Autore Topic: Leggete  (Letto 2668 volte)

Skianta

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Leggete
« il: Novembre 17, 2005, 16:38:32 Gio »
Fattori psicologici nella cefalea

La cefalea è probabilmente il sintomo fisico che viene legato maggiormente a problemi di natura psicologica. Quando si parla di "problemi psicosomatici" viene quasi inevitabile pensare a tutte quelle cefalee strettamente legate a problematiche affettive, emotive e di difficoltà  in vari momenti della vita quotidiana.

Nei pazienti emicranici lo stress è presente in una percentuale che raggiunge i due terzi del numero totale dei pazienti, l'ansia è un fattore importante per quasi la metà  di chi soffre di emicrania e la depressione è presente per circa un quinto.

Molte ricerche hanno potuto evidenziare che ansia, stress e depressione giocano un ruolo fondamentale sia da un punto di vista patogenetico che nel mantenimento del problema cefalalgico. In generale i cefalalgici hanno un'elevazione delle caratteristiche psicologiche ma non rientrano in un quadro psicopatologico, in altre parole i pazienti cefalalgici non possono essere collocati all’interno di un’unica e specifica tipologia di personalità  nevrotica.

Stress e cefalea

Ci sono tre elementi fondamentali nelle relazione fra stress e cefalea.

Lo stress sembra essere un frequente fattore originario della cefalea vascolare sebbene la relazione causa-effetto sia meno chiara che nella cefalea di tipo tensivo. In ogni caso è ipotizzabile una prima azione dello stress come iniziatore della cefalea in individui biologicamente predisposti.

Un secondo aspetto riguarda la capacità  dello stress di potenziare o intensificare una cefalea in corso.

L’emicrania provocata dallo stress di solito non si scatena al picco dello stress, ma durante il periodo di rilassamento immediatamente successivo. L’ipotesi è che lo stress entri in gioco nella multifattorialità  dei fattori scatenanti aumentando la vulnerabilità  del soggetto all’emicrania.

La terza considerazione sulla relazione fra stress e cefalea fa notare come la prolungata presenza di un problema di cefalea provochi un circolo vizioso evidente e doloroso. La presenza di un dolore o fastidio continuo o intermittente, l’aspettativa di una crisi sono tutte situazioni che provocano l’innalzamento dei livelli di stress che diventano il punto di partenza per la cefalea che a sua volta innesca il processo doloroso.

Ansia e cefalea

L’ansia è un’emozione utile per affrontare in modo corretto tutti i problemi e gli eventi della vita quotidiana. Questa fondamentale funzione spesso è così routinaria che non ne esiste una percezione diretta. Solamente quando raggiunge dei livelli di disagio l’ansia comincia ad essere fastidiosa e anche dolorosa. In questi casi diventa una previsione del futuro esagerata e pessimistica che, nei casi di ansia continua e cronicizzata, porta allo sviluppo di problemi psicosomatici. La persona ansiosa è costantemente in stato di allarme per cercare di controllare l’evento temuto. L’attivazione psicofisiologica determinata dallo stato di allarme comporta una tensione muscolare che potrebbe essere la responsabile delle cefalee che si rilevano con molta frequenza nelle persone ansiose.

Depressione e cefalea

La cefalea è il sintomo somatico più frequente nella depressione e viene segnalata da oltre il 50% dei pazienti depressi.

La comprensione del ruolo della depressione nella cefalea è complicata dal fatto che diversi disturbi vegetativi della depressione (anoressia, disturbi del sonno, mancanza di energia, ecc.) possono essere attribuiti anche alla cefalea.

Diventa quindi importante nella valutazione stabilire fra cefalea e depressione quale dei due sia la causa e quale l’effetto.

Cefalea ed emozioni

Il rapporto fra cefalea ed emozioni ha beneficiato di un’ampia varietà  di studi che hanno cercato conferme alla comune esperienza vissuta da moltissime persone in base alla quale un attacco cefalalgico segue immediatamente un'intensa situazione emozionale. Questo fatto potrebbe essere confermato dalle cefalee già  in atto che aumentano di intensità  in seguito a fattori emozionali. Non è possibile stabilire, tuttavia, un rapporto di causa-effetto come queste osservazione empiriche ma superficiali potrebbero indicare. Nel rapporto fra cefalea ed emozioni si esclude , quindi un meccanismo causale. Basti pensare a quei casi in cui l’attacco di cefalea prende il via nel momento in cui vengono a cessare i fattori emozionali. Questo è il tipico caso della cefalea da Week-end caratteristica delle persone che si impegnano molto sul lavoro e hanno un'esplosione cefalalgica proprio nel momento dello stacco settimanale.

Una funzione completamente differente è quella di altre esperienze nelle quali, in seguito ad un'intensa emozione, il dolore cefalico è completamente cessato.


