il 4° come presenza nell’organismo umano e nonostante la minima considerazione datagli dall’informazione pubblica è un elemento fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere.
Dove lo conserviamo
Il magnesio presente nel nostro corpo è contenuto per circa il 50% nelle ossa e il resto nelle cellule di tessuti e organi.
Un misero 1% si trova nel sangue, ma il mantenimento costante dei suoi livelli ematici è molto complesso.
Quali effetti può provocare una carenza di magnesio?
Una carenza di magnesio è abbastanza frequente nella popolazione, ma negli ultimi anni c’è stato un netto incremento causato dalla continua e persistente lavorazione industriale dei cibi.
Tenete presente che già normalmente il contenuto di magnesio nei cibi è basso, quando vengono lavorati ne contengono ancora meno.
Bassi livelli di questo minerale può provocare diversi sintomi e problemi:
Irritabilità, nervosismo e tensione
Ansia e difficoltà di concentrazione
Problemi umorali e depressione
Stanchezza mentale e fisica
Insonnia
Emicrania e mal di testa cronico
Spasmi, tremori e crampi muscolari
Palpitazioni e anomalie del battito cardiaco
Aumentati livelli di stress
Cambi di appetito, nausea e vomito
I benefici e le proprietà del magnesio
A cosa serve il magnesio? Considerate solo che è coinvolto in oltre 300 reazioni enzimatiche nel nostro organismo ed è fondamentale nella gestione dell’energia del corpo; è inoltre un importante sostegno per tutto il sistema nervoso (per la corretta trasmissione degli impulsi), per le ossa e per tutto il sistema muscolare(cuore compreso).
Ma vediamo i benefici del magnesio nel dettaglio:
Fondamentale per il metabolismo osseo (deve essere assunto in equilibrio con il calcio: chi ha carenza di calcio può averne a monte una di magnesio)
Indispensabile per il buon funzionamento dell’insulina e nel mantenimento dei corretti livelli di zuccheri nel sangue
Favorisce l’assorbimento di molti altri minerali come il calcio, il potassio e il fosforo
Facilita l’utilizzo della vitamina C, della vitamina E e del gruppo B
Molto importante per il buon funzionamento del sistema nervoso
Aiuta la salute dei muscoli
Regola il ritmo cardiaco
Rinvigorisce il sistema immunitario
Mantiene stabile la pressione sanguigna
Abbassa i livelli di colesterolo
Diminuisce il rischio di infarto e problemi cardiovascolari
Previene il diabete e i calcoli nelle vie urinarie
Facilita la produzione di energia e la sintesi proteica
Riduzione dei sintomi della sindrome premestruale
Nonostante tutte queste funzioni e tutti questi benefici che il magnesio è in grado di apportare al nostro organismo, tutt’oggi si tende a sottovalutare o a ignorare la sua oggettiva importanza per la salute.

Magnesio: effetto sul corpo
La carenza di magnesio si verifica in condizioni di stress o di traumi a livello psicofisico e produce disturbi neuromuscolari(spasmofilia, difficoltà di concentrazione, insonnia, ecc.), malattie cardiocircolatorie e gastrointestinali.
Magnesio: effetto sulla psiche e sullo spirito
Il magnesio migliora l’equilibrio psichico, rende tranquillo e rilassato il soggetto. Rasserena l’animo ed è efficace contro il nervosismo, la paura, l’ipocondria e la schizofrenia. Utile in caso di depressione, impotenza e stanchezza mentale.
Il magnesio attenua l’eccitabilità e l’aggressività e rafforza lo spirito di sopportazione. L’individuo impara a diventare fonte d’ispirazione e di coraggio per gli altri, affrontando la vita con un atteggiamento costruttivo e positivo.
( Il fabbisogno di magnesio è influenzato dalla quantità di calcio, proteine, fosforo e vitamina D presenti nella dieta e aumenta in proporzione ai livelli di colesterolo presenti nel sangue)
In generale possiamo considerare come maggiori fonti di magnesio i cereali integrali, frutta secca, semi, funghi, legumi e verdura a foglia verde, ) considerando sempre che in generale solo un 30%, massimo un 40% del magnesio ingerito con i pasti viene correttamente assimilato dall’organismo.
A dosaggi corretti, sia se assimilato con l’alimentazione sia assunto con gli integratori, il magnesio è un minerale del tutto sicuro.
fonte: http://www.iobenessere.it/magnesio/
http://www.procaduceo.org/it_cure/cloruro_magnesio.htm
Se interessa una lettura in merito:
Per maggiori particolari chiedere il libro
Curasi con il Magnesio, del dr. Raul Vergini, alle Edizioni RED - Studio Redazionale - Como.
www.red-edizioni.it/


