Autore Topic: Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante  (Letto 6508 volte)

Offline AlbertoC

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Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante
« il: Giugno 29, 2015, 08:13:16 Lun »
Citazione
Il nostro corpo emette spontaneamente calore in misura proporzionale alla quarta potenza della propria temperatura assoluta, secondo la legge di Stefan-Boltzmann:
W = So x T4 watt/cm2     (W = potere emissivo  So = costante)
Questa emissione di calore, funzione dell’attività metabolica tessutale e della capacità di trasmissione della cute, avviene per radiazione, evaporazione, convezione e conduzione.
Parliamo di radiazione o irraggiamento quando il calore è direttamente trasmesso all’aria o, attraverso questa, ad oggetti non a diretto contatto.
L’evaporazione, ossia il passaggio dallo stato liquido a quello gassoso dell’acqua contenuta nei liquidi organici, si verifica sia dalla superficie del corpo mediante quel fenomeno noto come perspiratio insensibilis, che ci fa eliminare 50 ml/h d’acqua a temperatura ambientale media, sia attraverso la respirazione.
Un’altra piccola parte di calore si emette con l’evaporazione da escrezioni e secrezioni fisiologiche. Naturalmente si ha marcata evaporazione del sudore.
La convezione consiste nel movimento di molecole di un gas o di un liquido verso un punto a più bassa temperatura. Si associa alle altre modalità ed è massima nella sudorazione profusa.
La conduzione consiste nella trasmissione diretta del calore ad oggetti che vengano a contatto con la superficie corporea ed abbiano una temperatura più bassa. Il calore

trasferito è proporzionale alla differenza termica (gradiente termico). Questo spiega perché nei giorni più caldi d’estate, alcuni scelgano di dormire sul pavimento. La sua

più bassa temperatura non si limita a dare una sensazione di sollievo, ma è realmente in grado di sottrarre calore al corpo.

Ho voluto premettere queste nozioni, perché la genesi della sensazione psichica di freddo si basa sulla temperatura corporea e sulla nostra capacità di produrre e trasmettere calore.
In altre parole, la nostra stima sensitiva della temperatura è un giudizio relativo, che si fonda sul bilancio fra processi di termogenesi e termolisi, e sul livello al quale raggiungono un equilibrio in un dato momento nel nostro corpo.

Ciò che definiamo freddo ha una temperatura più bassa di quella del nostro corpo o della cute della parte percipiente. Quando nel toccare un oggetto lo sentiamo freddo, gli stiamo trasmettendo calore per conduzione, ed il gradiente termico esistente fra la nostra pelle e l’oggetto ha attivato dei particolari recettori.
In passato le trattazioni di fisiologia della percezione del freddo erano completamente centrate sulla descrizione dei processi alla base della produzione e della perdita di energia e calore, trascurando la sensazione e la sua interpretazione psichica. Ciò avveniva perché non si sapeva nulla dei recettori del freddo.

Attualmente, sebbene si sappia ancora poco, si cominciano a delineare dei processi che ci appaiono veramente interessanti.

I canali ionici TRP (da Transient Receptor Potential) sono una famiglia di proteine-canale in grado di consentire l’ingresso di ioni calcio nelle cellule di molti tessuti che le esprimono.
Fra le poche proprietà accertate, alcuni di questi canali presentano quella di rispondere alle basse temperature. TRPM8 risponde alle riduzioni di temperatura ambientale provocando la depolarizzazione in fibre nervose afferenti del sistema somatosensoriale, la cui specifica attivazione è in grado di provocare le sensazioni psicofisiche del freddo.
Un primo dato molto interessante è rappresentato dalla capacità di TRPM8 di rispondere non solo alle modificazioni fisiche dell’ambiente consistenti in una riduzione della temperatura, ma anche a composti chimici, come il mentolo, che generano in noi la sensazione di fresco.
I ricercatori, seguendo la nomenclatura della terapia palliativa e l’antica tradizione delle preparazioni farmaceutiche da banco, chiamano i composti come il mentolo “agenti rinfrescanti naturali” e composti molto più potenti in questo senso, come l’ilicina, “agenti super rinfrescanti”.
Queste molecole agiscono da agonisti dei TRP sensibili al freddo, modificando la soglia di risposta, così da determinare l’apertura del canale ad una temperatura più alta che di norma.
Un secondo dato molto interessante riguarda il meccanismo molecolare di recettori come TRPM8, recentemente scoperto da Chuang e i suoi collaboratori (The super-cooling agent icilin reveals a mechanism of coincidence detection by temperature-sensitive TRP channel. Neuron 43, 859-869, 2004 http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0896627304005380 ) :
in tutti gli esperimenti la piena attivazione richiedeva la presenza di due agonisti indipendenti. Ad esempio, l’aumento della concentrazione di ioni calcio e la presenza di ilicina. Nessuno dei due fattori da solo era in grado di attivare pienamente i canali determinando il flusso di ingresso di calcio necessario per generare il potenziale d’azione nella via sensitiva.