Stek

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Re:Leggete
« Risposta #1 il: Novembre 17, 2005, 17:30:53 Gio »
Molto interessante. Mi viene comunque da pensare se anche nella CH i fattori psicologici abbiano un così grande peso. La ritmicità  stagionale degli attacchi (almeno nel mio caso) mi farebbe propendere verso un origine più che altro biologica. Inoltre ho notato che le felicità  ed i dispiaceri della vita non hanno avuto, in questi anni in cui soffro di questo male, un pesò ciosì determinante.
O meglio, l'hanno certamente avuto, ma non nello scatenamento dei grappoli o nel numero e nell'intensità  degli attacchi, ma più che altro nella maniera di vivere questa malattia e nei pensieri associati agli attacchi (più o meno depressivi).

In ogni caso mi dai modo di segnalare un centro che pensavo giusto di consigliare qui nel forum.

E' l'Istituto di PsicoSomatica Integrata di Milano (vicino alla stazione centrale), ho avuto modo di conoscerne il presidente e di seguire alcuni corsi li da loro. Io stesso prima o poi ci andrò sicuramente, quando le mie conzioni economiche me lo permetteranno.
L'impostazione del centro è assolutamente eclettica. Il presidente Riccardo Marco Scognamiglio è uno psicoterapeuta, ma è estremamente esperto in tutto ciò che ha a che fare con il corpo e con la medicina alternativa.  
Utilizzando una serie di discipline provenienti da tradizioni diverse (Kinesiologia, Medicina Tradizionale Cinese, Naturopatia, Psicoterapia) riescono a "ricucire" lo strappo creato dalla cultura medica occidentale tra Soma e Psiche, "prendendosi cura" (così definiscono il proprio lavoro) dell'individuo nella sua interezza.
Hanno alle spalle dei casi clinici che hanno dell'eclatante,ci son persone in terapia da loro che vengono da tutta Italia e quello che fanno pare non lo faccia nessuno a livello mondiale.

Per quelli che storcono il naso rispetto al fatto di recarsi da uno psicoterapeuta per una patologia fisica vi dico che il loro cavallo di battaglia (clinico si intende) è il caso di un ragazzo con Sclerosi Multipla che da quando è in cura da loro, pur smettendo di prendere le medicine tradizionali
 (Interferone e Cortisone) ha avuto notevoli miglioramenti fino al punto di vivere una vita assolutamente normale(lavorare, andare a ballare, ecc.). Questo ragazzo con questo lavoro su entambi i versanti (Fisico e Psicologico) ha imparato a riconoscere, alle prime avvisaglie di una Pousseè(attacco) i triggers psicologici e farla rientrare nel giro di pochi giorni. Prima era costretto ad una quasi totale immobilità  per circa 6 mesi ogni volta che questa Pousseè si verificava!!!

Voi direte ma che c'entra con la CH questo? Nella filosofia del centro non si tiene conto della malattia ma del malato, e non c'e' disturbo che sia precluso dal trattamento. Il trattamento non è standard ma è "ritagliato" su misura rispetto alle necessità  della persona. Nei corsi che ho seguito ho visto cose realmente impressionanti, che un medico difficilmente riuscirebbe a spiegare.

Se a qualcuno possono interessare informazioni chiedete e vedrò di reperirvele.

Ciao. ;)

Offline Lucius

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Re:Leggete
« Risposta #2 il: Novembre 17, 2005, 19:46:37 Gio »
Molto, molto interessante!
Grazie Skià  e grazie Stek! ;)

Luciano Patrucco
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Offline Sten

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Re:Leggete
« Risposta #3 il: Novembre 17, 2005, 21:08:20 Gio »
Concordo con l'interesse...

Stek (.... mmmmm... quasi omonimo !!!),

se riesci a farci avere più informazioni te ne saremo grati.

 ;)
Stefano Capurro
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Stek

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Re:Leggete
« Risposta #4 il: Novembre 18, 2005, 00:42:07 Ven »
Ciao Sten, tutto quello che volete, chiedete e vi sarà  dato..
Il modello di questo istituto è così complesso che spiegarvelo qua mi richiederebbe un tempo lunghissimo. Vi procuro qualche link e qualche caso clinico ( ma niente cefalee) utile comunque per capire l'impostazione dei loro trattamenti e la portata del loro lavoro che credo essere veramente rivoluzionario nel campo della salute (a 360 gradi).

Ciao

Offline Barbara BG

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Re:Leggete
« Risposta #5 il: Novembre 18, 2005, 09:01:57 Ven »
Sono anche io dell'idea che l'aspetto emotivo incida in qualche modo :-\
Molto interessante l'articolo Skianta e anche la segnalazione di Stek riguardo all'istituto.
Aspettiamo altre informazioni, grazie grazie ragazzi :)
Barbara Maffeis
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Stek

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Re:Leggete
« Risposta #6 il: Novembre 18, 2005, 16:43:19 Ven »
Per chi è interessato ecco il link al sito dell'Istituto di PsicoSomatica Integrata: http://www.somatologia.it/ . In giro nel sito troverete varie informazioni, ma ritengo che la parte più interessante sia l'archivio.
Cliccate su "archivio" e poi su "approfondimenti in psicosomatica".