LA VITAMINA K

La vitamina K ha un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. E’ necessaria alla formazione di 4 delle 13 sostanze che partecipano alla coagulazione, una delle quali è la protrombina. Esistono tre tipi principali di vitamina K: K1 e K2 (fillochinone e menachinone) sono liposolubili e possono essere prodotte nel tratto intestinale in presenza di certi batteri della flora intestinale; K3 (menadione) idrosolubile, viene prodotta sinteticamente per il trattamento di pazienti che non riescono ad utilizzare la vitamina K prodotta naturalmente, per carenza di bile, un enzima necessario per l’assorbimento di tutte le vitamine liposolubili.
La vitamina K insieme alla vitamina D produce una proteina (esteocalcina) che si lega ai cristalli minerali che si trovano nelle ossa. La vitamina K è coinvolta in un processo dell’organismo, la fosforilazione, nel quale il fosfato, combinato col glucosio passa le membrane cellulari e si trasforma in glicogeno, una forma in cui i grassi sono accumulati nell’organismo, necessario per l’attività fisica e altri bisogni energetici. Essa è anche vitale per il funzionamento normale del fegato ed è un fattore importante di vitalità e longevità.

Assimilazione ed immagazzinamento

 La vitamina K viene assorbita nel tratto intestinale superiore con l’ausilio della bile e dei sali biliari e viene trasportata al fegato, dove svolge una funzione essenziale per la sintesi della protrombina e di molte proteine coinvolte nel processo di coagulazione del sangue. La vitamina K viene immagazzinata in quantità molto piccole e considerevoli quantità vengono escrete dopo la somministrazione di dosi terapeutiche.
I fattori che interferiscono con l’assimilazione della vitamina K includono ogni occlusione del coledoco, limitando la secrezione di sale biliare emulsionante dei grassi, l’incapacità del fegato di produrre bile e la presenza di dicumarolo, un anticoagulante che riduce l’attività della protrombina nel plasma.
I grassi rancidi, le radiazioni di raggi X, l’aspirina e l’inquinamento industriale dell’aria distruggono la vitamina K. Le persone che usano medicinali come warfarin e coumadin (un fluidificante del sangue) dovrebbero consultare un medico prima di assumere questa vitamina. L’eparina è un antagonista della vitamina K mentre i salicilati aumentano il fabbisogno della vitamina.
La vitamina K è spesso associata con la vitamina C per la prevenzione e la risoluzione di emorragie in diverse parti dell’occhio. Essa è stata utilizzata per prevenire episodi emorragici in seguito ad operazioni alla cistifellea e per prevenire paralisi cerebrali.

