Cara Sfinge, ammiro e condivido la tua
passione.
In TUTTI i sensi che puoi trovare sul vocabolario Treccani.
Le 'cose' intense nella vita spesso assumono aspetti ambivalenti, e il lemma 'passione' è uno di quelli che sposa tale approccio, ben più di altri.
http://www.treccani.it/vocabolario/passione/ Il dolore, il piacere, l'impeto e la rassegnazione; tutti trovano albergo nella parola che - come sempre appropriatamente - hai scelto di utilizzare.
Ma tornando al grappolo che ci sfregia, alla bestia che morde, direi che posso persino rinunciare a qualche fiala di Imigran, se proprio devo evitarmi l'infarto.
Ma quando sono sotto grappolo ordino sempre caffè per due, uno per me e uno per la bestia.
E li bevo entrambi, di seguito e senza imbarazzo.
Per sentire il sapore dolce dello zucchero, che poi mi sostiene durante lo stress che mi aspetta.
E intossicarmi di quell'amaro intenso che tanto disturba la bestia, e che è sempre meno amaro, molto meno amaro del dolore infame all'orizzonte.
Anche il caffè è dolce e amaro, Sfinge; dipende dai punti di vista.
Ma intanto teniamolo alto il tasso di caffeina, right?