Da:http://it.health.yahoo.net/p_news.asp?id=18369
Cefalea a grappolo: una risposta nella stimolazione occipitale?
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
03/04/2007 12.58.00
La notizia. Un elettrodo per la stimolazione nervosa bilaterale nella regione suboccipitale del cranio: questa la soluzione per pazienti affetti da cefalea a grappolo cronica e farmaco-resistente. In un lavoro pubblicato sull’ultimo numero del Lancet un gruppo di ricercatori dell'Institute of Neurology del National Hospital for Neurology and Neurosurgery di Londra ha verificato l’efficacia di questo trattamento in otto pazienti cronici in cui tutti gli altri trattamenti non avevano avuto effetti.
Il disturbo. La cefalea a grappolo è un disturbo invalidante che ha manifestazioni regolari: insorge tra i 20 e i 40 anni e di solito si presenta con attacchi ravvicinati; il dolore raggiunge la massima intensità dopo circa 5-10 minuti dall’inizio e l’attacco può durare dai 15 minuti alle tre ore; di solito in uno stesso giorno gli attacchi possono presentarsi anche fino a quattro volte al giorno. Questo tipo di cefalea può durare settimane o mesi per poi scomparire anche del tutto per mesi o anni. Per la cefalea a grappolo si è notata una ricorrenza stagionale in particolare legata ai cicli di luce: un passaggio difficile per esempio è quello successivo al ritorno all’ora solare. Normalmente la terapia farmacologica funziona nel sedare il dolore; in particolare l’attacco di emicrania recede più facilmente quanto più precocemente viene assunto il farmaco. Nei casi di dolore cronico il paziente di solito riceve trattamenti preventivi costanti (alte dosi di verapamil e litio carbonato); tuttavia vi sono piccoli gruppi di pazienti che non rispondono ad alcun tipo di trattamento. Proprio questi sono i pazienti su cui si interviene con la chirurgia. Un grande passo avanti nella cura di questa tipologia di pazienti è stato fatto quando si è scoperto che questo tipo di disturbo era legato a cambiamenti strutturali nella zona posteriore dell’ipotalamo. Stimolando questa zona del cervello alcuni pazienti ne hanno tratto giovamento; tuttavia questo tipo di intervento è molto delicato perché può avere effetti collaterali rischiosi quali l’emorragia cerebrale.
Il lavoro. Un approccio alternativo e di successo sembra quello intrapreso dal gruppo inglese: gli otto pazienti sono stati trattati con una stimolazione bilaterale del nervo occipitale; seguiti per un periodo di 20 mesi, sei degli otto pazienti hanno dichiarato di aver tratto enorme giovamento dal trattamento. Il lavoro è stato ripreso anche in un commento pubblicato nello stesso numero della rivista: l’articolo, firmato dall’italiana Anna Ambrosini del Centro Cefalee dell’Istituto Neurologico Mediterraneo di Isernia, sembra accogliere con moderato entusiasmo questa soluzione; sebbene infatti vi siano buone prove per considerare questo tipo di approccio soddisfacente per i malati cronici, l’esiguità del campione lascia spazio ad alcune riserve.
Bibliografia. Burns B et al. Treatment of medically intractable cluster headache by occipital nerve stimulation: long-term follow-up of eight patients. Lancet 2007;369:1099-106.
Ambrosini A. Occipital nerve stimulation for intractable cluster headache. Lancet 2007; 369:1063-4.
emanuela grasso
