Ignaro, percorrevo la mia strada,
una piccola bestiola saltò su di me e la raccolsi:
era piccola e sembrava indifesa!
la portai con me e non accorgendomi
che cresceva a vista d' "occhio".
Più passavano i giorni più stentavo a credere che
sarebbe stata per me un grande problema.
Da allora ho cercato in tutti i modi di tenerla lontano,
non facevo in tempo a scacciarla che ritornava, spesso, quasi ogni anno con la stagione primaverile,
qualche volta anche d'inverno usciva dalla sua tana e
si aggrappava di nuovo, con una forza inaudita al mio capo!
La bestiola era diventata grossa, arrogante, invadente e cresceva ancora!
Io cercavo di farla dormire il più possibile per stare in pace,
con pasticche saporifere ed inefficaci, ma lei si risvegliava.
E' vissuta praticamente con me, sempre: ho dovuto dividerla con i miei affetti, con il mio lavoro, con le mie abitudini.
L'ho maledetta, ho maledetto il momento che l'ho incontrata...
ah! non l'avessi mai raccolta quel giorno!
Non riuscivo a capire, mi chiedevo: - perchè proprio a me?-
Pensavo di essere uno dei pochi ad averla incontrata e raccolta e ciò ha aumentato il mio rammarico.
All'improvviso, come era entrata nella mia vita,
così è sparì... La mia soddisfazione è stata tanta che, in quel lungo periodo ho cancellato il ricordo dei brutti momenti vissuti con lei!
Anni bellissimi sono trascorsi con la soddisfazione di essermene disfatto definitivamente.
Un giorno di marzo, qualcosa ha bussato alla porta della mia casa! Era lei... Ho dovuto rimboccarmi la maniche notando che non aveva dimenticato la via di casa, ho "dovuto" riaprile la porta, perchè insistentemente e prepotentemente voleva proprio me...di nuovo!
Dopo uno smarrimento iniziale ho deciso di affrontarla
le ho dato da mangiare pasticche giallognole, altra bianche, le ho fatto respirare l'ossigeno, le ho riempito lo stomaco di acqua, mi sono munito di fiale esplosive adatte a distruggerla e pian piano la combatto: stavolta ho le armi adatte a farla assopire subito. Shhh...Ora dorme.
Da due notti non apre gli occhi, non caccia le unghie e non mi infila le sue dita taglienti nell'occhio.
Continuo a darle come cibo le medicine nella speranza che si sia addormentata del tutto, che mi restutuisca i miei momenti.
Stavolta imparato la lezione e la combatterò ancora e sempre quando deciderà di ripresentarsi ancora.
Se è la guerra che vuole, le farò una guerra spietata fino a quando non la vedrò senza forze esalare il suo ultimo respiro perchè non deve di riprendersi ciò che mi è caro: la mia vita! Dino