Autore Topic: Tristezza acuta  (Letto 9695 volte)

Stek

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #30 il: Dicembre 15, 2005, 17:53:40 Gio »
Certo Sten, hai ragione :).
Questi son campi nei quali sarebbe assurdo avere dogmi, non esiste una realtà  ben definita, esistono solo teorie e modi di vedere le cose. E infatti mi sembra che qui ci sia solo un sano scambio di vedute.;)

Oddio!!Ma non sarò mica io a sembrare dogmatico?Se ho dato questa impressione scusatemi, ma non travisatemi. Io esprimo sempre e solo la mia umile opinione, odio l'assolutismo e sono un convinto fautore del relativismo più estremo. Purtroppo non tutti gli esponenti della disciplina che studio la pensano come me e quindi mi capita spesso di incappare nei luoghi comuni che vogliono gli Psicologi come persone che pretendono di sapere tutto di tutti. Io credo di essere lontano anni luce dal sapere tutto di me stesso (traguardo irraggiugibile), figuriamoci degli altri...

Skianta, se ti stai interessando a teorie sulla genesi del disturbo psicosomatico perchè non dai un occhio a quest'articolo?

http://www.psychomedia.it/pm/answer/psychosoma/bucci.htm

E' una delle teorie al momento più accreditate in ambito accademico sulla genesi dei disturbi psicosomatici. Riassumo molto brevemente per chi è interessato ma non ha voglia di leggere l'articolo.

Il disturbo psicosomatico, secondo questa teoria, comparirebbe laddove ci siano stati intoppi nel processo referenziale. Per processo di  referenziale si intende quel meccanismo che porta dall'esperimento a livello fisico delle emozioni (avete presente il groppo in gola dell'innamorato, o il senso di costrizione allo stomaco di quando si ha paura?) fino ai livelli più alti della coscienza, cioè a dare un etichetta verbale all'emozione stessa("sono innamorato" o "sono spaventato") quindi in sintesi al poter esternare e discutere dei propri vissuti emotivi. Sembra che le persone maggiormente soggette a somatizzazione abbiano appunto una carenza in questo processo:non riescono a parlare delle proprie emozioni (alessitimici).Questi naturalmente sono solo casi limite; se l'alessitimico è colui che ha imparato ad escludere difensivamente quasi ogni vissuto emotivo dalla propria coscienza, ognuno di noi avrà  almeno una volta nella vita negato e rigettato delle emozioni che il proprio corpo gli "suggeriva". Le sensazioni emotive ,in questi casi, resterebbero quindi "intrappolate" nel corpo, senza possibilità  di scarica. Ciò provocherebbe in gradi e misure diverse malattie psicosomatiche.

Spero di  essere stato chiaro ma soprattutto di non avervi annoiato. Ciao
  ;D

Offline Sten

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #31 il: Dicembre 15, 2005, 18:05:25 Gio »
Tutto OK Stek...

No, non sembravi dogmatico... anche la mia era solo una riflessione generale... e valida anche per me...

Nel senso che se poi uno vuole vivere in modo dogmatico beh... ne ha il pieno diritto !!!

(A patto che imponga i suoi dogmi agli altri... o, per lo meno, a me -in genere reagisco scalciando alle imposizioni-)

Interessante il discorso sui disturbi psicosomatici...

Complimenti !

 ;)

Stefano Capurro
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Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #32 il: Dicembre 15, 2005, 21:25:51 Gio »
Be Rodolfo, rileggilo ancora, forse scorgerai meglio il significato delle mie parole.

1)Puoi dirmi di tutto, ma non che sono falso, sei fuori strada completamente.

2)Non ho l'abitudine di nascondermi, rifletti se stai parlando con me o con te stesso!

3)Il pericolo paventato sta proprio nel fatto che invece sono convinto che non si riesca più a dare le giuste attenzioni ai bambini. Forse sei un po fuori dal mondo quando dici che prima i genitori erano meno presenti e non so a quali statistiche tu faccia riferimento.
Di fatto i processi della globalizzazione odierna portano sempre più spesso i genitori a lavori fuori o laontano da casa. Di fatto oggi ci sono molte più donne che lavorano e che quindi non stanno più a casa con i figli.
Di fatto sei tu che conduci una vita diversa dal comune e ti sei eclissato su una montagna, e non lavori; ma credo che non ti possa considerare la norma, visto che sei un eccezione, sullo status vivendis dell'italiano medio.

4) Il processo di evoluzione di un bambino deve essere progressivo altrimenti diventa traumatico. Se vuoi sbattere la vita in faccia a tuo figlio , ti invito a Milano e gli spiegherai tu cosa fanno quelle donnine sulla strada con due grossi seni ed un uccello enorme che sfoderano in stazione quando passi. Oppure gli spieghi perchè esistono i magnacci e gli stupratori e gli psicopatici. Oppure se non ci hai ancora pensato potresti fargli fare una visita al Cotolengo di Torino, così che si renda subito conto di che tipi di scherzi può fare la natura, e che è meglio non trombarsi la sorellina. Un altra idea potrebbe essere quella di fargli vedere
 i massacri delle fosse comuni in fase di guerra, così che preferisca allontanare la guerra dalle proprie ambizioni. Ci sono un casino di siti porno in internet, comincia da li che è a portata di mano. A ......ti segnalo anche un sito www.Rotten.com
Li potrà  osservare ogni nefandezza che ha inventato l'uomo e  incidenti raccapriccianti ecc. Forse si che così crescerà  consapevole e si renderà  conto di cosa è la vita.

