Miao a tutti,
considero il cortisone la meno peggio tra i farmaci, forse per una deviazione professionale...
In ogni caso non amando affatto l'assunzione di farmaci credo e per molte altre ragioni credo che per comprendere se un farmaco sia efficace o meno sia opportuno, almeno all'inizio o in fase di sperimentazione, provare ad assumerne UNO SOLO per volta, valutare gli effetti al massimo della potenzialità di quel farmaco e poi eventualmente affiancare altri farmaci.
Nel caso del cortisone, per esperienza personale e anche un po' leggendo le vostre, ne traggo che funziona meglio se iniziato ad alti dosaggi e poi scalato. Per definire cosa si intende per ALTO dosaggio però è necessario valutare di che forma, intensità e frequenza si tratta e su che persona viene usato. Come sempre esiste un lato oggettivo e uno soggettivo.
Ho notato che per qualcuno è utile assumere prednisone (deltacortene) iniziando da 50 mg per qualche giorno (diciamo una settimana) e poi cominciare a scalare (una settimana a 25 mg, poi una settimana a 1/2 cp da 25 mg poi fermarsi). Per altri è necessario partire con dosi più alte, 75 mg o 100 mg. Il cortisone dovrebbe dare una risposta positiva entro 24/48 ore dall'inizio dell'assunzione, quindi riduzione degli attacchi in numero e in quantità, possibilmente l'azzeramento degli attacchi.
Crescere gradualmente nella dose è sempre meno efficace, questo per il cortisone vale nella cura di tutte le patologie. Il nostro corpo crea assuefazione rapida agli effetti di questa sostanza, pertanto sono fondamentali il tempo e l'azzeccare il dosaggio al primo colpo. Aggiustare il dosaggio in corso d'opera è quasi sempre fallimentare.
Per questo, se non ottengo efficacia iniziando con 50 mg, è abbastanza inutile aumentare la dose a 75 o 100, vale la pena interrompere scalando, lasciare passare del tempo (almeno due settimane durante le quali magari ricorrere ad altri rimedi) e poi ricominciare con una dose iniziale più alta.
Nel mio caso per esempio il cortisone in somministrazione orale funziona solo in certi momenti più "leggeri", mentre non da risultati significativi durante i peggioramenti seri, se non a dosi iniziali decisamente grandi (passiamo alla terapia parenterale direttamente).
Sembra che lo stesso discorso valga anche per altri farmaci, per esempio il verapamil, anche se io personalmente l'ho provato una sola volta e in progressivo crescere con scarsi risultati e molti effetti collaterali (per questo l'ho scalato e sospeso prima ancora che diventasse effettivamente utile).
Per il litio non sono minimamente informata, non ho mai provato a prenderlo, non desidero provare.
Miao a tutti