Sto piangendo.
Perchè sono felice, così felice, e tu non ci sei, non puoi essere felice con me.
Vorrei ascoltare con te questa musica che amo, e mi dà i brividi, riderne insieme.
Dopo esserci tanto dette "...ti amo ti amo ti amo..." quali furono le tue ultime parole per me? "Sei una delinquente..."
Sapevi la mia rabbia, la rabbia furibonda di vederti morire. Fossi dovuta andare all'Inferno a ripescarti, anche Satana m'avrebbe temuta. "Il mio amore è egoista" -prendo in prestito le tue parole, dolce Miska-.
Mi chiedevi la pietà di arrendermi, e lasciarti andare in pace. Ma io non so arrendermi, mamma, so solo vivere. E quando verranno i miei giorni, a morire dovrò imparare, come hai fatto tu.
Sei stata una cattiva madre, a volte, spesso, quasi sempre -non si nasce col manuale d'istruzioni!- ma che persona!
Mi onoro d'esser stata nella tua piccola pancia e nel tuo grande cuore, d'essermi nutrita della bellezza del tuo viso, di aver bevuto le parole della tua bocca, d'esser stata accarezzata dalle tue mani, e baciata dalle tue labbra.
Ho imparato attraverso te la durezza delle persone veramente buone, la necessità di vestire l'armatura. Perchè quando quella corazza tu l'hai smessa, mamma, ti sei dissolta in un lago d'inconcepibile tenerezza, e di pena, e di amore...la Carità, come la chiamavi tu.
Ma io ho capito; ti scrivo per dirtelo. Sono stata veramente felice per te, quando ti ho vista (e ti ho vista, stellina...), scintilla, gioiosa e saettante come una bimba, più veloce della luce, finalmente libera...
E ora ti lascio andare in pace...
Evi