5) Io da canto mio proteggo le mie figlie facendole restare bambine per quello che sono e non tormentandole o coinvolgendole con le mie sofferenze.
Le tutelo anche da certe immagini che passano in televisione ed evito di far loro vedere programmi che non siano educativi per la loro età  o addirittura che siano scioccanti. Avranno tutto il tempo di capire passo dopo passo ma in maniera dolce e non traumatica. Non vedo il motivo affinche si debbano spaventare prematuramente. Non  solo a certe età  sono convinto che non ci sia la consapevolezza di comprendere determinate situazioni, che se sbattute in faccia potrebbero creare incomprensioni e falsi fantasmi.

5) Se ti ritieni al pari degli animali, puoi fare lo stesso con tuo figlio, insegnargli le basi della vita e poi buttarlo nella borgia e vedere come se la cava. Se va male ................fa parte del gioco, in natura la maggior parte dei deboli muore, quindi se disgraziatamente fosse un debole te lo giochi.
In natura sopravvivono solo i più forti, tra gli uomini non è proprio così ci sono diverse sfumature, ma questa è una delle cose che ci distingue dagli animali in senso positivo. Tempo fa tra i romani i bambini più gracili e più deboli venivano gettati da un dirupo. Se pensi che sia giusto ........è un tuo pensiero, ma non lo condivido. Noi grappolati se fossimo nati qualche centinaio di anni fa potenzialmente potevamo essere presi per indemoniati e ci potevano mettere al rogo o farcene di tutti i colori. Oggi invece ti ritengono un invalido e la società  ti mantiene anche uno stipendio, basso, ma intanto te lo da e non ti da in pasto alle fiamme.

Comunque sono solo punti di vista, non ho la pretesa di cambiare il tuo modo di pensare, ma se fossi in te rileggerei anche quello che hai scritto e ci farei su un pensierino. Il tempo non ti manca.


ho letto e riletto i tuoi post davide..........

non sono daccordo con il nascondere alle tue bambine la tua patologia! anzi credo che il tuo atteggiamento sia pericoloso..oltre ad essere falso.

Lo dici tu stesso i bambini imparano dai genitori.......,

la tua abilità  sta nel nasconderti?

i bambini hanno bisogno di attenzioni sempre ,e non di più quando stanno male ,i bambini non vogliono essere  ne presi in giro, ne ricevere  menzogne ,mai!

i bambini non imitano i dolori dei genitori ,per attrarre attenzione , .solo se gli manca la giusta attenzione ,possono avere atteggiamenti di attrazione, nei loro confronti.

I bambni sanno accettare molto meglio di noi la vita .ma gli va spiegata.hannno bisogno di capire!vogliono sapere,vogliono vedere ,sentire la verità .

quello che dici sulla somatizzazione delle attenzioni ,è vero ma c'è uno sbaglio da parte dei genitori a monte !

i bambini imparano ache le cose che non vuoi insegnarli ...imparano tra le righe!


al contrario di quelllo che dici al giorno d'oggi i genitori stanno di più con i figli  lo dicon  le statistiche,in passato non solo c'era meno tempo ,ma si lavorava di più.
oggi semmai c'è prima l'io egoistico,noi siamo figli di genitori che hanno buttato il tempo per lavorare ,per costruire un futuro ai figli,ma quanto sono lontani dalla verità  .hai mai visto un animale costruire un rifugio per il futuro dei figli.?anzi dopo avergli allevati gli svezzano anche bruscamente....gli hanno dato tutto l'insegnamento e dopo devono sopravvivere loro ..è così che funziona!............

anche io ho un figlio ,che guarda caso è nato insieme alla mia ch ,quindi cè cresciuto insieme gia in pancia,ma ha sempre accettato ,le mie reazioni i mie dolori i mie pianti o il distruggere porte e muri,mi ha aiutato tante volte consolandomi ,accarezzandoni ,passandomi le iniezioni ,ed ora a corre per portarmi l'acqua ,ha raccontato a scuola che il suo papà  Ã¨ malato soffre ma resiste ad un dolore che pochi sopporterebbero,ma ,
prima ha voluto sAPERE SE POTVE EREDITARE QUESTA CH,SE SI MUORE,PERCHè NON C'è RICERCA,PERCHè LE INIEZIONI COSTAVANO TANTO ,PERCHè MOLTI NON MI CREDEVANO ,MA POI CORRE A GIOCARE SERENO SUI PRATI CON I SUOI AMICI.......HA SOLO 8 ANNI.

