Ciao Emanuela,ho letto un po' la tua storia,soprattutto quando parli del sonno e ci ho pensato molto in questi giorni. Io amo dormire,quando posso passo interi fine settimana leggendo e dormendo. Due settimane fa ero riuscito a fare uno di questi week end da orso ed ero felice perché avevo dormito proprio bene,cosa che non mi succedeva da anni,soprattutto il pomeriggio. Poi la scorsa settimana ritorno trionfale della bestia con esordio prima notturno poi durante l'amato pisolino. Che dire,una mazzata,per motivi ovvi (ricomincia la trafila) e meno ovvi -solo sei mesi di remissione- mai capitato. Ho fatto quasi un anno intero in grappolo,ho smesso coi farmaci e i tempi di remissione si erano stabilizzati attorno ai 12 - 18 mesi. Pensavo di andare verso un allungamento dei tempi ma non è così. Sto invecchiando e il mio corpo,le mie forze non sono più quelle di tanti ani fa. Però ha una diversa consapevolezza rispetto ad allora, verso di me e verso la malattia. Non voglio farti credere che ho accolto il ritorno del grappolo con stoica e olimpica calma né che l'inizio non mi provochi un po' di ansia,almeno finchè non vedo come si evolve. Però sono sereno,so che dovrò soffrire,che sarà dura come sempre ma ogni giorno sarà un giorno di meno. Ho pensato molto in tanti anni ad una qualsiasi correlazione tra la ch e la mia vita come credo hanno fatto molti di noi. Credo anch'io fermamente che una relazione stretta esista tra la nostro inconscio,il nostro vissuto che lo impregna e il fatto che non lo possiamo comandare né controllare. Se poi questo accada quando si vivono periodi negativi piuttosto che positivi non credo,almeno per me. Tanti grappoli sono iniziati in momenti in cui stavo passando periodi felici...insomma,dopo tanto pensare sono arrivato alla conclusione che lei fa quello che gli pare. Niente calmanti per me,lotta,guerra psicologica ad oltranza,pronto alla crisi pensando sempre come sarà dolce quando passa. Non ti scrivo la solita trafila su come si usa l'ossigeno e il ghiaccio ma sappi che devono essere fatti bene e "adattati" alle tue crisi. Per i farmaci,nonostante tutto sono convinto che la loro eliminazione è condizione necessaria per soffrire molto meno,avere crisi più corte e più gestibili. Questa è la strada,l'unica che ti permetterà di affrontare la ch in modo più sereno perché soffrirai lo stesso ma meno. La sofferenza passerà da DOLORE a dolore e non è la stessa cosa. Dai,Emanuela,mai darsi per vinti,combatti,tira fuori le unghie,mettici tutta la forza che hai. Noi grappolati ne abbiamo tanta di forza e tanta di pazienza! Un abbraccio forte.