Autore Topic: News  (Letto 1592 volte)

Offline Giuly

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« il: Maggio 24, 2004, 20:00:43 Lun »
SECONDO CERVELLO /ANSA (cronaca)
(ANSA) - MILANO, 24 MAG - Un secondo cervello che non ragiona, non pensa, e tanto meno filosofeggia, ma e' responsabile di tanta parte delle nostre gioie e dei nostri dolori: e' l'intestino che, pur avendo solo un decimo delle cellule nervose del cervello, lavora in modo autonomo ed e' sede di funzioni che influenzano l'intero organismo. E' la teoria 'dei due cervelli' che, elaborata e presentata oggi a Milano dall' americano Michael D. Gershon - esperto di anatomia e biologia cellulare alla Columbia University di New York e autore del best seller 'The second brain' (ancora inedito in Italia) - potrebbe avere effetti positivi sia nella cura delle malattie dell'apparato digerente che, viceversa, nelle malattie nervose. Superando la teoria secondo cui i neuroni dell' intestino, come accade per altri organi, sarebbero controllati dal sistema nervoso centrale, Gershon ha spiegato - illustrando la capacita' dell' intestino di funzionare anche in assenza di collegamento con il nervo vago (quello che trasmette gli ordini del cervello) - come le viscere siano in grado di controllare il proprio comportamento tramite un sistema autonomo, che ha chiamato sistema nervoso enterico. ''I due sistemi nervosi, comunque, si scambiano informazioni - ha precisto Gershon - anche se questo scambio e' fatto per il 90% di messaggi che vanno dalla pancia al cervello''. E cosi' accade che alcune sensazioni a livello gastroenterico, come nausea e gonfiori, ''rappresentano segnali che, anche se non percepiti a livello conscio - ha aggiunto Gershon - possono influenzare il nostro stato d'animo e scatenare reazioni di malessere''. Ricordando che l'intestino produce da se', sull' input di stimoli esterni come il cibo e di stimoli interni come emozioni e abitudini, il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile degli stati d'animo, Gershon ha concluso: ''E' vero che stress e ansia possono pesare sull' intestino alterandone il funzionamento, ma e' vero anche il contrario, cioe' che, visto che sono di piu' le connessioni che vanno dalla pancia al cervello, anche i disordini intestinali e il tipo di dieta possono arrivare a influire negativamente sul sistema nervoso centrale''. Per questo, curare i disturbi gastroenterici puo' avere effetti positivi anche sulla salute cerebrale. Gershon ha citato, ad esempio, patologie sempre piu' diffuse come la sindrome dell' intestino irritabile, che colpisce ormai il 20% della popolazione italiana, ricordando l'importante ruolo terapeutico che giocano le fibre. Altri specialisti intervenuti al dibattito con l'esperto americano hanno insistito anche sull' esercizio fisico e sulla dieta. (ANSA).  :-[ :-[

Offline Riccardo

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Re:News
« Risposta #1 il: Maggio 24, 2004, 20:11:54 Lun »
Si presta a cumuli di battute ..... ma non e' mica tanto scemo!

Sembra interessante. E non sapevo che il nostro intestino producesse il 90 % di serotonina!

Grazie!

Riccardo Pentenero
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Ricky si è spento il 28 Gennaio 2009 lasciando un grande vuoto nei nostri cuori

Offline Giuly

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Re:News
« Risposta #2 il: Maggio 24, 2004, 20:15:55 Lun »
Infatti da ignorante ho colto quell'aspetto....ma non ricordo il perche'......???

Prego
Giuly

Offline nadia vr

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Re:News
« Risposta #3 il: Maggio 25, 2004, 00:13:40 Mar »
Grazie Giuly per aver postato questo articolo.
Ero a conoscenza che il 90% della serotonina viene prodotta dal ns intestino e richiamata dal ns cervello "al bisogno".
Questo dato è riportato anche sul libro "Le Cefalee" di Colucci d'Amato.
Da parte mia posso solo confermare che l'intestino c'entra con la ns. CH. E' solo una sensazione, ma è fortissima.
Nella fase pre, ma soprattutto post grappolo, per mesi mi sono sempre svegliata di soprassalto agli stessi orari degli attacchi in preda ad una fame diabolica. Non sono mai riuscita a resistere a letto ma ogni volta ho sempre "dovuto" mangiare e pure con ingordigia.
Solo dopo aver fatto una cura omeopatica con "magnesia carbonica potenziata" la cosa è cessata e non mi sveglio più con gli attacchi di fame.
Il cibo, il grande trasformista della vita. Così mi disse un'altro medico, famoso allergologo, a cui mi sono rivolta. Ascolti il suo corpo, impari e decodificare i messaggi e non si perda d'animo se un medico non l'ascolta. Cambi medico.
E' stata una chiaccherata molto interessante, non a niente a che vedere con la CH, ma mi ha fornito una sacco di notizie.

Offline Sten

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Re:News
« Risposta #4 il: Maggio 25, 2004, 08:53:44 Mar »
Anch'io sapevo che l'intestino produce la maggior parte della Serotonina e, da sempre, è il primo ad avvisarmi del sopraggiungere di un grappolo (cominciando a funzionare male già  15-20 gg prima del primo attacco).

Ho anche riscontrato più volte che, con un repentino aumento della glicemia, ingurgitando carboidrati più o meno complessi, sono riuscito a tenere a bada degli attacchi incipienti.

 ;)
Stefano Capurro
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Offline Lucius

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Re:News
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2004, 16:04:32 Mer »
Grazie Giuly, molto interessante! ;)

Luciano Patrucco
O.U.C.H. Italia
Referente I.C.H.A. (International Cluster Headache Alliance)

Offline Giuly

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Re:News
« Risposta #6 il: Maggio 26, 2004, 19:06:20 Mer »
Bentornato Luciano,

Anch'io ho sempre creduto che il meccanismo scatenante possa dipendere  dall'intestino,anche se potrebbe essere benissimo il contrario...in generale ho sempre sofferto di disturbi gastrici...anche se bisognerebbe spiegarsi perche' solo "ogni tanto" come pe tanti episodici ....ma nche' qui puo' essere la necessita' di resettare valori off.

E' in sintonia con quanto verificato dagli esami discussi a Bologna?

Ciao