…………….dischiudo leggermente l’occhio sinistro, una immagine sfocata mi trova quasi esanime allungato e scomposto sul divano. Mi tornano alla mente i famosi orologi di Salvador Dali sciolti su di un ramo. La mia vetrina in soggiorno restituisce questa compassionevole immagine di me; seminudo e tremante scivolare sul pavimento giù dal divano. Mi osservo e stento a riconoscermi……. come dimagrito in un istante.
Prendo fiato e mi sforzo di dare luogo al tempo e pace a me stesso. E’ finita, rivolgo un plauso a dio, a lui credo di aver chiesto clemenza, pochi istanti e ricordo di essere un agnostico solitario, ritorno in me e do vita al mio sermone post inferno maledicendo ogni istante appena trascorso. L’istinto mi guida a cercare l’ordine di cui mi nutro in questi istanti ma nulla è come deve essere e niente è al suo posto…….Dov’è il mio inseparabile straccio ?
I miei piedi nudi sentono le gocce fredde dell’ acqua sul pavimento, i fazzoletti di carta in terra non si contano e il naso ancora gocciola, abiti ovunque, il tremore è incontrollabile e il buio non mi aiuta ma non ho ancora il coraggio di dar luce alla stanza…., il mio occhio espelle ultimi residui di aghi tiepidi, abbozzo un sorriso, conosco bene queste dolci e sensibili fitte, amo sentirle, lasciano il mio corpo per ultime, lo hanno sempre fatto, è solo grazie a loro che capisco quando tutto sta per finire e forse per oggi è davvero finita, almeno questo è quello che mi auguro. Nessun vincente, nessun vinto. Rivesto i miei abiti di guerriero, è quasi l’alba……, intimorito alzo lentamente la tapparella del soggiorno ma impaurito ancora di venire trafitto inesorabilmente da un raggio di luce esplosivo. Per fortuna è ancora buio, m siedo e come buona abitudine giro la mia sigaretta di tabacco e ripenso al perché quest’anno le mie crisi abbiano raggiunto picchi di dolore inenarrabili, sono sconvolto e arrabbiato.
Per gli Amici sono Malavida, ho 39 anni soffro di ch da almeno 20 anni e mancano dieci minuti alle sei………Ho freddo, tremo ma sono troppo stanco per vestirmi e poi ho imparato ad amare i brividi al termine della mia battaglia di fuoco.
Saluto e abbraccio forte ognuno di Voi.