Autore Topic: Aricept - tre anni dopo  (Letto 14123 volte)

Offline Sten

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Re:Aricept - tre anni dopo
« Risposta #15 il: Giugno 23, 2003, 01:40:51 Lun »
Cari tutti,

a definitiva conclusione di questa poco elegante querelle (della quale sono stato discutibile attore) ritengo doveroso comunicare il chiarificatore scambio di E-Mail avuto con Rodolfo che, ancora una volta, si è dimostrato nella più assoluta buona fede nel suo intento di divulgare una terapia che, per lui almeno, si è rivelata efficace.

Rimane decisamente aperta invece la necessità  di trovare il supporto di uno specialista disposto a sponsorizzare la sperimentazione su di un gruppo di volontari, garantendo la tutela sia sanitaria che legale al test.

Continueremo a battere questo tasto in tutte le sedi possibili nella speranza di trovare qualcuno disposto a proseguire sulla strada tracciata dal compianto Dr. Sicuteri.

Giorni e Notti senza pena a tutti voi.
« Ultima modifica: Giugno 23, 2003, 01:41:20 Lun da Sten »
Stefano Capurro
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Offline rodolfo

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Re:Aricept - tre anni dopo
« Risposta #16 il: Giugno 23, 2003, 10:16:05 Lun »
Cari Amici,
evidentemente caldo e grappolo sono un cocktail forte per tutti noi.
Credo che il furore della polemica con Sten riveli che per entrambi questa vicenda abbia toccato tasti che provocano emozioni "forti".  
Segno che la passione non manca. Neppure la buona fede.

L'incidente con Sten è strachiuso: l'ho un po' provocato e
Sten ha risposto. Ci siamo sentiti e tutto questo è alle spalle.

Spero però vogliate riscattare qualcosa dalla polemica: la necessità  di individuare "modi" per verificare ipotesi di cura.

Sono a disposizione (nei miei limiti) per lavorare con qualche neurologo in modo di appoggiare l'eventuale sventurato (!) volontario su una struttura di appoggio: francamente è quello che propongo.

Ricordo che la proposta di cura viene da Sicuteri: Un uomo molto profondo. Ho il sospetto avesse testato l'Aricept su di sè, per come me ne parlava.

Però sia chiaro un fatto: sono personalmente interessato a verificare se l'aricept è una cura, non a "convincere" qualcuno a farne uso.


A presto


Rodolfo

Offline Sten

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Re:Aricept - tre anni dopo
« Risposta #17 il: Giugno 23, 2003, 21:33:24 Lun »
Cari tutti,

passata la burrasca ritorna il sereno e dato che, nella sua vivace dinamica di "botte e risposte", questo Topic rischia di rappresentare una pubblicità  negativa all'ipotesi Aricept, che invece merita di essere indagata approfonditamente con metodo e attenzione, proporrei di cancellarlo nella sua stesura attuale per riaprirlo fra i post "importanti" (e "imbullonati" in testa al forum) conservandone gli aspetti informativi e progettuali.

Se nessuno degli autori dei Post di ris-Post-a ha nulla in contrario penso che Riccardo sarà  ben lieto di aiutarci in tal senso.

Un Grosso Abbraccio

 ;)
Stefano Capurro
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Skianta

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Re:Aricept - tre anni dopo
« Risposta #18 il: Giugno 24, 2003, 00:16:05 Mar »
Porco deo siete più infoiati di quanto non lo sia io di questi ultimi tempi con i birboni che.................umma umma....omissis


AAdesso però mi sembra doveroso inserirmi in questa discussione; ne ero all'oscuro e vi sono venuto a cercare dopo che ho saputo  dei tafferugli interni!! heheheh okkio potremmo farci male con le ns. mani e siamo troppo lesti per caderci. No?

In effetti ci sono diverse sostanze che giovano alla ns. patologia. Molte sono droghe anzi in realtà  lo sono un po tutte.

Mescalina, peiote, cocaina, LSD, Oppioidi, Cannabinoli, psicofarmaci in senso lato, ormoni dopanti (corticosteroidi) e se m'intrippo ve ne trovo altri. In primo ordine quelle naturali, già  presenti nel ns. sistema neuroendocrino,scoperte ed oscure.

L'aricept non lo conosco molto, ma associando la patologia dell'alzaimer a quanto da te descritto comprendo come possa essere efficace. Associando quanto soffro nel momento in cui mi concedo un pelo di  riposo ( i miei periodi peggiori sono durante le ferie, le salto dal 1999 ed i miei migliori quando mi consumo di lavoro) do logica alla potenziale efficacia.   Ma ti sei mai interrogato sull'uso a lungo termine? Forse è meno rischioso calarsi un acido. Pensa inoltre, caro fratello di sofferenze, che in USA non c'è un solo caso, ma enne casi di persone che ricorrono a molecole devastanti (peiote/LSD/mescalina)trovandone reale e concreto giovamento. Testimonianze dirette e senza vergogna, sull'orlo della disperazione e con tanta consapevolezza!

Un piccolo particolare, sta contraddistinguendoci in Italia, nessuno di noi, che sappia io, si è ancora avventurato in qualcosa di tanto ingnoto ed incompreso.  Buon senso, paura chi sa?

Se mi facessi una pera di oppio o di ero quando mi viene l'attacco sono certo che passerebbe, ma poi???

Se mi facessi troncare i nervi forse passerebbe, ma poi?

Se tengo sempre a balla il cervello, potrebbe giovarmi, ma poi?