Lo studio del gruppo di Chuang giunge a stabilire che recettori come TRPM8 richiedano la contemporanea presenza di due o più stimoli, funzionando come rilevatori di coincidenza.

Questi dati contribuiscono a delineare un quadro composito particolarmente adatto alla regolazione a vari livelli e in diverse condizioni, i cui perfetti automatismi periferici insieme con i variabili e poco noti processi alla base dell’interpretazione psichica, ben si accordano con la comune esperienza che mostra ogni giorno quanto le nostre stime della temperatura possano essere tanto oggettive e precise quanto soggettive e psicologiche.

Giuseppe Perrella
(BM&L-Dicembre 2004)

Il mentolo non stimola solo i recettori TRP, ma si lega anche ad altri recettori chiamati kappa oppioidi, che generano un effetto analgesico.
Una proteina simile a TRPM8 ma dalle funzioni opposte il TRPV1. Questo recettore è responsabile della sensazione di calore. Come per il suo antagonista del freddo, può essere attivato da sostanze chimiche, la più comune è la capsaicina, il principio attivo del peperoncino e come un'antagonista che si rispetti attiva la vasodilatazione.
Un ulteriore recettore della famiglia TRP è il TRPA1. Recenti studi indicano questo recettore come uno dei campanelli d'allarme nelle infiammazioni e alle sostanze tossiche.
Chimicamente parlando è sensibile ai cannabioidi, aglio, senape.... stà di fatto che viene attivato anch'esso dalla temperatura e (anche se in piccola parcentuale) concorre a dare la sensasione finale del freddo o del caldo.
Chemosensory Properties of the Trigeminal System -> http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3369707/
TRPA1---------------------------------------------------> http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK5237/

Ora dopo tutto stò popò di roba vien da dire " e alloooraa?"
Bhe! Allora se siete sotto grappolo probabilmente è meglio evitare di mangiangiare spaghitti aglio oglio e peperoncino, ottimo lavarsi i denti con un dentifricio alla menta come Gian1981,se fate dei massaggi forse è meglio non usare degli oli che contengano sostanze vasodilatatorie.

Regards
AlbertoC
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Offline SfInGe

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Re:Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante
« Risposta #1 il: Giugno 29, 2015, 13:13:07 Lun »
...

Interessante ma il peperoncino su me funziona!
Se sono in shadows la sento indietreggiare mangiando piccante e assicuro che l'occhio si apre, non viene "tirato" da nessuna forza oscura.
Durata max 30 min poi ricomincio con la shadows che o matura in attacco o va scemando da sola seguendo il suo percorso.
La capsaicina su alcuni funziona nel formato spray nasale che personalmete non ho mai provato..preferisco il mio piccanto calabrese!

Maria

Offline AlbertoC

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Re:Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante
« Risposta #2 il: Giugno 29, 2015, 19:32:24 Lun »
....mmmmmmm... qui vedo il doppio effetto della capsaicina...
Citazione
L’esposizione alla capsaicina determina una risposta bifasica. La prima fase è eccitativa, dovuta al legame della capsaicina con il TRPV1 con conseguente apertura del canale che permette il passaggio di ioni Na+ e Ca++ depolarizzando la membrana; gli impulsi elettrici risultanti raggiungono il cervello e sono responsabili della tipica sensazione di bruciore locale. Segue una fase di analgesia che dura nel tempo, in cui le fibre dolorifiche diventano insensibili agli stimoli nocicettivi di qualsiasi natura. La refrattarietà agli stimoli dolorosi, non è dovuta solo alla desensibilizzazione recettoriale ma ad una condizione più complessa denominata “Defunzionalizzazione” che consiste in cambiamenti funzionali e strutturali della fibra nervosa
(in allegato l'articolo completo)

Nel mio caso devo dire che il piccante non lo considero un trigger ma neanche un rimedio. Diciamo che alcolici a parte posso trangugiare di tutto.
Mi piace mangiare piccante, ma ho il mio metro di misura. Ho una zia calabrese...abbiamo due metri diversi !  ;D

AlbertoC

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Re:Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante
« Risposta #3 il: Luglio 02, 2015, 08:16:31 Gio »
Citazione
http://www.infoerbe.it/index.php?option=com_infoerbe&task=scheda&fld=FARMACOLOGIA&ide=157
Il mentolo è rinfrescante e anestetico se applicato alla pelle e alle mucose, causa un’iniziale vasocostrizione seguita da una vasodilatazione pronunciata con effetto rubefacente (Mills, 1991; Mabey, 1988) e causa una anestesia locale leggera in parte dovuta all'azione sui recettori del freddo.
???
Non mi ricordo quale NON è una scienza esatta! .... (mumble mumble)...la matematica?