A PRESTO




Offline RRODOLFO

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #33 il: Dicembre 15, 2005, 23:11:07 Gio »
HO LETTO LA TUA ,POI O RILETTO LA MIA ,POI ANCORA O RILETTO ,.MA TU PROBABILMENTE LO HAI FATTO DI FRETTA EMA SOPRATUTTO TRAVISANDO IL MIO SCRITTO!

1) NON HO SCRITTO E  NON HO USATO LA PAROLA "FALSO" MA SOPRATUTTO NON ERA INTRINSECO NE NELLE RIGHE NE NELLE MIE INTENZIONI
2)NON HO SCRITTO CHE IO SONO AL PARI DEGLI ANIMALI NE TANTOMENO TI PARAGONAVO...ERA UN ESEMPIO!
3)dI FATTO NON MI ECLISSO NE SU UNA MONTAGNA NE DA NESSUNO,E LAVORO SIA COME PADRE CASALINGO SIA CON E PER MIA MOGLIE.NON FACCIO UN LAVORO 8-16 O COMUNQUE UN LAVORO COME LO STATUS VIVENDIS MEDIO ITALIANO! e comunque al mondo esistono migliaia di persone che non lo fanno!
4) come tu non hai la pretesa di cambiare il mio pensiero o il mio comportamento ,cosi non l'ho scritto e non lo ho pensato
5)il tempo ...non puoi immaginare quanto anche per me sia sfuggente,di sicuro ,molto lo dedico alla mia famiglia ,e a me stesso!
6)Non penso certo di rappresentare a mio figlio la vita ne attraverso internet ne sui vialetti delle città .....
7) non ho scritto di sbattere in faccia ai bambini le verità  ,ma semmai di spiegarle e non nascondergliele ,utilizzando e attendendo i tempi necessari
8)non ho scritto che penso sia giusto che i romani eccc eccc...................

COME VEDI NON HO SCRITTO MOLTE COSE A CUI TU FAI RIFERIMENTO ,ANZI PENSO ,E SOTTOLINEO CHE A MIO PARERE LA VISUALE DEL MONDO CHE HAI E CHE TIENI ALLA LONTANO DALLE TUE BIMBE SIA VERAMENTE SOLO UNA PICCOLA PARTE DELLLA VITA ....PROBABILMENTE E SOTTOLINE PROBABILMENTE GUARDI TROPPI TELEGIORNALI E SITI ORRENDI ,MA SOPRATUTTO A CUI TU FAI RIFERIMENTO PER MODUS VIVENTI MEDIO SOCIALE ITALIANO E GLOBALIZZATO!!

SI I NOSTRI PUNTI DI VISTA NON SOLO SONO PERSONALI,MA DISTANTI E OPPOSTI!

TE LO RISCRIVO CON SEMPLICI PAROLE .." DICEVO SOLO E SOLAMENTE CHE RITENEVO CHE FOSSE GIUSTO INFORMARE LE BAMBINE DI QUELLO CHE TI ACCADE,COME MI SEMBRA CHE LA MAGGIIOR PARTE DI NOI TI HANNO CONSIGLIATO!

PER QUANTO RIGUARDA LE STATISTICHE ,OGGI SI LAVORA PIù FRENETICAMENTE E EGOISTICAMENTE TANTO E VERO CHE SI FANNO MENO FIGLI,IN PASSATO SI LAVORAVA DI PIù MA SPESSO CON I FIGLI ,E MI RIFERISCO AL PASSATO DELLA NOSTRA MODERNA CIVILTà  PIù IN CAMPAGNA PROBABILMENTE CHE IN CITTà .


HAI TRAVISATO! TUTTO

A PRESTO!

stefano64

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #34 il: Dicembre 15, 2005, 23:20:29 Gio »
Ragazzi ho bisogno di una tregua, non ne posso più.
Quest'anno non ho avuto pause la costanza quotidiana degli attacchi mi sta ammazzando.
Io ce la metto tutta per reagire, sdrammatizzare, fare finta di niente, accettare il male che mi tormenta, tirere su di morale gli alrti, reagire in ogni modo, ma ho bisogno di un antidoto, voglio andare in letargo.

Oggi ennesimo attacco. Ero con le mie due bimbe in auto, mi sono fermato a fare un imigran, ma non ha fatto effetto come al solito. Mi bruciava l'occhio da fare schifo e la testa pulsava d fortissimo. Io ho cercato di fare finta di niente con loro ma si sono accorte che c'era qualcosa di strano ero sdraiato sui sedili davanti e mi comprimevo il cranio. Prima ho detto loro che dovevo riposarmi un attimo ma hanno capito che non era vero perchè mi vedevano agitato e grondante di sudore. Si sono spaventate. Allora hanno cominciato a martellarmi di domande, più gli chiedevo di aspettare e non parlarmi più mi chiedevano perchè, perchè, ma papi rispondi, .........e gridavano, alzavano la voce.

Non ho reagito ma ho avuto paura di quello che ho pensato. Non le sopportavo più stavo sclerando è ho avuto pensieri aggressivi nei loro confronti. Volevo che scomparissero e mi lasciassero in pace.

