Grazie mille per i consigli, ti vedo abbastanza inca**ato.
Come non esserlo?
Dura sopportare queste fregnacce, soprattutto dai medici...fosse per me legalizzerei la morfina. Meglio comunque del suicidio.
Diverse volte ho vagato di notte per la città...pensavo: "rapinatemi, pestatemi, fatemi a pezzi...non me ne frega una beneamato ca**o."
Quando ho spiegato ai parenti che stavo seriamente valutando di chiudere qua la questione o mi hanno riso in faccia o mi han detto di curarmi, chè sono pazzo.
Non mi è uscito altro che un invelenito "tu non sai cosa si prova...".
Sentire quel primo formicolio nauseabondo dentro la testa ha spesso accompagnato l'idea del "basta, questo non è vivere.". Ancora una volta, e un'altra, e un'altra ancora...alla fine tieni duro, vai a dormire con la testa avvolta nel ghiaccio sintetico e un cocktail di analgesici di ogni tipo nel sangue, indeciso se crepare per cirrosi fulminante o per spiattellamento dal decimo piano.
Assenza di prospettive, di qualunque prospettiva.
Forse esagero, ma chi di voi non l'ha pensato? Sono io a prenderla male?
Come si può sopportare una tortura del genere, per così tanto tempo?
Hanno voglia a darti del debole, se siamo ancora qua significa che siamo proprio dei duri, perchè la prova è estrema, e serve coraggio da vendere per affrontarla.
A volte ho pure pensato di iniettarmi l'imigran direttamente dentro al cranio, fate voi...
Ok, chiudo. Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno.
Consiglio un film poco noto, ma che credo sia stato fatto, o scritto, o comunque ci sia implicato qualcuno di noi (quanto a me, è il mio film preferito):
Pi Greco (il teorema del delirio), di Aronowski
Per chi è interessato glielo posso spedire, ce l'ho in .avi
Saluti a tutti, e forza e coraggio (anche se so che è superfluo, perchè già ce l'avete...sono con voi.)
F.