LA VITAMINA A
La vitamina A è un elemento nutritivo liposolubile che si presenta in natura in due specie: vitamina A preformata e provitamina A, o precursore della vitamina A.
La vitamina A preformata è concentrata nei tessuti animali, dove è stata già metabolizzata dal carotene contenuto nel cibo che l’animale ha mangiato. Una delle più ricche fonti naturali di vitamina A preformata è l’olio di fegato di pesce, che viene classificato come integratore alimentare.
Il beta-carotene è l’altra metà della vitamina A e viene anche chiamato precursore o provitamina. (Questa sostanza si trova nella frutta e nella verdura e la metà viene dalle verdure a foglia scura come gli spinaci, o la frutta e la verdura di colore arancio scuro come la zucca o il melone).
 Aiuta la crescita e riparazione dei tessuti del corpo (incluse le cellule dell’epitelio) e contribuisce a mantenere la pelle morbida, liscia e libera da malattie. Internamente contribuisce a proteggere le mucose del naso, dei seni nasali, dei polmoni, delle palpebre, della bocca, della gola, dello stomaco, dell’intestino, (tratto digerente), della vagina e dell’utero, riducendo così l’esposizione alle infezioni.
Altre importanti funzioni della vitamina A comprendono la costituzione di ossa robuste e denti forti, la formazione di un sangue ricco, la riproduzione, la stabilità e lo sviluppo della membrana cellulare ed influisce sull’ispessimento delle arterie, il sistema immunitario e il mantenimento di una buona vista. E’ essenziale nella formazione della porpora visiva, sostanza necessaria per una buona visione notturna.
I fattori che interferiscono con l’assimilazione della vitamina A comprendono attività fisica intensa praticata entro quattro ore dal consumo, l’assunzione di olio minerale, eccessivo consumo di alcool, eccessivo consumo di ferro e l’uso di cortisone e altre medicine. L’assunzione di grandi quantità di vitamina E (oltre le 600 UI al giorno) ostacola l’assorbimento del beta-carotene. Persino le condizioni di tempo rigido possono rallentare il trasporto e il metabolismo della vitamina A e del carotene. I diabetici non riescono a trasformare il beta-carotene in vitamina A.
Circa il 90% della vitamina A contenuta nell’organismo è immagazzinata nel fegato, con piccole quantità depositate nei tessuti grassi, nei polmoni, nei reni e nella retina degli occhi. In condizioni di stress, l’organismo utilizzerà questa riserva se non riceverà abbastanza vitamina A dalla dieta. E’ necessaria una adeguata assunzione di zinco per permettere l’utilizzo della vitamina A immagazzinata nel fegato.
Tossicità:
Tra i sintomi ricordiamo: nausea, crampi e dolori, amenorrea, vomito, diarrea, pelle secca, squamosa e pruriginosa, sfoghi sulla pelle, perdita dei capelli, mal di testa, perdita dell’appetito, perdita di peso, labbra dolenti, emorragie nasali, vista offuscata, fastidio agli occhi, dolore ai polpacci, irritabilità, iperattività, fragilità delle ossa, ispessimento delle ossa lunghe, dolore alle ossa.



Lo Zinco
Lo zinco è un minerale essenziale che si trova in ogni cellula del nostro corpo.
•   Stimola l’attività di numerosi enzimi, svolge un’attività antiossidante, riducendo la formazione di radicali liberi tossici per l’organismo, ed è necessario per la formazione di ossa e muscoli.
•   Aiuta l’organismo a disintossicarsi eliminando l’alcol e i metalli pesanti, come arsenico, cadmio, mercurio e piombo.
•   Sostiene la normale funzionalità del sistema immunitario: è necessario per lo sviluppo e l’attivazione dei linfociti T, un tipo di globuli bianchi che aiutano a combattere le infezioni. Ecco perché la carenza di zinco può compromettere il sistema immunitario. Con disturbi di tipo allergico, lo zinco può essere particolarmente utile perché può inibire il rilascio di istamina e stimolare la produzione di sostanze ad azione anti-infiammatoria e controlla il rilascio di vitamina A immagazzinata dal fegato.
•   promuove la divisione cellulare favorendo il rinnovamento del tessuto cutaneo e la cicatrizzazione delle ferite; è anche utile per il trattamento di acne, psoriasi, forfora, foruncoli, dermatiti, pelle secca. Inoltre interviene nella sintesi di cheratina e mantiene in salute capelli e unghie. Inibisce l’enzima 5 alfa reduttasi che può causare calvizie maschile e patologie della prostata.
•   Aiuta a conservare il senso del gusto e dell’odorato ed è importante nella sintesi del DNA. Inoltre favorisce una crescita normale durante la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza, aiuta a sviluppare lo sperma ed è necessario per l’ovulazione, la fertilità e la fecondazione.
•    Mantiene un funzionamento ottimale del sistema nervoso, gioca un ruolo importante nella produzione di acidi grassi omega 3 che sono importanti per il funzionamento del cervello. Per questo motivo è utile per promuovere l’attenzione, l’apprendimento e la memoria.
 Nel sistema endocrino, lo zinco è stato dimostrato che regola l'attività dell'insulina e promuove la conversione degli ormoni tiroidei tiroxina a triiodotironina.

Il Cortisolo

Questo è un argomento che trovo affascinante!

