Eh già! Crederci: credere che il dolore passerà, credere che non tornerà mai più... bastasse crederci. Non mi risulta che la ch rientri fra le malattie psicosomatiche, d'altro canto è vero che il funzionamento del nostro cervello è ancora un grande mistero. Ho letto che pare ci sia una stretta connessione fra ch e ipotalamo, dunque perché, mi chiedo, se nel nostro cervello di rettile sono rimasti scritti solo meccanismi difensivi, perché deve essere il responsabile della ch? Vorrei che scoprissero che dipende da un batteri, da un virus, da una qualsiasi causa, invece no: dopo 30 anni siamo ancora nelle statistiche. Vabbè! poteva davvero andare peggio. Ma sono ottimista, credetemi, nonostante ciò che ho scritto lo sono. Due attacchi (lievi, rispetto alla media) a notte e lamentarmi? Impossibile, sarebbe come bestemmiare in chiesa. Però non ricordo affatto se le volte precedenti il grappolo sfumava (come ora) o si troncava bruscamente (direi la seconda). Comunque combatto, combatto sì, contro il panico, soprattutto che è quello che mi frega. Non so chi di voi ha scritto che bisogna abbandonarsi al dolore, abbracciarlo e viverlo. E' vero, combatterlo scatena il panico ed è peggio, ti costringe a combattere 100 nemici invece che uno solo e uno di questi è il mio stesso corpo. (reazioni vagali) E così si continua giorno dopo giorno fino a quello che sarà l'ultimo o il penultimo prima del successivo. Però come è bello leggervi, com'è confortante sentire le vostre esperienze e mettere in pratica i vostri consigli, che per me hanno più valore delle diagnosi mediche. E, a proposito: i neurologi sono una categoria protetta o ne esiste almeno uno che conosca la ch in prima persona (visto che, fra l'altro sono una categoria a forte rischio di stress) Non spero che passi: sono certa che passerà, grazie alla vostra compagnia sarà un viaggio sopportabile