Io con loro cerco di non parlargli del mio mal di testa, non voglio che ne restino influenzate in qualche modo, ma come fare nel quotidiano a nascondergli le cose. Mi vedono che faccio le punture , giocano a copiarmi. Ho una folle paura che subiscano l'influenza di un padre grappolato e che iun qualche modo possano somatizzare il mio male.

Oggi questa cosa mi ha messo adosso una tremenda tristezza, non vedo una via d'uscita. Non so se continuare a nascondermi
 o mostrarmi spiegando alle mie bimbe che soffro di cefalea a grappolo. Saranno mai pronte a tre e cinque anni. Chi sa cosa è meglio fare? Chiederò  ad una psicologa..............
ma perchè ?
Volevo farmi un ciclo di cortisone, ma ho lo stomaco che mi brucia da impazzire anche solo a bere il brodo. Mi è venuto un reflusso esofageo molto forte e il cortisone peggiorerebbe la situazione.
 
Scusate lo sfogo ma ne ho davvero pieni i c.o.g.l.i.o.n.i.



Skianta non ti nascondere ma spiegalo alle tue figlie il mio (8 anni) l'ha sempre saputo e ti devo dire ha un'attenzione particolare  a questo problema è il primo ad accorgesene quando l'attacco arriva ed è il primo che abbassa il volume della tv se accesa o cmq si prodiga a far si che non ci siano rumori forti e mi lascia tranquillo sino a quando non passa.
I figli possono essere dei validi alleati in questa guerra ;)
Non pensare di sovracaricarle di preoccupazioni....una bella spiegazione...toglie dubbi e tensioni......per quella di tre anni forse è presto ma la più grande capirà  sicuramente ;)
Forza ragazzo :-*

Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #35 il: Dicembre 16, 2005, 10:46:55 Ven »
......................non sono daccordo con il nascondere alle tue bambine la tua patologia! anzi credo che il tuo atteggiamento sia pericoloso..oltre ad essere falso.............

1) NON HO SCRITTO E  NON HO USATO LA PAROLA "FALSO" MA SOPRATUTTO NON ERA INTRINSECO NE NELLE RIGHE NE NELLE MIE INTENZIONI

Non vado oltre perchè mi sembra una perdita di tempo



HO LETTO LA TUA ,POI O RILETTO LA MIA ,POI ANCORA O RILETTO ,.MA TU PROBABILMENTE LO HAI FATTO DI FRETTA EMA SOPRATUTTO TRAVISANDO IL MIO SCRITTO!

1) NON HO SCRITTO E  NON HO USATO LA PAROLA "FALSO" MA SOPRATUTTO NON ERA INTRINSECO NE NELLE RIGHE NE NELLE MIE INTENZIONI
2)NON HO SCRITTO CHE IO SONO AL PARI DEGLI ANIMALI NE TANTOMENO TI PARAGONAVO...ERA UN ESEMPIO!
3)dI FATTO NON MI ECLISSO NE SU UNA MONTAGNA NE DA NESSUNO,E LAVORO SIA COME PADRE CASALINGO SIA CON E PER MIA MOGLIE.NON FACCIO UN LAVORO 8-16 O COMUNQUE UN LAVORO COME LO STATUS VIVENDIS MEDIO ITALIANO! e comunque al mondo esistono migliaia di persone che non lo fanno!
4) come tu non hai la pretesa di cambiare il mio pensiero o il mio comportamento ,cosi non l'ho scritto e non lo ho pensato
5)il tempo ...non puoi immaginare quanto anche per me sia sfuggente,di sicuro ,molto lo dedico alla mia famiglia ,e a me stesso!
6)Non penso certo di rappresentare a mio figlio la vita ne attraverso internet ne sui vialetti delle città .....
7) non ho scritto di sbattere in faccia ai bambini le verità  ,ma semmai di spiegarle e non nascondergliele ,utilizzando e attendendo i tempi necessari
8)non ho scritto che penso sia giusto che i romani eccc eccc...................

COME VEDI NON HO SCRITTO MOLTE COSE A CUI TU FAI RIFERIMENTO ,ANZI PENSO ,E SOTTOLINEO CHE A MIO PARERE LA VISUALE DEL MONDO CHE HAI E CHE TIENI ALLA LONTANO DALLE TUE BIMBE SIA VERAMENTE SOLO UNA PICCOLA PARTE DELLLA VITA ....PROBABILMENTE E SOTTOLINE PROBABILMENTE GUARDI TROPPI TELEGIORNALI E SITI ORRENDI ,MA SOPRATUTTO A CUI TU FAI RIFERIMENTO PER MODUS VIVENTI MEDIO SOCIALE ITALIANO E GLOBALIZZATO!!

SI I NOSTRI PUNTI DI VISTA NON SOLO SONO PERSONALI,MA DISTANTI E OPPOSTI!

TE LO RISCRIVO CON SEMPLICI PAROLE .." DICEVO SOLO E SOLAMENTE CHE RITENEVO CHE FOSSE GIUSTO INFORMARE LE BAMBINE DI QUELLO CHE TI ACCADE,COME MI SEMBRA CHE LA MAGGIIOR PARTE DI NOI TI HANNO CONSIGLIATO!