È un ormone,  prodotto dalle ghiandole surrenali, di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, ed in particolare appartiene alla categoria dei glucocorticoidi, di cui fa parte anche il corticosterone anche se meno attivo.
Il cortisolo viene sintetizzato su stimolazione dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH), a volte associato allo stress  e prodotto dall'ipofisi.
Esso viene anche detto "ormone dello stress" in quanto l'organismo ne produce una quantità maggiore in risposta a situazioni di allerta, di fronte a serie carenze alimentari dovute a diete drastiche e digiuni o come conseguenza di esercizio fisico di intensità elevata come conseguenza, si avrà un aumento del battito cardiaco, un incremento dell'indice glicemicico stimolando l’attività epatica,  un subitaneo utilizzo dei grassi accumulati e la trasformazione delle proteine in energia direttamente fruibile tramite il processo della glicogenosintesi, tutti processi tipici di un ristabilimento repentino dell'omeostasi.
Una ulteriore funzione, non meno importante, è quella di contrastare le infiammazioni, in quanto il cortisolo ha una azione anti-immunitaria: questo è il motivo per cui molti farmaci anti-infiammatori si basano sull'utilizzo di questo ormone.
Mi preme ricordare che le ghiandole surrenali sono come la fabbrica che produce su ordine del cervello e vorrei fare una precisazione:
ecco le 4 aree del cervello  coinvolte nella regolazione delle funzioni surrenali:
Accesso surrenale ipotalamico-pituitario che controlla le quantità di cortisolo prodotte a qualsiasi ora del giorno e della notte
Ippocampo che controlla e regola i ritmi del cortisolo (ritmi circadiani)
L’ippocampo è la parte del cervello che mitiga il nostro stress dove si trovano i più grandi depositi di recettori del cortisolo.
Mesencefalo (o “cervello medio”) una parte piuttosto primitiva del cervello
Ghiandola pineale che (in parole semplici) controlla l’equilibrio tra cortisolo e melatonina
Fonti: http://www.codicepaleo.com/cortisolo/
http://www.mediciantiaging.com/web/index.php?option=com_content&view=article&id=70:stress-e-depressione-risultano-qormonalmenteq-curabili&catid=18:endocrinosenescenza&Itemid=58

Ormoni dello stress
Quando i livelli di questi ormoni, ed in particolare dei glucocorticoidi, si mantengono elevati e protratti nel tempo (come si osserva nello stress cronico, nelle terapie cortisoniche protratte e nel morbo di Cushing) si manifestano dei danni irreversibili a livello di diversi apparati, in particolare a carico di quello cardiovascolare, del sistema immunitario del tessuto osseo e naturalmente del sistema nervoso. In tali situazioni si osservano sistematicamente patologie a carico del cervello che vanno dalla sindrome ansioso depressiva alle psicosi, fino al manifestarsi di fenomeni neurodegenerativi più gravi. Queste patologie del sistema nervoso sono la conseguenza delle alterazioni funzionali ed organiche cui vanno incontro i neuroni, specialmente di alcune aree, come quella dell'ippocampo, allorché risultano bombardate cronicamente dall'azione degli ormoni dello stress. Le alterazioni neuronali che si manifestano nelle patologie appena descritte sono la conseguenza diretta dei seguenti fenomeni che costituiscono la cosiddetta "neuro tossicità da giucocorticoidi":
1) alterazione dei meccanismi di neurotrasmissione, in particolare della serotonina e della noradrenalina;
2) ridotta captazione del glucosio da parte dei neuroni;
3) accumulo di ioni calcio a livello cellulare con conseguente incremento della produzione di radicali liberi la cui azione lesiva è stata ampiamente dimostrata.
Gli ormoni glucocorticoidi, oltre a presentare un'azione lesiva diretta sui neuroni, hanno la capacità di sensibilizzare le cellule nervose ai danni indotti da altri fattori quali l'ipossienia, l'ipoglicemia, l'accumulo di radicali liberi, come si verifica nell'insufficienza cerebro vascolare, nei traumi e nei fenomeni degenerativi correlati all'invecchiamento. La neuro tossicità indotta dal cortisolo risulta essere particolarmente pronunciata a livello dell'ippocampo, area nervosa del sistema limbico che funge da "trait d'union" tra il "cervello pensante", che ha sede nella neocorteccia ed il "cervello emozionale" espressione dell'attività dello stesso sistema limbico ed in particolare dell'amigdala e dell'ipotalamo. L'ippocampo rappresenta inoltre il punto di contatto tra il cervello e l'intero organismo, attraverso il suo profondo collegamento con il sistema endocrino e con quello immunitario; da un punto di vista della moderna interpretazione P.N.E.I., quindi, esso rappresenta l'area d'incontro della mente con il corpo, ovvero dei pensieri con le emozioni. Tale area nervosa, particolarmente ricca di recettori dei glucocorticoidi, ha il compito di generare il ritmo circadiano basale del cortisolo, influenzando l'attività del sistema ipotalamo ipofisi attraverso la rispettiva produzione di CRH e di ACTH.
( CRH: L'ormone di rilascio della corticotropina, abbreviato in CRH (dall’inglese Corticotropin-releasing hormone, e originariamente conosciuto come CRF ovvero corticotropin-releasing factor), ed anche chiamato corticoliberina, è un ormone polipeptidico ipotalamico, nonché un neurotrasmettitore, coinvolto nella risposta agli stress.
La corticotropina, che entra nel circolo sistemico, va a stimolare la produzione degli ormoni surrenali, in particolare quella dei glucocorticoidi come il cortisolo.
Fonti: http://www.mediciantiaging.com/web/index.php?option=com_content&view=article&id=70:stress-e-depressione-risultano-qormonalmenteq-curabili&catid=18:endocrinosenescenza&Itemid=58
http://www.codicepaleo.com/cortisolo/

