Miao Ulisse,
mi sembra di notare che effettivamente la ch sia per la maggior parte dei grappolati legata ai ritmi circadiani.
I ritmi circadiani sono tendenzialmente simili nell'uomo considerato sano, tipo che con il buio dovremmo rilassarci e dormire, con la luce invece attivarci e poi tutte le attività dettagliate delle varie fasce orarie.
Nel mio personale caso è evidentissimo che fin da piccolissima il mio ritmo circadiano si è discostato parecchio da questa tendenza e mi sembra che anche per altri sia così. Ho sempre avuto tendenza ad attivarmi di sera e di notte, questo si sposa anche col fatto che i miei attacchi siano sempre stati e tutt'ora sono prevalentemente notturni. Ma non toglie che siano anche diurni.
Noto che l'orario degli attacchi tende a ripetersi nel tempo, o a fare macrocambiamenti, come nel caso di Cometa, ma sempre piuttosto paralleli ai cambiamenti del mio ritmo circadiano. Per esempio il primo attacco è di solito nella prima fase rem dopo essere andata a letto, indipendentemente che io vada a letto alle dieci di sera o alle sette di mattina. Se dormo fuori orario, tipo sonnellino pomeridiano, quasi certamente arriva la bestia a svegliarmi. Se viene dopo i pasti, è indifferente a che ora abbia consumato il pasto.
I ritmi circadiani si modificano, quindi partendo da una base innata per tutti (notte-dormire, giorno-attivarsi), si aggiunge una caratterialità soggettiva (tipo io tendo a attivarmi la sera e rallentare nella tarda mattinata per poi attivarmi veramente nel tardo mattino, eccetera), e una variabile quotidiana o periodica (tipo che se faccio un lavoro notturno in quel periodo il mio ritmo circadiano cerca di trasformarsi in: notte-attivarsi, giorno-dormire, se una notte vado a letto molto tardi quella notte ho una microvariazione che adatta alla circostanza le attività del resto della giornata e via dicendo per tutte le altre macro e micro variabili che ti vengono in mente).
Nel mio caso di fronte a queste riflessioni e all'osservazione dell'andamento orario della mia ch, posso dire che nel mio caso la ch segue di sicuro i ritmi circadiani. Sarebbe interessante comprendere se effettivamente è una tendenza di molti o meno.
E' come se la ch non fosse legata al sonno nello specifico, ma a tutto il sistema che regola il ritmo sonno-veglia, forse è così per molti e per questo forse è stato ipotizzato un coinvolgimento dell'ipotalamo che ha appunto questa funzione. Nel tuo caso in cui gli attacchi sono prevalentemente diurni, potresti provare a osservare se c'è un legame con un tipo di attivazione che hai, per esempio dopo pranzo, mentre lavori, quando ti svegli, quando ti rilassi o quando ti attivi, ecc. Già il fatto che durante il sonno tu non abbia mai attacchi secondo me è già un dato che lega la tua ch al tuo ritmo circadiano.
Interessante spunto, grazie Ulisse.