PER QUANTO RIGUARDA LE STATISTICHE ,OGGI SI LAVORA PIù FRENETICAMENTE E EGOISTICAMENTE TANTO E VERO CHE SI FANNO MENO FIGLI,IN PASSATO SI LAVORAVA DI PIù MA SPESSO CON I FIGLI ,E MI RIFERISCO AL PASSATO DELLA NOSTRA MODERNA CIVILTà  PIù IN CAMPAGNA PROBABILMENTE CHE IN CITTà .


HAI TRAVISATO! TUTTO

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Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #36 il: Dicembre 16, 2005, 10:59:43 Ven »
Ste credo molto fermamente che sia vero quello che dici su tuo figlio, ma il fatto è che queste accortezze sono dovute alla grande sensibilità  che hanno i bambini. Al fatto che si rendono conto che soffri molto; perchè fargli conoscere la sofferenza prematuramente.
Io vengo da una famiglia dove in tenera età  ho visto soffrire come un cane mia madre per 11 anni prima di morire.

Ho fatto molte rinunce per starle vicino, ho rinunciato a molte cose da "Bambino" perchè volevo essere grande per aiutarla. A distanza di anni mi sono reso conto che la cosa non mi ha fatto bene per niente. Sapevo che mia madre doveva morire già  quando avevo 6 o 7 anni e ti assicuro che non è un bel pensiero per un bimbo che a quell'età  dovrebbe essere spensierato. Il fatto che io vivessi nella preoccupazione di come stava la mamma e di quando sarebbe successa la sua morte non cambiava le cose, ne la sostanza dei fatti, in realtà  cambiava solo il mio umore e la qualità  dei miei pensieri.

Un bimbo che vede un genitore soffrire, soffre e si preoccupa per lui. Io penso che si debbano risparmiare le preoccupazioni ai bimbi, fino a che non diventano adulti per sostenerle.

Inoltre se da piccoli si insegna che la vita è sofferenza, potrebbero convincersene e non imparare mai ad essere felici. Io voglio vedere le mie bimbe quanto più possibile serene e felici gioiose e sorridenti. Prova ad osservare lo sguardo e la bocca del tuo bimbo quando gli parli della tua ch. Sono sicuro che non sorride, e che rimane serio e intristito, pensando che il povero papà  soffre come un cane. Il secondo pensiero che potrebbe sorgergli è speriamo che non venga anche a me. Quindi la nascita di preoccupazioni ed ansie. Al primo mal di testa per un banale raffreddamento subito la mente lo porterà  a fare una analogia con il tuo mal di testa. Questi pensieri muovono delle emozioni che sono emozioni distruttive in quanto alterano la biochimica celebrale; se durano per tanto tempo e l'alterazione rimane a lungo, va in memoria ipotalamica e da li diventa un atteggiamento mentale.

Questo processo è il porocesso mentale da cui nascono la maggior parte delle depressioni, quasi tutte le depressioni che non sono genetiche nascono da una scorretta e perpetuata impostazione del pensiero che alimenta le emozioni distruttive.


Ragazzi ho bisogno di una tregua, non ne posso più.
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Io ce la metto tutta per reagire, sdrammatizzare, fare finta di niente, accettare il male che mi tormenta, tirere su di morale gli alrti, reagire in ogni modo, ma ho bisogno di un antidoto, voglio andare in letargo.

Oggi ennesimo attacco. Ero con le mie due bimbe in auto, mi sono fermato a fare un imigran, ma non ha fatto effetto come al solito. Mi bruciava l'occhio da fare schifo e la testa pulsava d fortissimo. Io ho cercato di fare finta di niente con loro ma si sono accorte che c'era qualcosa di strano ero sdraiato sui sedili davanti e mi comprimevo il cranio. Prima ho detto loro che dovevo riposarmi un attimo ma hanno capito che non era vero perchè mi vedevano agitato e grondante di sudore. Si sono spaventate. Allora hanno cominciato a martellarmi di domande, più gli chiedevo di aspettare e non parlarmi più mi chiedevano perchè, perchè, ma papi rispondi, .........e gridavano, alzavano la voce.

Non ho reagito ma ho avuto paura di quello che ho pensato. Non le sopportavo più stavo sclerando è ho avuto pensieri aggressivi nei loro confronti. Volevo che scomparissero e mi lasciassero in pace.

Io con loro cerco di non parlargli del mio mal di testa, non voglio che ne restino influenzate in qualche modo, ma come fare nel quotidiano a nascondergli le cose. Mi vedono che faccio le punture , giocano a copiarmi. Ho una folle paura che subiscano l'influenza di un padre grappolato e che iun qualche modo possano somatizzare il mio male.

Oggi questa cosa mi ha messo adosso una tremenda tristezza, non vedo una via d'uscita. Non so se continuare a nascondermi o mostrarmi spiegando alle mie bimbe che soffro di cefalea a grappolo. Saranno mai pronte a tre e cinque anni. Chi sa cosa è meglio fare? Chiederò  ad una psicologa..............
ma perchè ?
Volevo farmi un ciclo di cortisone, ma ho lo stomaco che mi brucia da impazzire anche solo a bere il brodo. Mi è venuto un reflusso esofageo molto forte e il cortisone peggiorerebbe la situazione.
 