AVVERTENZE SE SFUGGITE LE RIPETO
L’assunzione del regime D3 rappresenta uno shock nell’organismo ma non solo per la sua azione antiinfiammatoria quanto anche per il super lavoro a livello gastrico, intestinale, epatico e a livello renale che comporta!
Per correttezza d’informazioni quando si assumono composti vitaminici è utile leggere la tabella RDA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dose_giornaliera_consigliata
Alcuni controindicazioni:
Sulla VIT D3 e sul calcio
L’esposizione alla luce solare comporta un aumento di produzione della vit D ( soprattutto in estate) sconsigliabile assumerla per evitare risposte anomale della cute e gonfiori locali del viso o della bocca. Per le donne possibile iperpigmentazione cutanea. Mal di stomaco e frequenti evacuazioni necessitano in fase di assunzione di ridurre il dosaggio e se il disturbo persiste sospenderlo.
La vit D interferisce con qualsiasi calcio-antagonista e considerando che il Verapamil o Isoptin sono largamente utilizzati nella CH occorre parlare con il neurologo e in presenza di patologie dell’apparato cardiocircolatorio anche con il cardiologo. Occorre distanziare l’assunzione dei due principi attivi di almeno 8-12 ore ma bisogna avere il consenso medico. Stesso discorso per chi assume anticoagulanti. A tal proposito una restrizione viene anche dall’assunzione della VIT K.
Sullo zinco
Interferisce con l’assorbimento di alcuni antibiotici (tetracicline), modifica le risposte al sanguinamento e altera i livelli di glucosio del sangue, occorre valutare bene in caso di colesterolo alto e in caso di anemia o carenza di ferro.  Il dosaggio del regime D3 non dovrebbe comportare una saturazione del minerale ma meglio sapere le cose in anticipo.
L’intero regime D3 è sorretto dalla combinazione di stimoli e reazioni. In linea generale un soggetto con le seguenti patologie dovrebbe parlare con ogni specialista prima d’iniziarlo:Cardiologico, tiroideo, paratiroideo, renale, epatico, pancreatico e gastrointestinale.
Stesso discorso è valido durante l’ assunzione di alcuni antiepilettici e antidepressivi  che interagiscono con l’attività dei canali del calcio intracellulare e con la neurotrasmissione (GABAergica e glutammatergica). Necessaria una consultazione specialistica prima di intraprendere il regime D3 per risposte neuro adattative avverse.
Spendo una precisazione. Il regime adottato in USA è stato studiato anche considerando l’organizzazione del sistema sanitario diverso dal sistema italiano perché più dispendioso. Costa decisamente meno il regime D3 che un qualsiasi altro farmaco assunto seguendo le linee guide in nostro possesso.