Fin che faccio questo con le mie forse naturali, so che mi faccio del male, ma con la mia forza, che arrivata ad un certo punto  mi crolla e mi segnala il limite! Diversamente se pigli qualcosa, a lungo termine, in questa direzione, rischio solo di spostare e incrementare il problema; Con tutto il rispetto che posso nutrire, per qualsiasi essere umano, non solo grappolato, questa è la mia opinione.

Il cortisone, è una bomba, ma ho potuto constatarne gli effetti devastanti, se possibile meglio evitarlo ( è poi un parente  del cortisolo surrenico no?)

Sto cercando di lavorare molto dall'interno, affidandomi poco a certi farmaci. Ho tolto perfino il litio.

Quando non posso farne a meno mi faccio le pere di imigran, e se le cose vanno proprio male ricorro ai fialoidi di cortisone. Poi appena possibile scalo elimino e lavoro verso la disintossicazione fisica e mentale(per quello che riesco)

Ho metabolizzato una nuova consapevolezza, che mi è difficile spiegare a voce, figuriamoci per iscritto, ma è completamente sana.  Le armi le ho trovate nella natura e nella forza del pensiero.

Il mondo è così indietro!! Se comprendessero l'importanza di crescere i bambini nell'educazione alle emozioni forse molti mali ( e non solo la CH) scomparirebbero, ma per come vanno le cose la CH è destinata ad avere un incidenza sempre maggiore, altro che malattia rara. Ve ne accorgerete fra una decina di anni o poco più.

Rodolfo, sono nudo e crudo come mi ha fatto mamma, scusami per la franchezza, è la cosa che mi sta procurando grossi problemi ultimamente, ma ci credo profondamente. Vorrei spendere un po delle mie serate insieme a te, ma come te sono pieno come un uovo e non riesco nemmeno a gestire gli interessi della mia famiglia, le mie finanze, le mie bambine! KKAZZO.

Sto cercando di andare oltre, oltre a tutto oltre a tutta la fottutissima programmazione cerebrale che mi/ci appartiene. é longia! ma paga!

L'UNICO VERO MESSAGGIO CHE PERO VOGLIO DARE E' DI TENERE A FRENO LA RABBIA E LE INCAZZATURE, SONO CERTO CHE FANNO MALE.

Poi tra noi sono proprio da evitare, meglio direzionarle.

Sto scrivendo male, sono stanchissimo, ma spero che riusciatre a cogliere i concetti. La dose di stress è tanta, tanta da cominciare a compromettermi certe facoltà  intellettuali che mi erano innate, programmazione, organizzazione, memoria ecc. facoltà  spesso tipiche dello sterotipo del grappolato.

Questo stato di cose mi ha però permesso di conoscere altre forme di energia, molto più potenti e fino ad ora ignorate.

La CH secondo me è dentro la sfera più profonda dell'IO e non può essere soffocata! Va solo compresa canalizzata e domata!  La cosa è facile solo a dirsi!!  E come pogrammare un PC per windows e po volerlo far girare in maccintosh senza formattare il disco e riprogrammare la macchina. Con il PC non si può fare, ma forse con il cervello si.  E' vera roba da pazzi, ma chi non lo è di noi? E' roba che è solo alla ns. portata, nessun altro può comprendere.

C'è chi usa un sistema e chi ne usa un altro, ma di fatto sto osservando che, anche se,  su frequenze diverse operano molti nella stessa direzione!!!!

La cosa più sbagliata è affidarsi a medici o medicine, li dobbiamo solo cercare aiuto, ma l'azione deve essere nostra.

Il tempo ci khiava il lavoro è il ns. più arduo nemico.   Te la sentiresti di mollare tutto? Per il tuo benessere, per la tua CH, te la sentiresti di mollare tutto quello che hai?

Rispondi prima a questa domanda, non rispondendomi, ma rispondendoti.

Il buonismo che può appartenerci, o il "Piangerci addosso" come a volte potrebbe apparire, sono solo strumenti, di una medesima via.

RICORDA IL SILLOGISMO LOGICO
Ognuno è libero di pensare a quello che vuole! Il pensiero genera l'emozione( l'emozione è variabile biochimica).  Siamo liberi (salvo condizionamenti) di avere le emozioni che vogliamo.

Serve tempo per lavorare su questi parametri, servono soldi per sopravvivere a queste condizioni. Chi avesse modo di trovare entrambe queste variabili in abbondanza può avere più possibilità  di uscirne!  

E' un lavoro che fa paura solo a pensarci!! Sei disposto a mollare tutto quello che hai! Monaci e filosofi possono esserci di aiuto, maestri spirituali con il cancro da anni ed il dono dell'obiquità  possono insegnarci l'impossibile.

Persone che si spostano con il solo pensiero. Sembrerà  pazzesco, ma provare a crederci è il primo passo per togliere il limite ed il condizionamento.

Per ora il monaco di Comiso RG mi sfugge, ma riusciro a beccarlo, perchè lo voglio , lui conosce la VIA.

Hai mai visto l'impossibile? Azzo se esiste!!! Vai oltre i tuoi parametri, oltre l'istinto, accetta di soffrire e di morire fra un attimo.  

Il legame con le mie bambine mi fotte la strada e mi riporta a terra. Maledetto il giorno che ho concepito l'amore più grande della mia vita, quello vero.

Tutto e il contrario di tutto, la mosca ed il cono d'ombra. Il tutto e la coesistenza, si stà  avvicinando la fine. Oscilla che si fa luce Fermati ad osservare.