Scusate lo sfogo ma ne ho davvero pieni i c.o.g.l.i.o.n.i.



Skianta non ti nascondere ma spiegalo alle tue figlie il mio (8 anni) l'ha sempre saputo e ti devo dire ha un'attenzione particolare  a questo problema è il primo ad accorgesene quando l'attacco arriva
 ed è il primo che abbassa il volume della tv se accesa o cmq si prodiga a far si che non ci siano rumori forti e mi lascia tranquillo sino a quando non passa.
I figli possono essere dei validi alleati in questa guerra ;)
Non pensare di sovracaricarle di preoccupazioni....una bella spiegazione...toglie dubbi e tensioni......per quella di tre anni forse è presto ma la più grande capirà  sicuramente ;)
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Re:Tristezza acuta
« Risposta #37 il: Dicembre 16, 2005, 11:01:40 Ven »
Bisogna stare un po' attenti con i bambini e il confine fra l'informarli e il coinvogerli è sottile e insidioso...

Mia mamma è sempre stata malata e io, sin da bambino, mi sono sentito in dovere di fargli da assistente, da supporto, da PADRE...

Che poi a 7 anni abbia cominciato con la CH... PER ME NON E' UN CASO !

... ...


Mio figlio ha sempre saputo che PAPA' ha una BESTIA NEL CERVELLO... Ma sa anche che PAPA' E' PIU' BESTIA DELLA CH !!!

Ma tutto questo funziona da quando abbiamo fondato L'OUCH Italia e anche Meky (mia moglie) ha potuto conoscere altri Grappolati e supporter e ha cominciato a capirmi meglio lei stessa.

Prima, quando mi sentivo SOLO AL MONDO e MALEDETTO SENZA COLPA DA UN DIO CRUDELE E B ASTARDO, non mi capiva Lei e non avrebbe potuto capirmi mio figlio e, probabilmente, sarebbe stato meglio che non lo avessi gravato con la mia magagna.

Oggi no, oggi è l'esatto opposto, oggi la mia capacità  di oppormi al dolore con CORAGGIO e CAPARBIETA' è per lui stimolo per la sua vita (perchè ha imparato che si può reggere qualsiasi cosa se si hanno Cuore e Cogl...) e motivo di orgoglio per suo padre...

... ...

Ognuno deve vivere con coerenza la propria esistenza e mettersi nei panni (o nei mocassini) del prossimo non sempre ci riesce così bene.

Possiamo essere ottimi esempi solo per noi stessi...
Che gli altri colgano di noi ciò che vogliono (e possono).

 ;)
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2005, 11:02:37 Ven da Sten »
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Offline lussi

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #38 il: Dicembre 16, 2005, 16:14:28 Ven »
Ciao Skianta, ho letto solo oggi questi post.
Innanzitutto mi dispiace per l'insistenza della bestia con te, ma mi pare di aver letto che ra le cose vadano meglio e questo mi rallegra...

Sul fatto delle tue bimbe, io non ho figli e quindi non posso capire ciò che hai provato, lo posso intuire e credo che sia una sensazione veramente triste quella che tu hai provato in macchina con loro quel giorno.
Io ti posso fare solo il paragone di quello che succede con i miei 6 nipotini di 13, 7, 5, 4, 3 e in arrivo!!!( anche se sicuramente non è la stessa cosa).
Con loro sono molto attaccata, loro sanno che la zia Lussi e lo zio Marco "hanno mal di testa"; io credo che non è necessario dire cefalea a grappolo, per loro è troppo complicato (figuriamoci che neanche molti medici ne conoscono la differenza!!!), sia quello di 3, 5 e 7 sono anche venuti spesso al besta a trovarmi - naturalmente nei momenti in cui stavo meglio, cioè negli orari migliori e ho i cassetti pieni dei loro disegni con scritto "guarisci presto ti aspettiamo a casa," etc; naturalmernte però trascorrere con loro delle giornate intere cambia, ma li abbiamo anche portati con noi 3 giorni a Bormio, e nel momento in cui stavamo male, Marco o io, bastava che uno di noi dicesse loro di lasciare tranquillo lo zio o la zia che aveva mal di testa e loro si facevano da parte.

Credo dunque che spiegare loro con parole molto semplici, senza spaventare nessuno, che ogni tanto il papà  ha mal di testa e quindi per un oretta non va disturbato così gli passerà  più in fretta non danneggi in nessun modo i bambini, anzi credo che loro si sentano partecipi e non lasciati da parte.

Ripeto che questo vuole solo essere un mio parere, tanto più perchè non ho ancora dei bambini, e l'esempio dei miei nipotini, non è sicuramente alla portata del discorso, ma ho voluto portarti l'unica situazione simile che fino ad oggi ho vissuto.
Un abbraccio
Lussi
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Offline RRODOLFO

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #39 il: Dicembre 16, 2005, 17:10:22 Ven »





       " che il tuo atteggiamento "


mi riferivo all'atteggiamento !per me l'atteggiamento e l'essere sono distaccati!..................
Mi spiace che l'hai voluta prendere così !
in fondo tutto sommato ho detto quello che molti hanno scritto e consigliato ! rileggiti i post e non ....................... ??? ???

