[ma, ti assicuro, che non mi tiro mai indietro.... di sostituire un collega (più o meno ammalato)
Ritengo che sia di grande aiuto 'lamentarsi' con i propri amici e cercare solidarietà, ma non si dovrebbe assumere la altrui comprensione come 'dovuta'.
E' legittimo da parte nostra deplorare le dimostrazioni di indifferenza di colleghi e non condividere le eventuali esigenze dei datori di lavoro (per la azienda e nei riguardi degli altri lavoratori). NOI sappiamo bene che non fingiamo e che possiamo recuperare.
Ma altrettanto legittimo (in conformità ai necessari odierni principi egoistici per la sopravvivenza) è il negativo comportamento dei colleghi e datori di lavoro. LORO non sanno che non fingiamo e sappiamo recuperare.
Questa è 'realtà'.
La migliore soluzione, a mio parere, è quindi trovare la forma più conveniente di convivenza con questo inevitabile inconveniente (se non lo si può/vuole evitare cercando più accoglienti contesti).
Questo è un altro 'dolore' che la bestia ci procura.
Massimo, tutti comprendiamo la tua (comune a tanti) situazione, frustrazione e senso di rabbia; ma devi affrontare il problema con determinazione e lo supererai, ne sono certo perchè dimostri di essere forte da come esponi (anche se un pò deluso)