Autore Topic: Telematica, che passione...  (Letto 2213 volte)

Offline DepeJo

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Telematica, che passione...
« il: Luglio 02, 2008, 09:51:25 Mer »
Prima parte

Era il 1990. In casa avevamo un pc Ericsson AT compatibile. Questo significava che il processore era un Intel 8088 a 8 MHz di clock e 256 Mb di RAM. Una vera bestia. La scheda video era una CGA (4 colori) e girava l'MS-DOS 5.0. Niente HD ma ben due floppy drive (WOW!! Potevi fare copie rapidamente!!).

Di lì a poco avremmo installato un HD da 20 Mb. E chi ci fermava più? Parlo al plurale perché mi riferisco a me e mio fratello minore. Lui acquistò il primo modem. Un 1200 senza correzione d'errore.

La correzione d'errore serviva a evitare che durante un collegamento, le spurie (disturbi sulla linea) venissero interpretati dal modem come caratteri da visualizzare a video. Ovviamente parlo di caratteri incomprensibili, il più delle volte. Il protocollo di correzione d'errore si chiamava MNP e il più evoluto era il 5. Generalmente un modem più costoso lo aveva hardware. Era possibile, però, utilizzare dei simulatori software.

Un simulatore è un piccolo programmino che "fa finta" che ci sia un protocollo hardware quando effettivamente non c'è. Lo simula, appunto.

Il simulatore poteva essere esterno, a sé stante, oppure inglobato in un software di connessione. Nel primo caso si parlava di "fossil driver". Si lanciava (parlo sempre di tutti programmi o driver DOS: Windows non lo si usava un granché, eravamo ancora alla versione 3.0...) e restava in memoria (magari "ALTA") e svolgeva la sua funzione da lì, opportunamente richiamato da Telix o Telemate (mitici, nel vero senso dell'aggettivo).

Esisteva però, anche un "programma di comunicazione" (così si chiamavano Telix o Telemate) che simulava il protocollo MNP5, senza bisogno del fossil-driver. Era MTE. Lo adoravo. Funzionava assai meglio del fossile e segava via impietosamente ogni più piccola spuria.

Più tardi la prossima puntata...

Offline ulisse741

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #1 il: Luglio 02, 2008, 10:20:56 Mer »
domanda... ma l'HD da 20 mb era di pietra???? ;D

Giordano Bottelli
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Offline DepeJo

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Telematica, che passione...
« Risposta #2 il: Luglio 02, 2008, 15:10:28 Mer »
Seconda puntata

La possibilità, che subito apparve interessante ai nostri occhi, fu quella di poter collegare fra loro due computer anche distanti fisicamente svariati chilometri, per poter migrare software dall'uno all'altro. Già in quel periodo, infatti, pascolavano telematicamente (e non solo) un certo numero di "pir8s" (pirates = pirati).

Tutto viaggiava proporzionalmente. Un software, un gioco, un'immagine, un qualunque file si volesse scaricare, era sostanzialmente in linea, per quel che concerne le dimensioni, con le capacità e le potenzialità dei sistemi operativi del momento, con le schede video, etc.

Un giochino assolutamente divertentissimo, che tutti cercavano e anelavano a possedere, occupava 100 kb. A 2400 baud, lo scaricavi in 5 o 6 minuti. Un HD da 20 Mb permetteva di avere, per restare sull'esempio, installati, più di 1800 giochini. Così come adesso, con l'adsl a 7 Mbit, un giochino che davvero vuoi avere, lo scarichi in 5 o 6 minuti. E con un HD da 800 Gb puoi avere installati più di 1800 giochini. Cambiano solo le proporzioni, tutto il resto rimane invariato.

Ma torniamo alla telematica.

Mediante l'utilizzo del pc connesso tramite modem ad altri pc (per mezzo della linea telefonica), era possibile trasferire files. Quel che si faceva era di chiamare, con il modem, il numero di telefono della casa dove era fisicamente l'altro pc. Il quale aveva un altro modem configurato in modalità "attesa di chiamata". Quando giungeva una chiamata, il modem remoto rispondeva (un po' come fanno le segreterie telefoniche o i fax) e il pc, sul quale "girava" un software apposito, accorgendosi della "eccitazione" del modem, iniziava a inviare dati al mio pc e ciò che mi si presentava a video erano le schermate inviatemi.

Io ero "telematicamente", virtualmente, sul pc remoto e potevo impartirgli comandi (limitatamente a quello che era il mio livello di privilegio, ma di questo magari si tornerà a parlare).

Questi pc remoti, sempre in attesa che  qualcuno li chiamasse per collegarvisi, erano detti BBS.

Su qualcuna delle bbs (Bullettin Board System) trovammo una lista di tutte le bbs della città e da quel momento fu un'orgia di collegamenti dovunque. E anche una rovina dal punto di vista della bolletta telefonica.

Di lì a poco si delineò una netta differenza fra le abitudini telematiche mie e quelle di mio fratello. Lui preferiva collezionare e scaricare continuamente software, giochi, applicazioni, etc... Io preferivo le bbs "text-oriented", ossia quelle bbs dove era prevalente l'aspetto "Forum".

