Guardate un po' che bell'articolo nuovo di zecca ho trovato (cercando quella nuova terapia chirurgica che aveva visto Casper al tg):
I sintomi della cefalea a grappolo non sono meno inconfondibili dei suoi bizzarri ritmi stagionali, tanto che la sua diagnosi è, per un neurologo esperto e perfino per un paziente sufficientemente provato dal male, di facilità elementare.
e ancora:
La cefalea a grappolo, la cui genesi e le cui cause organiche permangono oscure, costituisce un esempio fin troppo luminoso del modo in cui la medicina corrente si preoccupa con determinazione esclusiva di eliminare i sintomi senza curarsi di estirpare il male alle radici.
E' infatti ormai ampiamente dimostrato che ogni intervento farmacologico che si dimostri efficace nell'attenuazione o eliminazione del dolore, cessa - nel caso della cluster - di agire non appena la terapia viene interrotta: e il dolore torna subito a scatenarsi. Questo rende sostanzialmente impossibile trattare la cefalea a grappolo con gli antidolorifici, anche con quei pochi che servono a qualcosa, perché il paziente sarebbe condannato ad assumerli sempre, con effetti tossici devastanti.
La terapia più “antica”, quella con i sali di litio (largamente usati nel trattamento delle gravi forme di depressione), sconta lo stesso limite: quello di condannare all'assunzione cronica di farmaci un paziente sofferente di una malattia acuta.