Autore Topic: Esperienza e rimedi (specificazioni)  (Letto 2620 volte)

Uke (Paolo)

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Esperienza e rimedi (specificazioni)
« il: Agosto 08, 2004, 18:26:47 Dom »
Dopo un'intensa telefonata con Skianta ho deciso di scrivere di nuovo per esporre meglio la mia esperienza ed i rimedi descritti nel messaggio precedente.
Come ho detto, la constatazione dell'impotenza da parte della scienza medica circa le origini e le cause del CH mi ha costretto a riflettere. E, d’altro canto, oltre a essere caratterialmente poco incline a tollerare le attese - soprattutto per le risposte a domande urgenti - o a delegare ad altri, per quanto autorevoli, vicende che direttamente mi riguardano, non vedevo altro rimedio, di fronte all’altrui impotenza, se non quello di buttarmi nella mischia di me stesso.
Ed allora, fin dalle prime esperienze di respirazione consapevole, di consueling (una forma molto diretta ed immediata di psicoterapia) e di meditazione – alle quali ho fatto cenno nel messaggio precedente -  ho incominciato a vedere di me cose interessanti...
...Le sintetizzo tutte negli atteggiamenti compulsivi in ogni mia vicenda quotidiana (nel lavoro quanto negli affetti che nelle relazioni - una costante smania di controllo e un infinito generare di aspettative e di desideri; negli svaghi, nei vizi e nei sollazzi - una continua quanto vana ricerca di piacere).
Da ciò le inevitabili conseguenze degli attacchi d'ansia, di depressione, d'irritabilità , dei disturbi del sonno e di quant'altro di catastrofico (dulcis in fundo il CH).
Questo il primo passo.
Del tutto inutile e privo di senso mi è parso perciò conoscere o saper da qualcuno da dove derivasse il  grappolo o che cavolo facesse l'ipotalamo (o qualsiasi altro organo, ghiandola o accessorio del mio corpo) se io stesso, dall' "alto del mio raziocinio" non ero stato fino ad allora in grado di vedere me stesso né, tantomeno, la schiavitù del mio continuo e faticosissimo lavorio mentale.  
Fu illuminante in proposito un'affermazione della terapeuta (una piacevole e intelligentissima persona, di scuola olistica, nonchè praticante di meditazione Vipasssana - con la quale sono ancora in contatto -) che candidamente mi disse: "Ma non ti accorgi che vivi dal collo in su e che non respiri ?"
Apriti cielo:  ero un'enorme testa stanca con un appendice, il mio corpo, in continua apnea.
Da quel primo passo ne sono seguiti altri con le accennate sedute, neppure tanto frequenti, di consueling,  con molte letture interessantissime e illuminanti e, soprattutto, con la meditazione (su quest’ultima ometto ogni definizione e rimando,  per chi vorrà  consultarla, alla sezione “Buddismoâ€??del sito radioradicale.it dove si possono ascoltare documenti audio molto interessanti sull’argomento*. - N.B. Ovviamente la politica e la religione non c’entrano !!  

Di cose da dire e condividere ce ne sarebbero tante ma temo di svilire chi legge (se non l'ho già  fatto).
Voglio solo aggiungere che grazie a quelle pratiche è maturata in me la sensazione che il CH (come molte altre gravi malattie) sia la punta dell'iceberg di un disagio personale e relazionale irrisolto ma risolvibile.
Lo vedo come un corto circuito emozionale dipendente in grande misura da un'atavica visione meccanicistica e dualistica dell'esistenza; come una frattura fra l'Essere e l'esistere che non può che sfociare nel dolore.
Per quanto mi riguarda i continui desiderare,  tentare di controllare ogni cosa, avere aspettative su sé e gli altri,  proporsi sempre utilitaristicamente, considerarsi speciale e insostituibile,  pretendere a ogni costo un  riparo da mali futuri e immaginari, agognare il bene come una droga e negare l'inevitabilità  del male e, dopo l’ovvia sconfitta, smaniare per il piacere e la fuga, dipendere, insomma, da un Ego straripante, sono atteggiamenti che hanno radici loro proprie e che non derivano dal caso (forse anche dall’ipotalamo, ma soltanto fisiologicamente, e alla fine!).
Ho visto, perciò,  i miei personali condizionamenti, certamente derivati dall’educazione, dalla memoria di esperienze negative incistatesi e così via e come essi siano stati in parte sostenuti da un contesto culturale e sociale (occidentale) che spinge alla competizione, al potere e al controllo, al benessere a tutti i costi, alla negazione dei disagi, delle sofferenze, della debolezza propria e altrui e al giudizio su tutto e tutti.
Ero totalmente e continuamente invischiato nelle classificazioni (bello-brutto, giusto-sbagliato, meglio-peggio, sano-malato, gioia-dolore, vita-morte etc. etc.).
Ora, comincio a essere consapevole della fatica e del dispendio di energie che richiedono il giudicare fra quegli opposti ed il pretendere l’esclusivo avverarsi dei primi.
Insomma,  sento che quei meccanismi dissocianti (così chiaramente messi a nudo dal grappolo) portano all'inevitabile e inutile sfumare del presente: l’unica cosa che conta (e, per tornare alla fisiologia, non sarà  che l’ipotalamo s’infuria quando glielo si vuole sottrarre ?).
Concludo: la meditazione insegna che la vita è essere qui e ora - con tutti i suoi meravigliosi contrar - e che lei (la vita) è qualcosa di ben più grande e prezioso della esistenza di ognuno, soprattutto se trascorsa catalogando.

