Ciao a tutti e scusate la mia assenza...non vivo assolutamente un bel periodo!
Vi confesso che di tanto in tanto vengo a trovarvi sul sito ma solo x leggervi ma mi e' stato difficile,direi impossibile, lasciare messaggi...non ce la faccio, mi scoccia, e' un'apatia totale su tutto e su tutti, mi sento pesante,invecchiato e difficilmente reggo le situazioni, qualsiasi esse siano!
Non so se vi e' mai accaduto...di non sopportare nessuno, nulla e a questo aggiungo consigli, parole di conforto etc etc ma la cosa ancora piu' grave e' che anche se sono cosciente di assumere questo atteggiamento negativo, lo continuo a fare non curandomi di nulla ma soprattutto di nessuno!GRAVE!MOLTO GRAVE!!!
Comunque non e' questo il motivo per cui sto scrivendo, non voglio giustificare nulla ma solo perche' penso voi siate gli unici a poter capire la mia condizione psicologica caratterizzata dal "rifiuto".
E poi perche' l'argomento su cui state lavorando e di questo vi ammiro e mi complimento con voi e' di mio interesse...diciamo che anch'io avrei un'esperienza da raccontare, simile a quelle che ho letto:
Dal '96 frequento un comunita' religiosa "Sorelle missionarie della Misericordia" gestita da suore il cui compito oltre ad accogliere ragazze madri e bimbi abbandonati si occupano da piu' di 30 anni di una missione in Madagascar iniziata e finora condotta dal fratello della superiora di questa comunita' Padre Antonino Cataldo...proprio cosi',Lui sacerdote missionario, Lei suora!
Beh...cio' che sto per raccontarvi risale all'estate del '99 anno in cui si penso' di organizzare un viaggio in terra di missione per giovani.
Immaginate quando pensai di aderire all'iniziativa quali paure balenarono nella mia mente...grappolo improvviso, scorta esaurita di Imigran, suicidio!
Immaginate il villaggio dove ho vissuto per 40 giorni...lontano dal mondo miliardi di anni luce, un luogo dove l'uomo moderno non ha messo ancora piede...poverta' totale, silenzio profondo, fame!
E' strano, in 40 giorni di permanenza in Africa non ho avuto un solo attacco di CH, un solo falso allarme in una delle prime notti...e dire che l'ultimo attacco l'ho avuto a Parigi 1 ora prima di salire sull'aereo per Tananarive.
L'unica valutazione concreta e razionale che riesco a dedurre e' il sano e corretto stile di vita condotto in quel periodo accompagnato da un clima perennemente secco.
Sara' un caso anche il mio?
Sara' perche' si era lontani dallo stress quotidiano e cittadino?
Sara' il clima privo di umidita'?
Sara' il silenzio profondo che ti faceva da ninna nanna?
Puo' darsi,pensate pero' che sono un cronico da sempre e fino a quel tempo non avevo MAI avuto un periodo cosi' lungo di benessere!
Grazie a tutti,Fabio.