 






Offline RRODOLFO

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Re:D3
« Risposta #1 il: Giugno 04, 2014, 22:26:58 Mer »
ma grazie !!!!!!
 che fatica hai fatto!!!!

che fatica leggere tutto, ma grazie.

Offline Sten

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Re:D3
« Risposta #2 il: Giugno 05, 2014, 21:22:50 Gio »
lavoro davvero poderoso!!!

Grazie Maria

 :-* :-* :-*
Stefano Capurro
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Re:D3
« Risposta #3 il: Giugno 05, 2014, 21:35:34 Gio »
gran lavoro.....grande DONNA

casper ;)

Offline antobella

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Re:D3
« Risposta #4 il: Giugno 05, 2014, 22:58:16 Gio »
Ciao Maria,
complimenti e grazie davvero!
Bisogna concedersi di essere chi si è, non chi crediamo di essere o chi qualcuno ci ha detto che dovremmo essere. Sentire significa essere vulnerabili, e la vulnerabilità è un'esperienza umiliante. (R.H.Hopcke)

Offline SfInGe

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Re:D3
« Risposta #5 il: Luglio 03, 2014, 08:42:08 Gio »
...


Maggiori sono le informazioni che riusciamo a raccogliere e maggiore sarà la sensibilizzazione sociale sull'utilizzo e l'efficacia della Vit D.
Studi in merito alle sue proprietà nelle varie patologie ne sono stati aperti e conclusi ma questo documento

doc : Linee guida su prevenzione e trattamento dell'ipovitaminosi D con colecalciferolo
http://www.researchgate.net/publication/221759661_Guidelines_on_prevention_and_treatment_of_vitamin_D_deficiency/file/3deec52cacdc1ef7a9.pdf

arrivatomi tramite e-mail da un utente su FB ed ecco il link del gruppo:
https://www.facebook.com/groups/239505089543906/ 
descrizione groups: Per un'altra terapia - Vitamina D per la SM e per le malattie autoimmuni


occorre a tutti noi per capire che non siamo gli unici a seguire strade alternative e che anche se il regime D3 ha nelle sue caratteristiche un alto dosaggio che spesso spaventa lo specialista che ne sente parlare e il paziente che s'informa..questo non significa chiudere la porta per timore o paura! Possiamo capire cosa è stato dimostrato, cosa è stato raggiunto..con la speranza che lo scetticismo  possa scemare e indicare una possibile via non alla guarigione ma al SOLLIEVO! Non è il mio dire un modo per obbligare, costringere ma dove la natura funziona perchè non provare?
I link hanno solo l'utilità del confronto e della "sapienza".
Maria

Offline SfInGe

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Re:D3
« Risposta #6 il: Ottobre 15, 2014, 10:05:01 Mer »
...


INTERAZIONE TRA VITAMINA D, SISTEMA NERVOSO CENTRALE E IL FUNZIONAMENTO DEL CORPO NEL SUO COMPLESSO

cit:
Il ruolo neuroprotettivo della vitamina D comporta la sintesi di proteine ​​ioni calcio (Ca) (per esempio, parvoalbumin) la connessione e quindi il mantenimento della omeostasi cellulare calcio, che è molto importante per la funzione delle cellule cerebrali [ 9, 20, 61].

http://vitaminad.nositio.net/news/vitaminad-snc.htm

http://translate.googleusercontent.com/translate_c?depth=1&hl=en&ie=UTF8&rurl=www.google.com&sl=pt-BR&tl=it&u=http%3A%2F%2Fvitaminad.nositio.net%2Fnews%2Fvitaminad-snc.htm&usg=ALkJrhiR-IIfiMIQIbTaYF1QjF0CBtqALw

doc originale in lingua portoghese:
http://translate.google.com/translate?depth=1&hl=en&ie=UTF8&rurl=www.google.com&sl=pt-BR&tl=it&u=http://vitaminad.nositio.net/news/vitaminad-snc.htm

Maria

Offline SfInGe

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Re:D3
« Risposta #7 il: Aprile 12, 2015, 19:04:06 Dom »
...