Ripeto: Internet non esisteva ancora se non a livello sperimentale e soltanto fra alcune università. Inoltre per mezzo di "questa" internet era possibile esclusivamente inviare posta elettronica. Nessuno aveva mai ancora neanche supposto il World Wide Web.

Fine seconda puntata...

Offline DepeJo

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Telematica, che passione...
« Risposta #3 il: Luglio 02, 2008, 18:36:36 Mer »
Terza puntata

Da parte degli utenti, partecipare a un forum che veniva letto o scritto da una persona per volta e soltanto da coloro i quali (si parla sempre di numeri esigui) avevano un account su una ben determinata bbs, era poco soddisfacente e nelle bbs "isolate" non si sviluppavano dialoghi interessanti.

Quindi alcuni Sysop (coloro che possedevano un bbs, che l'avevano in casa, insomma. Sysop= System Operator) avevano iniziato a collegarsi fra loro per scambiarsi i messaggi giacenti nei propri forum, fino a creare una sorta di rete fra bbs. La più vasta e famosa si chiamava Fidonet. La notte, a un certa ora, ogni bbs si collegava a un nodo (una di queste che faceva da "magazzino" di messaggi di forum), lasciava tutti i messaggi del giorno e scaricava tutti quelli delle altre bbs. In tal modo si potevano seguire dei forum comuni a tutte le bbs fidonet con gli interventi di tutti quelli che vi si collegavano.

Una sola di queste riusciva a sviluppare un grosso traffico di utenti e di interventi nei forum avendo ben 16 linee telefoniche in ingresso + 20 ingressi Itapac e non ricordo quante connessioni della linea a pacchetti mondiale Sprintnet. I forum si chiamavano "Conferenze telematiche", l'iscrizione a tale bbs veniva certificata attraverso l'invio di un documento di identità e confermata telefonicamente (per evitare brutti scherzi favoriti dall'anonimato)  e fu la prima bbs ad avere un vero chat multiutente che era sempre popolatissimo.

Sto parlando di Agorà Telematica.

A domani per la quarta puntata...

Offline tramtramtram

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #4 il: Luglio 02, 2008, 21:32:22 Mer »
Anch'io ho utilizzato il sistema ITAPAC alla fine degli anni '80 con un modem antidiluviano attraverso cui il mio ufficio si collegava con quello di Londra per scambiarci i files del Progetto Finalizzato Trasporti CNR, ma mai per altri scopi, quindi non conoscevo i dettagli tecnici descritti da Depejo.

Si trattava comunque di sistemi ultramoderni rispetto a quelli su cui ho imparato al Politecnico: tra il 1977 e il 1979 utilizzavo il terminale di un elaboratore UNIVAC a schede perforate.  Il mio run-id era 10PRC2  ma avevo anche un run-id "pirata" chiamato 10TRAM. 

Per l'esame realizzai alcuni programmi in Fortran, fra cui un programma di visualizzazione grafica con una gamma di grigi ottenuta sovrapponendo i diversi caratteri.  Non esistevano terminali video: ci si metteva in coda per caricare le schede perforate, poi si ripassava dopo qualche ora a ritirare il tabulato.  Qui sotto potete vedere uno di questi tabulati, datato 19 gennaio 1979: fra breve compirà 30 anni!!

Ciao, Enzo

« Ultima modifica: Luglio 02, 2008, 22:10:01 Mer da tramtramtram »
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Offline Lucius

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #5 il: Luglio 03, 2008, 10:44:14 Gio »
AMMAZZA CHE STORIE!!

Io già non riuscirei più ad usare XP.... da quando sono passato a Vista....
Poi per il resto... NON ci capisco davvero un baud!!

Tram... vedo che avevi già le idee chiare al'epoca eh! :D

Luciano Patrucco
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Referente I.C.H.A. (International Cluster Headache Alliance)

Offline DepeJo

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #6 il: Luglio 10, 2008, 16:28:44 Gio »
Il problema è, caro Tramtram, che l'immagine che hai inserito (il tabulato) è così larga che ha sfondato i margini della pagina, così che adesso per leggere bisogna scorrerla in orizzontale (mi riferisco a coloro i quali utilizzano la risoluzione a 1024x768, ossia la maggioranza).

 >:(

Offline casper60

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #7 il: Luglio 10, 2008, 16:34:17 Gio »
Il problema è, caro Tramtram, che l'immagine che hai inserito (il tabulato) è così larga che ha sfondato i margini della pagina, così che adesso per leggere bisogna scorrerla in orizzontale (mi riferisco a coloro i quali utilizzano la risoluzione a 1024x768, ossia la maggioranza).