Per la terapia dell'acqua...........continuo a pensare  

che! mollare ,semplicemente bevendo acqua sia tosto da digerire!!!???

 per me, he!!!

 per la frase giocate giocate faccio riferimento ,nel senso  per mee eh!

del continuo rimbalzare di post con news di medicinali ,terapie ,prove ,riscontri,effetti collaterali, non volevo offendere nessuno!
ache io le ho provate tante ,ma non conoscevo l?ouch!
ora che esistiamo

uniti !dobbiamo sfruttare le esperienze altrui!


Sten !!!ci sono anche quelli che possono; ma scelgono di NON VOLERLO FARE!

UN ABBRACCIO!   DAVID !

 

 

Offline RRODOLFO

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #40 il: Dicembre 16, 2005, 17:20:36 Ven »



per la cronaca questo thread era iniziato con un attorcigliamento dei neuroni di skianta !!!



MA LO HA SCITTO LA BARBARA! UN PO?PIU IN DIETRO!


     


   

Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #41 il: Dicembre 16, 2005, 19:22:02 Ven »
Ahahahahahahahah

Offline gabrielik

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #42 il: Dicembre 16, 2005, 22:38:45 Ven »
ciao scusate se mi intrometto di nuovo ma...
il fatto di dire ai bambini cosa si ha credo sia la cosa migliore dello scappare a nascondersi o sgridarli o scacciarli perchè questa bestia ci porta a non sopportare niente specie le insistenze le domande dei figli o dei loro giochi rumorosi......
perciò dirglielo parlargli ovvio insieme alla mamma e anche giusto ovvio nella giusta misura...cioè non dirgli che è cosa grave ma dirgli sentite papà  ha un gran mal di testa e vuole avere un po di silenzio che gli passa subito cioe presentaegliela come una cosa quasi normale non aggravata.....se no è normale che i bambini
ne risentano nei modi peggiori e col crescere abbiano loro stessi la paura assorbita da noi eil non saper reagire questo no assolutamente .....
io l'ho visto con i miei bambini allora i gemelli avevano 4 anni e l'altro che purtoppo a oggi pure lui la ch per fortuna in modo leggero aveva7 anni
loro se ne sentivano in colpa credendo fossero lora la causa dei miei mali ...ma dopo avergli parlato hanno cominciato a capire anche perchè dopo la crisi mi rivedevano tranquillo e sorridente giocare con loro
allora ora sanno che il papà  stà  male un momento e si fanno da parte ma sanno anche che dopo gli passa ed è di nuovo con loro...
questo secondo me e il modo
non dirglielo sarebbe peggio crescerebbero con il pensiero che sono loro a far star male il papà .....

skianta io avevo 10 anni ed ho visto soffrire e morire mio nonno a 20 mio zio a 27 MIO PADRE poi mio fratello salvo per miracolo da un infarto ora stò vedendo mia madre....dalla nonna li porto pochissime volte perchè capirebbero tutto........
tutto questo a me ha fatto capire che i bambini devono sapere cosa succede specie ad un suo caro ma non dicendogli il reale stato delle cose ma quello normale cioè che non è niente e che poi passa
per evitargli giustoappunto quello che o sofferto io vedendo e sapendo che finiva male..........questo i figli lo vivrebbero bene col crescere senza sensi di colpa .........
altrimenti meglio non dire niente però sinceramente sarebbe sbagliato...............comunque ognuno a i suoi metodi e i suoi perchè in base alla loro vita ed esperienze vissute e niente si può dire ..........
(essere genitori in momenti difficili e molto molto dura)

mi scuso di nuovo se
 riesco a farmi capire male.........



ora come dice Rudy questo thread era nato con i neuroni attorcigliati ed è giusto rimanga tale

voi che ne dite? ;)

INSIEME NELLA LOTTA ALLA BESTIA.......... :)






Dietro ogni nuvola c'è sempre un raggio di sole.......

Offline gabrielik

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #43 il: Dicembre 16, 2005, 22:46:13 Ven »
Hei Barbara come vanno i neuroni?
ma dimmi una cosa per un defic........te come me
ma stì neuroni son mica parenti dei neutroni? :P

sai mi preoccupo un po non è che stai aprendo una centrale nucleare o simile......per distruggere la Bestia......? :P ;)

ciao a tutti. :)



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Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #44 il: Dicembre 18, 2005, 13:50:55 Dom »
Ciao Gabri,
siamo sul forum, quindi benvenga la tua intromissione; non mi sembra affatto che ti spieghi male e non devi scusartene;
sono assolutamente daccordo con te sul non cacciare i bambini e non sgridarli, non ne vedo il motivo o l'utilità ;

In quanto a scappare, se vuoi definirlo così, potrebbe invece avere un suo senso. Non si tratta di scappare o di nascondersi da un problema. Io penso che quando ve ne sia la possibilità  sia meglio non mostrarsi e farsi vedere soffrire il meno possibile; questo allo scopo di rimandare quanto possibile il momento delle spiegazioni. Proprio per risparmiargli il carico di una coopresenza in famiglia della sofferenza. Dirgli piccole bugie, del tipo me ne vado in camera a riposare un po, anzichè soffrire di fronte a loro e dover dire cosa succede, permette un coinvolgimento più tardivo. Poi quando le cose evolvono è naturale che si spieghino a piccole dosi ed in momenti "Dedicati". Ma se arrivano a capire la gravità  e la pesantezza del problema troppo prematuramente a mio avviso è malsano, malsano per il loro benessere.

