Benvenuta Pierangela,
mi accodo a tutti coloro che ti consigliano di insistere con il medico di base, per qualunque info puoi chiamarmi al numero in calce alla mia firma.
nel frattempo, per problemi legati alla lunga fornitura di ossigeno io e altri (in Lombardia) ci comportiamo in questo modo:
-ricetta del neurologo che attesta la necessità di ossigeno, diagnosi, la dose per ogni attacco stimata in circa 15 litri al minuto per dieci minuti (150 litri) moltiplicata per il numero di attacchi in un mese (arrotondando in eccesso). Per esempio: 4 attacchi al giorno per un mese fanno 18.000 litri di ossigeno/mese. Questa prescrizione è temporanea se il tuo ragazzo ha una ch episodica, permanente se la diagnosi è di ch cronica, quindi va conservata gelosamente.
-Con questa prescrizione vai dal tuo medico di base che ne prepara una da consegnare al medico del DISTRETTO SANITARIO a cui appartiene il tuo ragazzo, sede centrale.
-Infine ti rechi al distretto sanitario di appartenenza, chiedi di poter ricevere il responsabile dell'ossigeno terapia, gli presenti la prescrizione del tuo medico di base, unitamente alla FOTOCOPIA della prescrizione del neurologo e ti viene accolta una fornitura di ossigeno direttamente a domicilio del quantitativo di ossigeno utile in un mese.
La ch è riconosciuta come una delle patologie che possono richiedere uso di ossigeno a lungo termine e in alti dosaggi, come caso particolare, e viene garantita la fornitura di ossigeno direttamente al domicilio del paziente ma solo con prescrizione specifica dello specialista e avvallo del responsabile del servizio asl.
Spero di esserti stata utile.
Per le forniture per meno di un mese è sufficiente la ricetta rossa del medico di base. Di fronte alla richiesta di un neurologo specificante la diagnosi, il tuo medico di base non può rifiutare di prescriverti l'ossigeno.
miao