 >:(


a me non è successo, chissa che risoluzione ho...boh...

casper ;)

Offline tramtramtram

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Re: Telematica, che passione...
« Risposta #8 il: Luglio 10, 2008, 20:59:44 Gio »
Avendo 1280x800 l'immagine ci sta perfettamente; avendo visto il tuo notebook, probabilmente anche tu, Casper, hai risoluzione 1280x800.
Comunque non c'è problema, restringo l'immagine.... o piuttosto forse non interessa vedere un  tabulato di 30 anni fa?
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Offline DepeJo

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Quarta puntata
« Risposta #9 il: Luglio 17, 2008, 08:07:20 Gio »
L'iscrizione ad Agorà Telematica era gratuita e dava diritto all'uso della posta elettronica, che era esclusivamente interna al sistema, non esistendo ancora Internet e la posta elettronica così come la conosciamo oggi, che permetteva di spedire messaggi e allegati a tutti gli abbonati del sistema.

Per i tecnologici della zona, preciserò soltanto che Agorà girava su server Unix ed era organizzata molto semplicemente su una shell customizzata. L'utente, al suo ingresso nel sistema, non faceva altro che accedere a tale shell.

Lo userID corrispondeva all'iniziale del nome puntata seguita dal cognome per esteso. L'anonimato era bandito.

Il sistema venne messo in piedi, almeno inizialmente, su iniziativa di Roberto Cicciomessere, ex deputato del parlamento italiano prima, ed eurodeputato poi, per il Partito Radicale, allo scopo di mantenere i contatti fra gli appartenenti al partito (che naturalmente essendo transnazionale, erano disseminati ovunque nel mondo). Per questo esistevano gli accessi Itapac e SprintNet. La parte tecnica fu diretta da un paio di personaggi inimitabili, vista la genialità: Gianni Sandrucci e Gianni Betto.

Quando si entrava in chat si poteva scegliere un alias ma si trattava esclusivamente di un gioco, in quanto che era possibile, mediante un comando da tastiera, far scorrere la lista degli alias e, corrispondentemente, i nomi e cognomi.
Questo limitava moltissimo la pratica del "rimorchio" (come si dice a Roma) via chat e le serate passate in chat sembravano davvero serate fra amici. Infatti non era difficile organizzare cene "Agoriane" e io ero uno dei promotori più agguerriti.
Non esistendo pressocché affatto, il freno inibitore fornito dal rimorchio selvaggio (ti rompo le palle furiosamente in chat, ma poi mi vergogno a farmi vedere in pubblico) tale cene erano sempre piuttosto popolate e se ne ricordano davvero di "storiche".

Ma la mia passione principale divenne ben presto la partecipazione alle conferenze...

[... continua ...]
« Ultima modifica: Luglio 17, 2008, 08:11:02 Gio da depejo »

Offline DepeJo

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Quinta puntata
« Risposta #10 il: Luglio 17, 2008, 13:49:47 Gio »
Le conferenze di Agorà erano tutte, naturalmente, a tema. I temi erano i più disparati e chi ha un minimo di familiarità con le idee  del movimento Radicale Transnazionale può immaginare almeno quali potessero essere i temi più squisitamente politici di alcune di esse.

Non era necessario essere sostenitori né simpatizzanti del Partito Radicale per poter frequentare la loro bbs. Non era necessario neanche per poter accedere e scrivere nelle conferenze. Alcune conferenze (rarissime) erano a numero chiuso e visibili soltanto a una ristretta cerchia di utenti.

Poi vi erano le conferenze prettamente incentrate su argomenti informatici o telematici. Insomma, le conferenze tecniche (o "tecnicistiche" direbbe qualcuno). Inoltre esistevano le conferenze del "trastullo": la conferenza "indovina chi viene a cena" che trattava temi culinari, la "easy driver" che era una sorta di "Quattroruote" telematico (il nome è poi stato spudoratamente plagiato da una scalcinata rubrica della RAI che finge di essere informativa ma che in effetti è esclusivamente pubblicitaria). Qualcuno propose la conferenza "In principio era il sesso" dove trattare argomenti che non dovrò mica spiegarvi, no?

Infine c'era LEI. La conferenza ASSOLUTAMENTE più frequentata dell'intero sistema telematico: la "CONFERENZA ECCETERA".

Il sottotitolo era "Tutto quello che non va bene nelle altre conferenze": praticamente di tutto.

Nella conferenza Eccetera si venivano a creare delle situazioni nelle quali alcuni personaggi arrivavano anche alle mani (virtualmente, s'intende). Il fatto che di ognuno si conoscesse nome, cognome e città, rendeva la cosa assai intrigante, quando poi, magari, si organizzava una cena Agoriana e venivano invitati (da organizzatori dilettanti e poco attenti) utenti che si erano da poco trovati a battagliare verbalmente in qualche conferenza. Le aspettative degli altri, da osservatori morbosi quali erano, si possono immaginare.

Ho conosciuto una montagna di persone grazie ad Agorà. Per circa 2 anni ho perfino lavorato per Agorà Telematica, quando è diventata un'azienda vera e propria (il primo ISP d'Italia). Moltissime delle persone che ho conosciuto tramite la frequentazione di Agorà, sono rimaste mie care amiche anche a distanza di anni, ormai, che la bbs ha chiuso i battenti.

[...continua...]
« Ultima modifica: Luglio 17, 2008, 13:53:37 Gio da depejo »