Ritengo che i primi 5 articoli siano da leggere per chi è interessato, in particolare: "Un caso di Sclerosi Multipla" riguardo il caso clinico di cui vi parlavo; "Pharmacon e atto analitico" riguardo l'attegiamento e le aspettative verso i farmaci e "La complessa ricerca di un identità  tra lo psichico e l'organico" riguardo la filosofia dell'istituto.

Nella sezione "approfondimenti in somatologia" da leggere assolutamente "I relais dello stress" , assolutamente in linea con l'articolo di Skianta( anche se non si parla nello specifico di cefalee). Infatti le cavità  oculari sono uno dei principali relais dell stress (o se preferite chakra nella tradizione orientale), cioè punti del corpo nei quali si "concentra" lo stress fino a provocare disturbi di varia netura,sono previste diverse tecniche per scaricare questo eccesso di stress.

Quello che mi subito fatto pensare all'opportunità  di segnalare qui questo centro sono stati i post di alcune persone particolarmente disperate. Una persona in particolare diceva di aver provato ogni mezzo contrastare la Bestia, compreso un esorcismo. Il presidente dell'istituto ha più volte ripetuto ( con un filo di rammarico) che le persone più gravi che sono "approdate" al centro ci sono arrivate dopo aver provato decine e decine di specialisti in tutta Italia, maghi , chiromanti ed esorcisti. Spesso queste persone hanno trovato proprio nell'Istituto , per la prima volta, quantomeno un sollievo per le loro sofferenze.
Credo che prima di passare dall'esorcista ( ma anche da un chirurgo) questo tentativo vada fatto.

Ciao ;)
« Ultima modifica: Novembre 18, 2005, 16:44:30 Ven da Stek »

Offline Barbara BG

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Re:Leggete
« Risposta #7 il: Novembre 18, 2005, 17:06:46 Ven »
Grazie Stek della segnalazione...ci ero già  andata stamattina a fare un giro sul sito dell'Istituto...interessante davvero...mi sono stampata l'articolo che hai indicato, me lo leggero con calma in questo week end..

E' vero ciò che dici, vale senz'altro la pena di prendere in considerazione anche l'aspetto psico somatico della nostra CH, ma tieni conto che le peregrinazioni varie dei grappolati e i tentativi di sconfiggere la bestia anche con cose strane (tipo esorcismi ecc...) sono dettati dalla disperazione....certi casi si trovano veramente nella disperazione più totale!

Penso che la maggior parte di noi in certi momenti se gli fosse stato garantito di stare meglio avrebbe fatto l'impossibile!!!! :o

Grazie ancora, a presto ;)
Barbara Maffeis
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Stek

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Re:Leggete
« Risposta #8 il: Novembre 18, 2005, 17:34:37 Ven »
Cero Barbara, lo so bene che è la disperazione a portare a fare certi tentativi. La mia non voleva assolutamente essere una critica, anzi mi scuso se qualcuno l'ha interpretata in quel modo. Massimo rispetto per chi soffre e per i suoi tentativi di stare meglio, qualunque essi siano!!!

Volevo solo dire che esistono delle alternative (non sperimentate ma io penso meno inconcludenti di un esorcismo e certamente meno invasive dell'intervento)da tentare per migliorare la qualità  della vita di chi ha esaurito tutti i mezzi offerti dalla medicina tradizionale.

Volevo anche dire che purtroppo alcuni degli articoli sono incompleti (coperti da Copyright), mentre per gli altri in fondo alla pagina c'è il link per accedere al testo intero. Se proprio siete interessati ad uno dei testi incompleti ditemelo che vedo di procurarvelo.

Ciao. ;D

Offline Lucius

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Re:Leggete
« Risposta #9 il: Novembre 19, 2005, 11:15:25 Sab »
Grazie Stek!
Me lo stampo e me lo leggerò anch'io con calma!
 ;)

Luciano Patrucco
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Offline Enry

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Re:Leggete
« Risposta #10 il: Novembre 19, 2005, 11:37:51 Sab »
             Grazie mille Stek
                   sito
         molto interessante!!
                  :)

                            :-*
ENRY
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Offline gabrielik

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Re:Leggete
« Risposta #11 il: Novembre 19, 2005, 12:16:34 Sab »
Ciao ragazzi
e molto interessante skianta
stek lo rileggerò con più attenzione e molto interessante anche se mi sembra rispecchiare a molti versi agli insegnamenti dei maestri dell'estremo oriente ci sono diversi punti in correlazione
certo che non c'entri molto con la cefalea ma l'aspetto anche se non sperimentate fa prendere un pò in considerazione la cosa
credo sia importante leggere bene e capire la cosa.ciao stek
Dietro ogni nuvola c'è sempre un raggio di sole.......