tempoo fa lessi una storia di dylan dog (è un fumetto molto complesso per chi non lo sapesse) che trattava, appunto, delle fobie. mi mise paura, in un certo senso, e ora vi spiego il perché. per farla facile: uno psichiatra si incaponisce e trova una cura per particolari forme di fobie autogene e inspiegabili. fino a qui tutti contenti, chi ha paura delle folle va ai concerti, chi ha paura delle altezze inizia il bunjee jumping e cosi via. sembra che la cosa sia sia risolta. solo che i pazienti, che per un moto di libertà iniziano a spingersi al limite, ricominciano a soffrire delle stesse paranoie ancora più forti e a morire. tutti corrono dallo psichiatra, incluso dylan, e qui c'è uno scambio di battute che mi ha lasciato perplesso. dylan accusa lo psichiatra di essere una sanguisuga che non ha in realtà curato nessuno e lo psichiatra gli risponde: io li ho curati, ma loro vogliono ancora stare male. hanno passato la vita a limitarsi e regolarsi sulla loro malattia. che ne sai se quelle crisi sono vere. o se le stanno recitando per loro stessi? in fondo sanno come sono fatte.
non so perché, ma nei giorni di pace (pochi) sembra paradossalmente che manchi qualcosa. non me li godo e non capisco se per la paura di un secondo giro o se "mi manca" la bestia. e francamente il pensiero che in un certo senso me la faccio da solo non va a favore della mia salute mentale.
esperienze simili? spero di essermi spiegato bene, non mi prendete per matto plis.