Un conto è quello che avviene al mondo, nel mondo esterno; un altro conto più incisivo è quello che avviene in famiglia, nel proprio intorno e vissuto con quotidianità . Questo è molto più infleuente. E' giusto che i bimbi conoscano la vita, lo penso anche io ma credo che la debbano conoscere per gradi. Un bambino a 7 anni non deve conoscere cosa è la vita realmente. Deve viversi il suo stato di fanciullo. Avrà  ancora tempo per conoscere della vita tutte le sue durezze e negativitÃ

Proprio perchè i bambini hanno una fantasia acuta, che si pongono mille domande e possono farsi nacere 1000 sensi di colpa nella ricerca di una loro spiegazione fantasiosa del fenomeno.

A tre anni una bimba secondo me deve solo pensare ad imparare  e a divertirsi, senza sprecare energie di sorta per preoccuparsi dei problemi più grossi di loro. Vorrei che loro proprio neanche ci pensassero, e per fare questo le si deve tenere sempre più distanti dal fenomeo; nell'ambito delle possibilità  contestuali, che poi ti vendi, nella spiegazione, sdrammatizandole e minimizzandole.  

Fare i genitori è forse la cosa più difficile, questo per me è un mero confronto anche se può sembrare uno scontro.

A proposito di quello che hai scritto, mi viene ri ricordarti (qualora non lo abbia già  fatto) che al Besta di Milano conducono una ricerca genetica cui si può contribuire con un semplice esame del sangue.

Penso possa essere utile un caso come il tuo in cui c'è una casistica familiare.

Sappi che il 27 Gennaio ci sarà  il meeting al bBesta ed in quella occasione si potranno rifare prelievi a chi lo volesse e non lo avesse già  fatto. Così si riesce a dare un contributo scientifico come associazione.




ciao scusate se mi intrometto di nuovo ma...
il fatto di dire ai bambini cosa si ha credo sia la cosa migliore dello scappare a nascondersi o sgridarli o scacciarli perchè questa bestia ci porta a non sopportare niente specie le insistenze le domande dei figli o dei loro giochi rumorosi......
perciò dirglielo parlargli ovvio insieme alla mamma e anche giusto ovvio nella giusta misura...cioè non dirgli che è cosa grave ma dirgli sentite papà  ha un gran mal di testa e vuole avere un po di silenzio che gli passa subito cioe presentaegliela come una cosa quasi normale non aggravata.....se no è normale che i bambini
ne risentano nei modi peggiori e col crescere abbiano loro stessi la paura assorbita da noi eil non saper reagire questo no assolutamente .....
io l'ho visto con i miei bambini allora i gemelli avevano 4 anni e l'altro che purtoppo a oggi pure lui la ch per fortuna in modo leggero aveva7 anni
loro se ne sentivano in colpa credendo fossero lora la causa dei miei mali ...ma dopo avergli parlato hanno cominciato a capire anche perchè dopo la crisi mi rivedevano tranquillo e sorridente giocare con loro
allora ora sanno che il papà  stà  male un momento e si fanno da parte ma sanno anche che dopo gli passa ed è di nuovo con loro...
questo secondo me e il modo
non dirglielo sarebbe peggio crescerebbero con il pensiero che sono loro a far star male il papà .....

skianta io avevo 10 anni ed ho visto soffrire e morire mio nonno a 20 mio zio a 27 MIO PADRE poi mio fratello salvo per miracolo da un infarto ora stò vedendo mia madre....dalla nonna li porto pochissime volte perchè capirebbero tutto........
tutto questo a me ha fatto capire che i bambini devono sapere cosa succede specie ad un suo caro ma non dicendogli il reale stato delle cose ma quello normale cioè che non è niente e che poi passa
per evitargli giustoappunto quello che o sofferto io vedendo e sapendo che finiva male..........questo i figli lo vivrebbero bene col crescere senza sensi di colpa .........
altrimenti meglio non dire niente però sinceramente sarebbe sbagliato...............comunque ognuno a i suoi metodi e i suoi perchè in base alla loro vita ed esperienze vissute e niente si può dire ..........
(essere genitori in momenti difficili e molto molto dura)

mi scuso di nuovo se riesco a farmi capire male.........



ora come dice Rudy questo thread era nato con i neuroni attorcigliati ed è giusto rimanga tale

voi che ne dite? ;)

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