Non so Dav, non credo che la CH siamo noi…o meglio non credo che sia il nostro alter ego cattivo o che sia intrinseca in noi. Molto più banalmente credo che sia una malattia, una patologia e come tale la affronto. Giorno per giorno attakko dopo attakko.
Io non la personalizzo a questa maniera.
Condivido alcuni tratti somatici della ch da te citati, come il fatto della mutazione, ma non credo sia viva e pensante. In altri post quando poco la conoscevo anche io pensavo che fosse viva, ma alla lunga ho capito che cambia non perché pensa ma perché è una malattia e non è solo come la conosciamo noi.
Cerco di spiegarmi meglio.
I dottori e le nostre esperienze ci dicono che la CH è regolare nel presentarsi (quasi come un orologio), unilaterale sempre dallo stesso lato, ecc…. Ma non è vero ci sono molteplici variabili che stiamo scoprendo via via che ci sono nuovi iscritti e ci vengono raccontate nuove casistiche.
Del tuo post non condivido la crudezza delle espressioni per un semplice motivo: il sapere che una persona si è messa una doppietta in bocca a me, come Alfonso Di Fraja, non fa ne caldo ne freddo, se avessi beccato il grilletto giusto mi sarebbe dispiaciuto un casino ma non avrei mai fatto la stessa cosa. Sul forum circolano, specialmente negli ultimi periodi, ragazzi giovani 20-24 anni, che sono in piena depressione da CH solo perché l’hanno scoperta, circolano supporter spaventati perché non possono fare nulla per i loro padri o per i loro compagni, ed un post come il tuo potrebbe essere male interpretato o addirittura deleterio o fare nascere ansie inutili in queste persone.
Poi che ognuno di noi almeno una volta in preda a crisi spaventose abbia fatto pensieri malsani inutile che ce lo raccontiamo…lo sappiamo, ma sono gli stessi pensieri di un ragazzo di 30 anni che perde una gamba in un incidente o altro. Poi si torna a vivere.
Noi come persone che hanno imparato a vivere con la ch, ad avere successo nonostante la ch, ad avere famiglia e figli nonostante la ch, ad aver girato il mondo nonostante la ch, noi che abbiamo imparato che nonostante la ch la vita continua e può essere bella lo stesso, abbiamo il compito di mostrare un barlume di speranza a tutti i nuovi che arrivano e sono soli e spiazzati. Non parlo solo del direttivo ma parlo di tutti da Gabri a Brizz a Rudy a tutti quelli che la fase del perché proprio io l’hanno già passata e vissuta.
Condivido il fatto che ognuno possa dire la propria liberamente e senza censure però le censure ognuno se le deve dare da solo.
Alfonso