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la venlafaxina è un antidepressivo, e ci può stare, ma leggi sotto
Antidepressivo Venlafaxina associato ad un’alta incidenza di mortalitÃ
Farmaci | Psichiatria e Psicofarmaci | Sostanze tossiche
In Inghilterra l’antidepressivo Venlafaxina associato ad un’alta incidenza di mortalitÃ
BBC News ha riportato i dati dell’Office of National Statistics che hanno mostrato, tra il 1993 e il 2002, che 118 persone in Inghilterra e Galles, che stavano assumendo la Venlafaxina (Effexor/ Efexor), sono morte.
Nella decade studiata ci sono stati 4.767 morti associati a farmaci antidepressivi.
Otto su 10 erano suicidi.
Gli antidepressivi triciclici erano associati a circa 4.000 morti.
Tra i più nuovi antidepressivi, la Venlafaxina, un SNRI ( inibitore selettivo del recettore della serotonina e della noradrenalina ) è risultato il farmaco con la più alta incidenza di mortalità associata, superiore rispetto agli SSRI ( inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ).
Gli SSRI erano associati a 310 morti.
Secondo Wyeth, che produce la Venlafaxina, le statistiche non tengono conto della gravità dello stato depressivo.( Xagena )
Fonte: BBC News
Postato da archimede il 30.08.04 17:15
L'olanzapina è un antipscotico contro la schizzofrenia
Molti di voi avranno gia' ricevuto la comunicazione del Ministero della
Salute intitolata:
"Comunicato CUF sull'uso antipsicotici di II gen. nella trattamento della
psicosi e/o dei disturbi del comportamento correlati alla demenza nei
pazienti anziani (PBSD: Psychosis/Behavioural Syndrome in Dementia)".
La Lilly sta infatti inviando a tutti i medici un "warning" nel quale si
dice sostanzialmente che l'olanzapina ed il risperidone (per il momento
viene esclusa la quetiapina per "mancanza di prove") non sono
autorizzati nel trattamento dei pazienti dementi con psicosi e/o
disturbi del comportamento correlati. E che eventuali trattamenti in
corso devono essere riconsiderati. Cio' in quanto gli studi hanno
dimostrato:
1) un aumento della mortalita' di due volte superiore rispetto al
placebo,
2) un aumento degli eventi avversi cerebrovascolari di 3 volte superiore
rispetto al placebo.
L'avvertenza alla NON autorizzazione è stata riportata in scheda tecnica.
Viene inoltre specificato che "i medici devono essere consapevoli che i
rischi identificati per l'olanzapina non possono essere esclusi per
altri neurolettici, atipici o convenzionali".
Buona lettura.
Dott. Raffaello Biagi
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