Ciao Doc. E grazie di esserti offerto di aiutarmi. Ti riporto paro paro il contenuto di un mio post dei giorni scorsi, che riassume piuttosto in dettaglio la mia storia/situazione.
Chiedimi qualsiasi informazione aggiuntiva ti dovesse servire.
Faccio presente che ho fiducia nel mio medico, ma che però la sua diagnosi poco si sposa con i sintomi che ho. Quindi sentire altri pareri mi sembra d'obbligo.
I farmaci che sto attualmente assumendo sono:
Cinazyn: 8 gocce la sera prima di andare a letto
Seglor: 1 compressa la mattina dopo colazione per 20 giorni.
Almogran, all'occorrenza.
Con questa cura sembra che gli attacchi siano un po' diminuiti, e comunque sicuramente sono diventati meno violenti per quanto riguarda il dolore.
Ciao e grazie ancora, Cristian
...La cefalea che mi è stata diagnosticata, due anni fa, è chiamata di "Chauffard". Inutile cercare sul web. Non ho trovato praticamente niente in merito. Solo una "sindrome di Chauffard", che però sembra avere a che fare con le anemie, e non con le emicranie... mah!
Stesso il mio medico mi disse che questo tipo di cefalea è parente stretto della cefalea a grappolo, sia come intensità di dolore che come comportamento degli attacchi.
Così è stato che, probabilmente sbagliando, vedendo che gli attacchi sono peggiorati nell'intensità (assolutamente atroci, fortissimi) e che si sono concentrati quasi solo nelle ore notturne, sono giunto all'autodiagnosi di cefalea a grappolo.
Ieri, dopo 4 ore di attesa in fila, sono stato ricevuto di nuovo dal medico. Al quale mi sono presentato (quello che mi fa paura è che questi da una settimana all'altra ti si scordano completamente) come "quel ragazzo della scorsa settimana, con la cefalea a grappolo". Dopo aver di nuovo ascoltato tutta la pappardella, mi ha interrotto dicendo: "la tua non è cefalea a grappolo. E' una forma di emicrania molto simile, ma nel tuo caso si parla di "emicrania cronica parossistica". Malattia tipica delle donne, ma che talvolta colpisce il sesso maschile."
Quindi, a sentir lui, non sono un grappolato. Beninteso che la mia situazione, in fase di attacco, non è migliore. Ma comunque si tratterebbe di un emicrania di tipo diverso.
Tutta questa filippica per dire che probabilmente il tipo di farmaci che mi sta dando sono più orientati ad una "emicrania cronica parossistica" che non alla "cefalea a grappolo".
Voi che ne pensate? Qualcuno conosce la vera differenza tra le due patologie? A me sembrano identiche. Io ho attacchi prevalentemente notturni, con foto e fonofobia. Occhio semichiuso, lacrimante, rosso da far paura, narice chiusa ed un dolore che mi porta per forza a lamentarmi a voce alta, a volte anche a piangere o strillare. Inoltre non posso stare fermo, ho la necessità di girare per la stanza e di toccare/spostare tutto quello che ho intorno.
Non riesco proprio a trovare una differenza tra i miei attacchi, e quelli di una tipica e ben conclamata "cefalea a grappolo"