Autore Topic: reiki  (Letto 3411 volte)

Skianta

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Re:reiki
« Risposta #15 il: Settembre 30, 2005, 11:15:16 Ven »
Ragazzi senza voler pretendere di intraprendere percorsi che durano una vita e che fuori dalla ns. cultura richiederebbero due o tre vite per avere grandi successi, ribadisco l'utilità  e l'aiuto di cui si può beneficiare dalla semplice meditazione. Risultati sorprendenti si raggiungono in pochi mesi di pratica e si acquisiscono armi utili per l'esistenza, non solo per la ch.

In quanto al placebo, sono convintissimo che non ha alcuna influenza sulla ns. patologia, placebo inteso in senso di terapia sintomatica. Ne ho avuto la prova in sogno ovvero in un momento in cui siamo estremamente suggestionabili.

Di solito la notte io mi sveglio un attimo prima dell'attacco, in fase di shadow. Praticamente succede che a furia di attacchi notturni appena si verifica lo squilibrio vado in allarme e vi sveglio spaventato sentendo che sta salendo l'attacco, Di solito subito faccio l'iniezione. Non mi sveglio più come succedeva una volta in pieno attacco.

Un giorno, recentemente, avevo preso un sonnifero per riposare.
Mentre dormivo, sognavo una vicenda in cui mi è salito un attacco (l'attacco stava arrivando realmente anche nella realtà  e non mi sono svegliato subito) nel sogno naturalmente ho preso l'imigran e me lo sono iniettato. Nel sogno l'attacco non passava; allora sempre nel sogno ho fatto una seconda puntura. L'attacco non passava e mi sono poi svegliato con l'attacco in pieno regola e già  violento. Ho fatto un imigran ed è passato.

Se l'effetto placebo fosse valido (placebo sintomatico) dopo il primo imigran del sogno l'attacco doveva passare. In fase di sogno chè la massima permeabilità  in termini suggestivi. Quindi è palese quello che cerco di dire e a mio avviso è una di quelle testimonianze da passare alla comuntà  scientifica.