Emanuela,hai scritto delle cose molto importanti. Io ho provato e ancora provo le stesse sensazioni,mi sono convinto con il tempo che questa e altre malattie sono in parte causate da una mancanza di comunicazione tra il nostro inconscio e il nostro cosciente. La risposta alla fine del corpo,costretto ad obbedire a due padroni che vanno in senso contrario può essere terribile e noi sappiamo quanto. Resta da capire perché questo accade,perchè anche ragazzi giovani si trovino in questa situazione ma credo che i problemi pesino a tutti indipendentemente dall'età. Forse non abbiamo più tempo per ascoltarci ed ascoltare il nostro corpo,tutti presi da questa fretta maledetta alla quale sacrifichiamo tutto per avere tanti bei giocattoli,cioè il nulla. Siamo sempre più soli,più arrabbiati,più desolati e forse la cefalea a grappolo è il modo peggiore -ma sempre un modo - per fermarci obbligatoriamente a riflettere. Rappresenta il punto di rottura,il giro di boa dopo il quale si è costretti a ritornare sui propri passi,fare un esame di coscienza su noi stessi il più razionale possibile. Non è cinismo credo ma realismo perché il primo non porta a nulla mentre il secondo ci fa diventare più forti. Ad accettare finalmente che la nostra cefalea a grappolo siamo noi. Ti sarà capitato di sognare di cose e persone che non vedevi e a cui non pensavi da tantissimi anni; ebbene,il nostro inconscio non dimentica nulla,nella nostra testa c'è tutto il bene e il male che abbiamo vissuto e chissà se questo non influisca in qualche modo. Va bè,ho fatto un po' di filosofia da barsport ma non importa. Certo,non è tutto qui e non so se tutti saranno d'accordo con quello che ho scritto ma in ogni caso rappresenta un motivo di riflessione. Credo che la nuova Emanuela,trascorso il giusto tempo per fare conoscenza ti piacerà molto di più della vecchia. Un abbraccio fraterno.