Straconcordo! Anche io sono appassionato di lingue straniere.
Conosco (e lavoro con) il portoghese, l'inglese e lo spagnolo, oltre all'italiano , e ho una conoscenza elementare del francese che mi permette di sopravvivere decentemente nei paesi francofoni.
Tanti anni fa, appena laureato e con un lavoro ancora part-time decisi di imparare il russo e iniziai a frequentare le lezioni all'Università (anche se non ero iscritto). Ricordo una grandissima fatica col cirillico.. ci misi parecchio impegno, ma quando dopo qualche mese, molto sforzo e qualche piccolo risultato, mi resi conto che stavo ancora allo stampatello e che il corsivo era un altro delirio... mi prese un po' di sconforto... Contemporaneamente il lavoro diventò full-time e... fine della storia.
A te auguro invece di andare avanti.
Con le mie figlie farò il padre scassaminchi@ solo per le lingue. Al momento l'unica vera chance per trovare un lavoro adeguato alle proprie capacità e ai propri desideri e quella di avere gli strumenti per provare a farlo all'estero... E' triste, ma difficilmente confutabile.
Complimenti davvero Shikkio. Posso chiederti una cosa? Ho letto che hai scritto che conosci il portoghese allora io ti chiedo: c'è molta differenza che tu sappia tra il "portoghese portoghese" ed il portoghese parlato in Brasile?
Per riallacciarmi a quello che hai scritto mi piacerebbe tanto vivere una esperienza (se solo potessi!) del tipo: vivere e lavorare in Australia per un anno lontano da tutti; ho letto che ESISTE questa possibilità e che il governo australiano offre a tutti gli stranieri un visto che consente di trascorrere una "vacanza-lavoro" per un periodo di un anno... Ok adesso però basta sognare eh...!!!
ciao Gabry, scusa se ti rispondo solo oggi, ma quel giorno ero in partenza.
Sì, così come avviene per l'inglese (UK, USA, Australia,...) o per il castigliano (Spagna, Am.Latina), la differenza tra il portoghese del Portogallo e quello del Brasile c'è! Soprattutto nel parlato, in termini di lessico, sintassi e pronuncia.
Anche a livello di "sensazione", i lusitani in generale hanno una parlata molto più chiusa, "a denti stretti" (sembra un po' il genovese...) mentre in Brasile è tutto molto più aperto (come la mentalità) e cantilenante. A mio avviso il "brasiliano" è molto più gradevole... ma ancor più lo sono le brasiliane...
Per farti capire: quando ho lavorato in Mozambico chi non mi conosceva pensava fossi brasiliano (e non portoghese). E quando sono stato in Portogallo capivo la metà di quanto di solito capisco nei paesi lusofoni... della serie "ma che lingua state a parla' ?"
E come avviene per i dialetti in Italia, anche all'interno del Brasile c'è parecchia differenza tra Stato e Stato. Un orecchio affinato può percepire se chi gli parla è carioca (Rio), baiano (Salvador), gaucho (P.Alegre), ecc...
Spero di esserti stato utile.
ps: come stai?