La vitamina D prodotta nella pelle dal sole può durare almeno il doppio del tempo nel sangue rispetto alla vit. D ingerita, perché viene consegnata al fegato per la metabolizzazione in maniera più lenta


Human plasma transport of vitamin D after its endogenous synthesis.
J G Haddad, L Y Matsuoka, B W Hollis, Y Z Hu, and J Wortsman

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC443317/?page=1

Offline SfInGe

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Re:D3
« Risposta #8 il: Aprile 12, 2015, 19:37:09 Dom »
...

Ecco perchè è importante l'assunzione del magnesio

Deficient energy metabolism is associated with low free magnesium in the brains of patients with migraine and cluster headache.
Lodi R1, Iotti S, Cortelli P, Pierangeli G, Cevoli S, Clementi V, Soriani S, Montagna P, Barbiroli B.

Metabolismo energetico carente è associata ad un basso libero di magnesio nel cervello dei pazienti con emicrania e cefalea a grappolo .

fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11306197

Abstract
Abbiamo usato fosforo spettroscopia di risonanza magnetica per valutare in vivo nel cervello citosolica libera magnesio concentrazione e l'energia libera rilasciata dalla reazione di adenosina trifosfato (ATP) idrolisi (DeltaG (ATPhyd)), quest'ultimo essendo un indice di stato bioenergetica della cellula. Abbiamo studiato 78 pazienti con emicrania in periodi senza attacco (7 con ictus emicrania, 13 con emicrania con aura prolungata, 37 con emicrania con aura tipica o emicrania basilare, e 21 con emicrania senza aura), e 13 pazienti con cefalea a grappolo . In lobi occipitali di tutti i sottogruppi di emicrania e cefalea a grappolo pazienti citosolico libero [Mg (2+)] e l'energia libera rilasciata dalla reazione di idrolisi sono stati significativamente ridotti. Tra i pazienti emicrania, il livello di energia libera rilasciata dalla reazione di idrolisi e la libera citosolica [Mg (2+)] ha mostrato una tendenza in linea con la gravità del fenotipo clinico, sia mostrando i valori più bassi nei pazienti con emicrania ictus e il più alto in pazienti con emicrania senza aura. Questi risultati supportano la nostra ipotesi attuale che la riduzione in libera [Mg (2+)] in tessuti con disfunzione mitocondriale è secondario al deficit bioenergetica, e sono contro un ruolo primario di bassa cervello citosolico libero [Mg (2+)] in causa il deficit bioenergetica in mal di testa .
PMID: 11306197 [PubMed - indexed for MEDLINE]

Offline SfInGe

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Re:D3
« Risposta #9 il: Luglio 14, 2015, 18:18:54 Mar »
...

News:

http://www.gerona2005.org/ricerca.php?id=11797

(19-07-14) Un'indagine su malati di cefalea a grappolo con Utilizzo di vitamina D3 come prevenzione.


OBIETTIVO: Presentare i risultati dell'indagine su 110 malati di CH (Cefalea a Grappolo) utilizzando un regime anti-infiammatori giornaliero di vitamine e integratori minerali tra cui 10.000 UI / die di vitamina D3 (colecalciferolo) e Omega-3 olio di pesce.
BACKGROUND : cefalea a grappolo è una delle cefalee più dolorose e invalidanti che l'uomo conosca.[..]
CONCLUSIONI: i dati empirici suggeriscono una possibile relazione causale tra insufficienza di vitamina D3 e cefalea a grappolo. [..] questo regime con 10.000 UI / die di vitamina D3, è sicuro, efficace e ben tollerato. Esso può essere combinato con la maggior parte di strategie di trattamento standard per la cura della cefalea a grappolo.

Fonti: Nicola Alberighi Blog Per un'altra terapia - Vitamina D per la SM e per le malattie autoimmuni

http://www.neurology.org/content/82/10_Supplement/P1.256
A Survey of Cluster Headache (CH) Sufferers Using Vitamin D3 as a CH Preventative (P1.256)



Offline kip11

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Re:D3
« Risposta #10 il: Dicembre 24, 2015, 07:53:54 Gio »
Ciao Sfinge, ciao tutti.

Spero di non disturbare.

Come molti sapranno negli ultimi anni negli Stati Uniti la vitamina D è ritenuta un po' un 'magic bullet' valido per curare praticamente ogni male.