Meditiamo, gente, meditiamo.  

* P.S. Segnalo vivamente (soprattutto per i più scettici) la puntata del 27/6/2003 fra quelle disponibili in rete su raioradicale.it incentrata sulla figura di John Kabat-Zinn, biologo molecolare, che ha sviluppato le tecniche della meditazione per la riduzione dello stress in ambito ospedaliero ed ha studiato l'impatto della meditazione su alcune patologie estremamente diffuse.

Scusate la lunghezza e per chi fosse arrivato fin qui..
..Cari saluti.

 E W la Bestia.
Paolo.

                     


Offline RRODOLFO

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #1 il: Agosto 09, 2004, 14:12:39 Lun »
e' un piacere leggerti!
perlomeno cerchi e ricerchi altre strade ,e ti appoggio.
MA!
ritengo che le tue teorie ,e messe in pratica ,siano solo un attento e risolutivo rimedio ,però solo per parare agli effetti di una ipertrofia ipotalamica ,che sicuramente si può aggiustARE anche con la mente! ,ma ritengo che comunque siano una soluzione ai medicinali che non servono a niente !
credo che  la mente non possana soluzionare il meccanismo che scatena la ch( a proposito perchè la nomini al maschile?)

il problema, io penso ,che sia di origine prettamente chimica e non psichica o psicologica o addirittura neurologica!ritengo che siano solo manifestazioni derivanti dalla ipertrofia ipotalamica.

hai provato la terapia del'acqua ??

a presto!!

Offline Fabio

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #2 il: Agosto 09, 2004, 17:06:53 Lun »
Ciao Paolo, ho letto molto attentamente ciò che hai scritto e mi rivedo inevitabilmente dentro le tue parole, avvolto da un mare di opposti...male,bene...giusto,sbagliato...vita e morte!
Premetto di non essermi mai accostato a terapie alternative tipo meditazione, sedute psicoterapeutiche ed altro e credo anche che il nostro sia indubbiamente "anche" un male psichico oltre che fisiologico ma chiedo a me e a voi tutti...Possibile che in un mondo così frenetico, dove la corsa al raggiungimento di tutto o di niente che ci porta praticamente ad impazzire possa scatenare così tanta sofferenza solo contro una cerchia di gente?Ci sarà  di certo un perchè che va ricercato al nostro interno ma non sarà  esclusivamente quello altrimenti saremmo molti di più i sofferenti di CH!
Tutto questo non mi consola e anch'io come te non ho una grande stima del mondo medico che a mio avviso si culla dolcemente nel quasi totale disinteresse...tanto di cefalea a grappolo non si muore mica...ma di sicuro ci fa vivere di m....a!
Ciao e a presto.  