Qui mi crollano le convinzioni che mi ero fatto! Tra l'altro non è che come funzionamento il mentolo sia poi tanto diverso dalla capsaicina, fanno la stessa cosa su due recettori diversi. Bhooooooo!

.. si si dev'essere la matematica!

Regards
AlbertoC
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Offline AlbertoC

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Re:Del caldo..del freddo..dell' amaro e del piccante
« Risposta #4 il: Luglio 09, 2015, 08:28:54 Gio »
Forse mi sono sdegnato un pò troppo alla svelta.
Si direbbe che qualche tipo di collegamento ci sia, quanto meno ci sono della coincidenze sospette.
Quello che è sicuramente vero è che ogni principio attivo (io penso soprattutto a quelli di origine naturale) ha più di una proprietà e che vanno quindi considerate anche eventuali altre risposte/effetti.
I ricercatori e i cugini di oltre oceano prendano molto in considerazione l'analisi di questi canali ionici.
Ho notato comunque che spingono molto su -V1 e -A1 trascurando un pò l' -M8.
Ci sono comunque articoli che chiamano in causa TPRM8 come "indicatore di livello ossigeno" "Sensore di pressione atmosferica"... c'è un aticolo che ipotizza un azione inibente del sumatriptan sul TRPV1.
Se è vero che 3 indizi fanno una prova...

Dal sito OUCH-US
Citazione
Selective TRP Channel antagonists for Primary Headache

There is a remarkable alignment between typical triggers for both Cluster Headache and Migraine with the basic mammalian sensory system called TRP Channels, specifically TRP V1, A1, and M8. This sensory system is completely separate from the typical 5 senses of taste, smell, touch, sight, and hearing, yet is fundamental to survival of all mammals. These sensors ellicit a flinch, blink, or pain response to noxious or otherwise potentially harmful stimuli and are considered a fundamental survival mechanism in the body. These receptors specifically react to bright light, potentially harmful chemical odor, minor temperature and osmotic pressure change, and even such things as hot pepper, mustard oil, garlic, menthol, and fetid odor, ie. potentially harmful organics. They elicit a flinch, blink, and frequently a pain response to these stimuli along the trigeminal nerve complex. (Source: 2015, see mutliple peer-reviewed Medical Journals, CHSG Research Targets)

The etiology of primary headache is largely undetermined; however, there is significant anecdotal evidence of a correlation to known triggers, including temperature and weather change, alcohol, preservatives, chemical smells, vanilloid odors, cigarette smoke, and others, all of which map directly to excitation of the TRP V1, A1, and M8 channels. It is also proven that desensitization of these channels, even with basic homeopathic remedies such as capsaicin (hot pepper) can significantly reduce the incidence of these headaches by desensitizing the channel. We believe there may actually be a causal relationship and that perhaps these channels have become hypersensitive in Cluster Headache and Migraine patients.

There are several biologics and phase II, in human studies of TRP channel agonists-antagonists underway, but for different indications. We would like to leverage these existing efforts to study the potential for a preventive medication or even a cure. Specifically, we are aware of the following very promising candidates: SB-705498, PHE377, JNJ-17203212, Capsazepine, AMG0610, BCTC (Purdue Pharma), A-425619.
Da "Roles of transient receptor potential channels in pain"
Citazione
Knowledge about the function of TRPV1, TRPM8 and TRPA1 has rapidly developed since their discoveries within the past eleven years.
A theme that emerges from this review is that TRPV1, TRPM8 and TRPA1 are not simple channel mediators of heat, cold and pungency, respectively, but instead serve multidimensional roles in signaling multimodal sensory stimuli.
TRPM8 is required for cold detection, and contributes to cold pain, cold hypersensitivity after injury, and cooling analgesia.
TRPV1 is a molecular fulcrum for activation and sensitization of primary afferent neurons to heat, acid, and numerous endogenous inflammatory mediators and is a plays anessential role in the peripheral hyperalgesia that accompanies tissue injury.
Growing evidence indicates that TRPA1 acts as a similar molecular integrator, via its activation, sensitization and facilitation of multiple signaling pathways, including sensory transduction, nociception, inflammation and oxidative stress.
Whereas significant strides for roles of these channels are being made at the cellular level in nociceptors, other levels of the nervous system that need to be charted include their roles in synaptic plasticity in the spinal cord, brainstem and descending systems.
We anticipated that by the next Spring Pain meeting, the information about functional roles of TRPV1, TRPM8 and TRPA1 will have multiplied exponentially.

Sul sito OUCH-US ci sono comunque diversi articoli sull'argomento, alcuni ....troppo tecnici per me! :D

Regards
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