Ma quanti si siano dati pena di approfondire sapranno anche che trattandosi di un ormone tale 'vastità d'influenze' al livello metabolico potrebbe anche essere reale ed effettivamente credibile, sensata, ragionevole.

Ma il punto è - credo io - capire anche in che senso e perché la vitamina D (la sua deficienza) avrebbe ruolo nelle cefalee.

Ecco, a questo proposito l'altro giorno ho seguito una conferenza su YouTube di una neurologa americana, tale dr. Stasha Gominak, che si occupa di spiegare nel dettaglio il ruolo della vitamina D nell'evoluzione dei suoi pazienti cefalgici (non grappolati, ma - genericamente - cafalgici).

Lei propone l'idea che la carenza di vitamina D impedisca il corretto svolgimento di una serie di processi di 'autoguarigione' delle cellule cerebrali durante determinate fasi del sonno.

In altre parole nei suoi studi il ruolo guaritivo nei confronti delle cefalee è imputato al ripristino delle corrette fasi del sonno, grazie alla risoluzione della carenza di D3.

Ma conferma anche il ruolo del magnesio, come scrivevi anche tu, e parla anche della B12.

Personalmente ho trovato questo video 'illuminante' proprio per il 'link' tra le fasi del sonno e i processi di autorigenerazione cellulare, che però per la verità prima associavo solo al discorso legato alla teoria sulla chetogenesi e non anche al discorso relativo alla carenza di vitamina D.

Ma ora devo dire che non escludo che le due 'strade' non possano compenetrarsi/toccarsi per qualche motivo, ad essere sincero.

Non so se posso lasciare il link al video su YouTube.. eventualmente perdonatemi ed editate/cancellate pure il post.

E' in inglese.. ma per chi ha la possibilità, e interesse specifico per la D3 (metabolismo del calcio, fasi del sonno REM etc etc), direi che si tratta di un'ora spesa davvero bene.

https://www.youtube.com/watch?v=xF24xmJQK1k
fabio


Offline a_giuseppe

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Re:D3
« Risposta #11 il: Marzo 30, 2016, 15:55:41 Mer »
come alcuni di voi sanno sono celiaco e regolarmente devo sottopormi a controlli periodici, nell'ultimo controllo ho aggiunto alla lista la conta dei livelli plasmatici di 25 idrossi-vitamina D  ;D

Ebbene io ne risulto abbastanza carente con un livello di circa 7 ng/ml. Tra le altre cose i miei check up mostrano sempre un più marcato squilibrio, rispetto alla norma, nella forma e nelle dimensioni piastriniche, con quindi MPV e PDW un po' più alti del normale.
Guarda caso la distribuzione e le dimensioni dei trombociti rispondono a integrazioni con omega3 proposti, appunto, nel regime antinfiammatorio.

Quello che voglio chiedere è: avete notato anche voi queste differenze rispetto alla norma? A me viene il dubbio, a giudicare dalla risposta all' "antiflammatory regimen" da parte dei CHers, che siano caratteristiche tipiche dei grappolati.  ::)

Offline luca68

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Re:D3
« Risposta #12 il: Maggio 03, 2016, 14:02:40 Mar »
Mi era scappato questo post...non saprei cosa rispondere però.
Non ho molte nozioni a riguardo.
Luca Marchisio
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Offline kip11

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Re:D3
« Risposta #13 il: Maggio 03, 2016, 14:38:20 Mar »
Da quel che ho letto in vari studi sulla D3 quel basso livello è invece abbastanza tipico di moltissimi europei e nordamericani che svolgono un lavoro d'ufficio al chiuso.

7 ng/ml è un valore basso, molto basso, ma corrisponde allo stato carenziale 'tipico' di moltissima gente che vive a queste latitudini (e superiori), soprattutto nei mesi invernali.

Non è un caso se negli USA la D3 è addizionata largamente nel latte (per legge), e se nel Canada tali integrazioni sono ancora più 'sostenute' in termini di diffusione pratica tra la popolazione.

Se non passi molto del tuo tempo all'esterno è molto facile avere un livello plasmatico di D3 in un basso range.

Non credo che dipenda dalla CH, insomma.
fabio


Offline luca68

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Re:D3
« Risposta #14 il: Maggio 03, 2016, 14:52:12 Mar »
Grazie per le info Fabio  ;)
Luca Marchisio
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