Fabio Tedesco
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Uke (Paolo)

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #3 il: Agosto 10, 2004, 17:10:54 Mar »
Intendevo dire che "La" (grazie Rodolfo!) CH è cosa mia (o nostra) e di nessun altro.
Anzi il grappolo sono io.  
Che sia un fatto chimico, fisiologico, neurologico, psicologico e, infine, patologico, mi interessa poco.
Credo che ogni individuo sia la sintesi di tutte quelle cose. Il guaio - l'ho già  detto - è catalogare, sezionare, dissociare: non considerare, insomma, che tutte le cose (compresa "la malattia") siamo noi stessi. Non esistono un Io spettatore ed il resto semplicemente perchè non c'è un RESTO (e men che meno la malattia). Ci siamo noi CON il resto.
I concetti di sano-malato (come tutti gli altri opposti a cui ho fatto cenno) tradiscono una concezione della realtà  di tipo dualistico. Sono solo concetti !
Perciò, un conto è descrivere con i concetti (o, che è la stessa cosa, col linguaggio convenzionale) certi fenomeni, un conto è confondere la realtà  con quegli stessi concetti.
La stessa medicina (nei cui confronti  - lo dico a Fabio -non è per me una questione di stima) risente di questo limite culturale. Tant'è che nel trattare solo delle malattie finisce per confonderle con le persone.
E, tuttavia, riconosce come "terapeutico" l'effetto placebo. Il che dovrebbe far riflettere.
So che molti medici (quelli "illuminati") lo hanno fatto e, anche a costo di scomuniche, si comportano ora di conseguenza (ne ho citato uno nel messaggio precedente ma ce ne sono altri ai quali ci si può rivolgere).
Noi "pazienti", al pari della maggior parte dei medici, siamo dentro a quel gioco. Totalmente inconsapevoli.
Quanto, infine, alla terapia dell'acqua mi permetto di dire a Rodolfo che mi pare sia una forma elementare di meditazione. Il modo di assumerla, credendoci, di assaporarla, deglutirla semplicemente, in fede ed in silenzio è essenziale. E' ciò (l'essenziale)  che un grappolato non è capace solitamente di gustare.

Cari saluti.
Paolo.

       

     

         

Skianta

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #4 il: Agosto 10, 2004, 17:43:38 Mar »
Quello che passa è solo interpretazione di quello che scrivi.

Sai a cosa alludo; ci devono passare; non è dato di spiegarlo.

Si rischia di far credere ad aspetti di un male psicosomatico, cosa che non è, la radice è molto più profonda.


Offline BRIZZ

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #5 il: Agosto 10, 2004, 20:03:37 Mar »
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BRIZZ
Fabrizio Amadio
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UKE (paolo)

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #6 il: Agosto 10, 2004, 21:16:39 Mar »
.. A Skianta.
Ho capito la tua allusione.
Ho cercato di esprimere le mie cose schiettamente e nel modo meno ermetico possibile.
Quel che arriva o non arriva a chi legge (tu dici passa) poco importa. Men che meno ho da insegnare qualcosa a qualcuno. Ognuno ha la sua strada.
Io ho parlato semplicemente di me, del mio passato (.. spero!) grappolo e della mia esperienza.
Occhio però ai soliti tranelli.
Che cos'è - come scrivi -  un "male psicosomatico" ?
Se si vuole continuare a classificare (e a logorare il cervello) sorgono inevitabilmente una serie di domande:
- la persona è indissolubilmente psiche + soma ?
- se sì,  il male sta "fuori o dentro" la persona ?
- se no, quanto è della psiche e quanto del soma ?
- se boh, esiste una persona distinta dal male ?
- il male stesso è la persona ?...
...E così via all'infinito.
Stop.. Se continuo così il grappolo mi ritorna!
Ciao e a presto.
Paolo.

 


   

Offline Lucius

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #7 il: Agosto 16, 2004, 17:38:40 Lun »
Beh... non so se passa o non passa, ma credo di aver colto il messaggio.
Grazie Paolo per aver espresso così bene i tuoi pensieri e per averci raccontato la tua esperienza.
Mi sorge spontanea una domanda però:
quando dici "rimedi"... significa che in questo modo, attraverso la meditazione, il consueling e l'autoconsapevolezza del tuo stato psichico "sbilanciato"... riesci a tenere lontani gli attacchi di CH?
« Ultima modifica: Agosto 16, 2004, 23:37:45 Lun da Luciano »

Luciano Patrucco
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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #8 il: Agosto 16, 2004, 17:52:03 Lun »
Ebbravo luciano :)

Offline Lucius

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #9 il: Agosto 16, 2004, 18:15:45 Lun »
...MOLTO incoraggiante dunque!

