C'è un tale che ha una biblioteca vastissima, migliaia e migliaia di volumi; questa
biblioteca ha solo un grave difetto: i libri non sono ordinati secondo alcun ordine
logico, e ciò crea una gran confusione. Così, un giorno, questo tale decide di fare
la cosa che aveva sempre rimandato, decide che è ora di catalogare i suoi libri.
Essendo una persona molto precisa, però, procede in questo modo: cataloga tutti i
libri più volte, a seconda di criteri diversi. Per esempio: prima li cataloga per
anno di edizione, poi li cataloga per argomento, poi li cataloga per autore, poi per
lingua, ecc ecc...'. Per fare ciò procede in questo modo: prende un registro (un
catalogo appunto) e comincia a segnare, per esempio, tutti i libri scritti prima del
1900; poi prende un altro catalogo e vi segna tutti i libri scritti dopo il 1900; poi
un altro e vi scrive tutti i libri di storia; poi un altro, il catalogo di tutti i
libri scritti in italiano; poi il catalogo di tutti i libri scritti in in
glese; poi il catalogo di tutti i manoscritti, e via dicendo. Alla fine di questo
immane lavoro (fatto a mano) si ritrova con un centinaio di cataloghi, e d'improvviso
si rende conto che anche quelli sono fisicamente dei libri, libri che si sono
aggiunti alla sua collezione e che quindi vanno catalogati. E qui nota una cosa:
alcuni cataloghi fanno parte dei libri che essi stessi catalogano, altri no. Per
esempio: il catalogo dei libri scritti in italiano è ANCH'ESSO un libro scritto in
italiano, e quindi deve essere catalogato in se stesso, in altre parole l'ultimo
libro catalogato nel catalogo dei libri scritti in italiano è "il catalogo dei
libri scritti in italiano". E sono tanti altri i cataloghi che rispettano questa
regola; per es. il catalogo dei libri scritti dopo il 1900 è un libro scritto dopo il
1900, e quindi si auto-cataloga; oppure il catalogo dei manoscritti è un manoscritto,
quindi si cataloga; e via dicendo. Altri cataloghi invece non rispettano questa
regol
a; per esempio: il catalogo dei libri di storia NON E' un libro di storia, quindi
non aggiunge se stesso in fondo all'elenco dei libri di storia; il catalogo dei libri
scritti in inglese NON E' scritto in inglese, quindi non si cataloga; eccetera. A
questo punto il tale si accorge che manca solo una cosa alla sua opera per poterla
ritenere completa: i due cataloghi finali: IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE SI
CATALOGANO e IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE NON SI CATALOGANO. Prende due nuovi
cataloghi ed in uno vi segna tutti i cataloghi che aggiungono se stessi in fondo, e
nell'altro segna tutti i cataloghi che non aggiungono se stessi in fondo. Ed ora, per
finire, deve solo decidere se questi due cataloghi finali si catalogano oppure no. E
qui viene il bello... infatti mentre è logico che IL CATALOGO DEI CATALOGHI CHE SI
CATALOGANO si auto-cataloga, il problema sorge con l'altro, IL CATALOGO DEI CATALOGHI
CHE NON SI CATALOGANO, perché se lo scrive in fondo a se stesso allora divent
a un catalogo che si cataloga, e quindi non deve scrivercelo essendo quello il
catalogo di quelli che non si catalogano, ma se non ce lo scrive diventa un catalogo
che non si cataloga, e allora deve scrivercelo, ma se ce lo scrive diventa un
catalogo che si cataloga, e allora deve toglierlo..... eccetera eccetera, e non se ne
esce.
casper