///Vi inoltro qui di seguito la mail ricevuta dal Prof. Cocchi///:
[size=25]Prima fase di sperimentazione:correlazione fra indagine Biochimico/clinica e Intolleranze Alimentari[/size]
La sperimentazione che stiamo eseguendo è stata svolta su casistica patologica di Cefalea a grappolo di cui, in letteratura, si evidenzia una correlazione tra nutrizione e patologia.
A tal proposito si è attivato un approfondimento nella valutazione scientifica del rapporto fra intolleranze alimentari, stress ossidativo, attraverso l’identificazione degli elementi antiossidanti, enzimatici e non enzimatici, lipofili ed idrofili nel plasma, negli eritrociti e nei linfociti, con riferimento alle prove di intolleranza alimentare.
Precisamente stiamo valutando:
PLASMA: vitamina E- vitamina A-beta carotene-licopene. CoQ10H2- CoQ10- ascorbato, urato, tioli totali, carbonili (proteine). Acidi grassi dei trigliceridi e dei fosfolipidi, rapporto fra C18:2/(C20.3+C20:4) per la valutazione della attività delta 6 desaturasica.
ERITROCITI: SOD, GPx, CAT, GSH, GS-SG, vitamina E, CoQ10H2, CoQ10, Acidi grassi dei fosfolipidi di membrana.
LINFOCITI: vitamina E, CoQ10H2, CoQ10, Acidi grassi dei fosfolipidi di membrana.
URINE: cataboliti urinari
INTOLLERANZE ALIMENTARI eseguite con la metodica Biolab: citotossica a livello linfocitario.
I risultati preliminari che mi sono stati inviati, e sui quali ragionare sono i seguenti.
Pazienti: 7/17 ridotta vit. E, 17/17 ridotto Coenzima Q10 e 15/17Coenzima Q10H2, 6/12 elevata vit. A, 11/17 ridotto beta carotene, 15/17 ridotto licopene
9/17 ridotta vitamina C (mancano alcuni dosaggi per ragioni tecniche)
Colesterolo esterificato:
17/17 ridotti acidi grassi polinsaturi, 14/17 ridotto DHA omega 3, 6/12 elevato acido arachidonico omega 6
Fosfolipidi:
8/17 alto valore di acidi grassi polinsaturi, 7/17 alto valore di acido arachidonico omega 6, 12/17 basso valore di DHA omega 3
Globuli Rossi:
5/17 alta Superossido Dismutasi, 14/17 alto Glutatione ossidato, 9/17 basso DHA
Le intolleranze alimentari hanno fornito i seguenti risultati:
Intolleranza al Grano =16/17
Intolleranza al Caffè =12/17
Intolleranza al Pomodoro =9/17
Intolleranza al Latte =10/17
Risaltano subito le seguenti evidenze:
la riduzione del Coenzima Q10 e Coenzima Q10H2, la riduzione del DHA, l’alto valore di acido arachidonico, l’alto valore di glutatione ossidato, la riduzione del licopene e del beta carotene. Sospetta la vit. A alta in 6/17.
A mio parere questi dati confortano per una prosecuzione dell’indagine.
In merito alle possibili interpretazioni, si può dire, di massima, che esiste nella maggioranza dei casi una forte condizione di stress ossidativo; va approfondito il dato del Coenzima Q , del glutatione ossidato e del DHA.
Il valore basso dell’acido omovanillico può significare una scarsa attività dopaminergica come il basso valore dell’acido vanilmandelico indica una scarsa attività delle catecolamine (adrenalina e/o noradrenalina).
Una situazione di questo tipo, al di là del problema cefalea, va comunque controllata e, a mio parere, bisognerebbe procedere nel suggerimento di alimenti e/o all’integrazione delle sostanze carenti per impedire, in ogni modo, il danno aggiuntivo che la condizione di stress ossidativo può comportare e, comunque, per migliorare lo stato di benessere di queste persone.
[size=24]Come orientamento generale procederei alla seguente integrazione:[/size]
Beta Carotene =6 mg/die
Licopene =3 mg/die
Vitamina C =100 mg/die
Vitamina E =50 mg/die
Selenio =50 microgrammi/die + Metionina 100 mg/die
Coenzima Q10 =50 mg/die
Acidi grassi omega 3 = un cucchiaino di Neobren* a giorni alterni
///* Il Neobren è un particolare composto di acidi grassi omega 3, non facile da reperire in tutta Italia, si può tentare in Lombardia, Toscana, Emilia e Lazio ma, in caso non riusciate a trovarlo, fatemelo sapere ( luciano@ouchitalia.it ), stiamo cercando di trovare il sistema per far si che sia reperibile da tutti./// Luciano
In merito alla ricerca relativa alle intolleranze emerge un dato di rilievo per il grano se si considera che la media percentuale dei casi indagati fino ad oggi, non necessariamente riferibili a patologia da cefalea a grappolo, oscilla attorno al 40%.
Sarebbe opportuno sospendere temporaneamente dalla dieta abituale il grano, il caffè ed il latte.
Ad impatto questi risultati possono evidenziare una correlazione tra cefalea ed intolleranza alimentare e ciò conforta per un ampliamento della ricerca, con l’ausilio di un’attenta valutazione, su una maggiore casistica e con il contributo anche di esperti di tale problema clinico, di alto valore scientifico.
Con l’espletamento di 50 casi sarà possibile effettuare una indagine bio.statistica per valutare le correlazioni fra stress ossidativo, intolleranze e cefalea a grappolo.
Un Caro Saluto
Prof. Massimo Cocchi
Presidente IARG