Ci credo e ci voglio provare, datemi 2 dritte, da che parte si comincia? :)
« Ultima modifica: Agosto 16, 2004, 23:27:07 Lun da Luciano »

Luciano Patrucco
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Offline BRIZZ

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #10 il: Agosto 19, 2004, 01:39:42 Gio »
SE LA PSICOTERAPIA POTESSE FAR BENE ALLA NOSTRA MALATTIA (PERCHE' DI QUESTO SI TRATTA) AVEVO GIA CHIESTO IN UN PRECEDENTE POST CON SCARSI RISULTATI.
CARO SKIANTA VISTO IL MISTERO DI QUESI POST:''SE CAPIAMO'' O ''NON CAPIAMO'' COSA VUOL DIRE?
FORSE CHE E' DIFFICILE AVVICINARSI AL MONDO DELLA PSICOTERAPIA? SONO DACCORDO CON TE
FORSE E' DIFFICILE AVVICINARSI AL MONDO DELLA MEDITAZIONE? SONO DACCORDO CON TE
SONO SICURO CHE NON INTENDI IL MONDO ESOTERICO DI CUI SONO PIENI I GIORNALI IN CRONACA NERA E ROSA

PER CUI ,PER FAVORE, SPIEGATI MEGLIO

CIAO BRIZZ
Fabrizio Amadio
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Skianta

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #11 il: Agosto 19, 2004, 09:10:12 Gio »
Brizz, Luciano, spiegare è una cosa pressocchè impossibile;

Se riesci a definire ad un cieco, il colore giallo, troverò anche io un modo per definirti quello che non si può definire.

La psicoterapia non ha nulla a che vedere con quello di cui sto parlando, anzi.

Quello di cui vorrei parlare non ha verbo di espressione ne parola di identificazione.

L'unico vero suggerimento che mi sento di dare ora è provate la forza della meditazione vera.  Osservate cosa succede in voi meditando, ovvero spegnendo la mente.

Non importa se lo fai recitando un mantrta, contemplando una candela, o applicando lo zazen, esercitati quotidianamente a meditare, poi quello che succederà  sarà  tuo e non la spiegazione di qualcuno.

Si deve partire da li, non dalla comprensione mentale, non si tratta di comprensione mentale, perchè la mente è fuori gioco.  Si tratta di una sorta di consapevolezza, ma non posso andare oltre; non ha senso. Chi ha voglia di esecitarsi e provare realizzerà  da solo il mistero, diversamente semplicemente resterai dove sei, nel tuo passato o nel tuo futuro a struggerti per una vita gettata via; e non sarai mai presente;

Il problema che per noi meditare è assai difficile, inerzie, condizionamenti, cattive abitudini ecc. si oppongono di gran forza alla meditazione.

Pertanto per iniziare è necessaria, quasi per tutti, una meditazione dinamica che serva a "rompere il ghiaccio" permettendoti di avvicinarla abbattendo le resistenze. Poi la tecnica si potrà  affinare.

Una volta ottenuto questo tipo di dominio,  ogni attacco che scaturisce dall'avvelenamento emotivo (rabbia, ansia, paura ecc) svanisce come nell'acqua di Rodolfo.

Potrai influenzare la biochimica del tuo cervello, (e non solo) dico davvero, senza psicofarmaci.  
« Ultima modifica: Agosto 19, 2004, 09:12:37 Gio da Skianta »

Offline Sten

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #12 il: Agosto 23, 2004, 12:28:18 Lun »
Per chi abbia davvero intenzione di intraprendere il "Viaggio":

- Il Viaggio è nel Buio... Ciò che vedi lo crei Tu.

- Il Viaggio è nel Silenzio... Ciò che senti lo crei Tu.

- Il Viaggio è Senza Meta... La meta sei Tu.

- Il Viaggio è Solitario.


Eventuali Letture "edificanti":

Kabat Zinn: "Ovunque tu vada... Ci sei già "

Krisnamurti: "Libertà  dal Conosciuto"

Carlos Castaneda: "Il Secondo Anello del Potere"

Hesse: "Siddarta"


Metodo:

Ascolta i Maestri ma sii l'unico Maestro di te stesso.

Buddha stesso disse: "Se incontri Budda sul tuo cammino... UCCIDILO"


Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu !!!

(Steppenwolf)

 ;)
Stefano Capurro
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Cell. +39 373 866 0245
e-mail  stefano.capurro@fastwebnet.it

Uke (paolo)

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Re:Esperienza e rimedi (specificazioni)
« Risposta #13 il: Settembre 12, 2004, 20:20:19 Dom »
CORREZIONE:
Nei messaggi precedenti ho scritto erroneamente la parola "consueling".
Si tratta invece di COUNSELING.
Ciao a tutti.
paolo.