E' la terza volta che frequento questo forum. Più o meno è sempre avvenuto in corrispondenza di un grappolo (ho già raccontato in altri post di come, alla fine di un grappolo, la mia prima preoccupazione sia sempre quella di evitare di parlare di Ch. Sarà un debolezza, un pò me ne vergogno, ma per ora è così).
Comunque, vorrei comunicare una mia riflessione serale, forse banale, sull'importanza di grappolaiuto. Innanzitutto debbo dire che il livello di condivisione che garantisce rende meno disperanti i miei grappoli. Ma l'aiuto non sta tanto nella consapevolezza di potermi confrontare con chi comprende il problema "dal di dentro". Il vero aiuto sta nell'offrire un "terreno di coltura per l'analisi e la sperimentazione". Io non so se le nostre ricerche, le nostre ipotesi, le nostre interrogazioni, le nostre scoperte, a volte ingenue, a volte bislacche, a volte argute, a volte verosimili, faranno fare dei passi in avanti alla conoscenza della Ch. Sento però che sono importanti perchè mettono ognuno di noi sotto sforzo. Uno sforzo che tende a diventare collettivo, confronto continuo. E allora, e in questo dubbio risiede la ragione del mio post serale, mi chiedo se non sia proprio questa la funzione latente della nostra Ch. Un attivatore di riflessioni, di processi orientati ad una maggior consapevolezza di noi stessi, delle cose che ci piacciono e di quelle che ci fanno star male. Un attivare, anche, di intima relazionalità. Cose che abbiamo dentro e che, per varie e soggettive ragioni, stentiamo a tirar fuori. Anche in questo modo mi spiego la presenza di tante persone molto in gamba che si confrontano sul sito.
Buonanotte a tutti (per i grappolati non è un saluto qualunque),
Marco