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Discussioni => Questionario libero => Topic aperto da: Gabriele85 - Gennaio 06, 2008, 18:02:43 Dom
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Ciao a tutti, vorrei sapere cosa pensate in merito ad una cosa che da un po' di tempo mi frulla per la testa.
Dunque poichè sono in attesa di essere chiamato ad un colloquio per un lavoro in una fabbrica che per me è importante, secondo voi se io dichiaro a chi si occupa dell'assunzione di nuovi dipendenti il mio problema e cioè che soffro di crisi di CH, che in assoluto è tra i dolori più forti che un essere umano possa sopportare ecc ecc. la mia paura è che:
1) Non è un problema, ti assumiamo lo stesso pur riconoscendo la tua piccola invalidità
2) Mi spiace ma a conti fatti noi preferiamo assumere un altro al tuo posto che sia in perfetta salute
Ora, io mi auguro che se mai facessi questo colloquio, di non sentire dire l'ipotesi due, secondo mio padre infatti non dovrei dire nulla proprio per il suddetto motivo ma solo (al limite) al capoturno o al massimo avvertire i colleghi. Voi cosa dite? Secondo me invece TUTTI lo dovrebbero sapere di questa cosa!!!
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non dire nulla
qualsiasi impedimento al lavoro (orari,trasferimenti,famiglia,salute ecc. ecc.) sono considerati negativamente in genere ma, sicuramente al colloquio, impediscono l'assunzione
se riesci, supera il periodo di prova e comunque ,prima conosci bene l'ambiente di lavoro,dopodiche avrai modo di comunicare a chi di dovere la tua situazione
muoviti sempre con cautela
un abbraccio e auguri per il lavoro
brizz ;)
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Concordo con brizz e tuo padre.
Purtroppo la correttezza (a volte) è negativa.
Dopo la conferma della assunzione, dovresti parlarne con il tuo diretto superiore.
Sperando comunque che, nelle formalità di assunzione, non è prevista la dichiarazione di essere esente da patologie invalidanti ;)
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Concordo
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concordo anche io!!!
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Sperando comunque che, nelle formalità di assunzione, non è prevista la dichiarazione di essere esente da patologie invalidanti ;)
rileggendo questo passo, ritengo sia opportuno ricordare che non è possibile determinare l'inizio della patologia. Ergo.... una dichiarazione di esenzione non potrebbe essere 'provata' falsa ed essere giusta causa di licenziamento ;)
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Per carità, non dire nulla.
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NON dire niente, per l'amor di Dio! Sono nella tua stessa situazione, nel senso che ho fatto 2 colloqui (nello stesso posto), e molto probabilmente mi assumeranno....porterò a conoscenza l'azienda del mio problema SOLO se dovessero farmi problemi......
In bocca al lupo per l'assunzione
Bacio
barbara
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Ovviamente non dire nulla per carità.
Sei corretto in ogni caso perchè fino a quando non verrà riconosciuta una personale invalidità noi siamo come tutti i normali lavoratori, la nostra patologia d'altronde non è prevedibile ne nell'insorgenza ne nella remissione.
Quindi vai tranquillo e in bocca al lupo.
alessandro
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La seconda ipotesi è sicuramente quella più probabile quindi....NON DIRE NULLA!!!!!
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Ciao, assolutamente acqua in bocca ed in bocca al lupo!!!!!!!!!!!!!!!
ciao
la zia Dany
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Caro Gabriele,
per esperienza ti consiglio di non dire nulla in sede di colloquio.
Buona giornata
Maria
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te l'hanno gia scritto tutti e le ribadisco anch'io
prima dell'assunzione evita accuratamente di fare menzione del tuo problema se tieni ad essere assunto.
Avrai modo in seguito , a cose avvenute di chiarire la tua posizione
e non ti preoccupare, non è giocare sporco ma semjpicemente pararsi i fondelli.
casper ;)
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Tenedo conto che comunque noi cefalgici abbiamo, mettendo in fila tutti gli attacchi, un bel pò di vita in meno, quando siamo sani diamo sempre di più di tutte quelle persone che stanno bene.
Quindi io direi di non dire niente e al momento delle prime avvisaglie fai presente la cosa però devi anche ribadire il fatto che comunque quando stavi bene nessuno si lamentava del tuo operato e quando ristarai bene tornerà tutto come prima...... in fondo per gli altri noi abbiamo solo un piccolo mal di testa e che siamo noi che non lo sopportiamo e siamo dei piangina , O NO? E all'ora...... E SE TE LO DICO IO CHE SONO UN DATORE DI LAVORO ;D ;D ;D ;D
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Ciao,
premessa: sono sia datore di lavoro sia grappolato.
Credo che tutto dipenda dalla gravità della malattia ovvero se hai poche crisi anche in grappolo lungo, magari prevalentamente notturne, diciamo un grappolo che possa passare inosservato o cmq generare assenze o interruzioni di lavoro come nella altre persone allora non vedo assolutamente problemi. tieni conto che ho circa 10 persone nella mia ditta, e non passa giorno che almeno uno sia assente, per svariati motivi....per cui
Se la tua situazione è più grave, con grappoli cattivi e attakki ripetuti durante il giorno allora la situazione è differente. Non dicendo nulla potresti metterti in una situazione di conflitto col datore di lavoro da subito, e più che altro con i colleghi.
Può essere vero che come lavoratori rendiamo più, ma è anche vero che il lavoro va fatto quando deve essere fatto e non sempre è possibile recuperare le ore perse o le giornate perse.
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Io non direi nulla per il momento...
Pensaci bene...e se la tua CH se ne andasse in remissione per dei mesi interi??? O per anni?
Se gli racconti come stanno le cose rischi di giocarti il lavoro a cui tieni...
Affronta il colloquio senza dire nulla, vedi se ti assumono e poi se mai gestirai la situazione al momento.
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Una cosa ci tenevo a dirla: anzitutto grazie a tutti quelli che hanno risposto. ;)
In secondo luogo devo chiarire alcune cose xchè la mia situazione è quanto di più strano ci possa essere. Tanto per fare un esempio: l'ultima crisi l'ho avuta alle 5 e mezza del mattino, stavo dormendo e a un certo punto mi sveglio di colpo con l'attacco in fase iniziale. Il problema è che anche dopo che la s*****a se ne va, io non sto bene anzi sono debilitato per tutto il giorno, in una parola "mi lascia il segno" per tutto il dì, dipende da che livello di dolore della scala raggiunge, negli attacchi "da record" che ho avuto con dolore da 9/10 sono stato male per due giorni di fila...non è sempre uguale comunque perchè l'ultima volta mi è durata all'incirca un'ora e mezza contrariamente agli attacchi passati di due o anche tre lunghissime ore!
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ti posso dire che nella mia esperienza con la ch, le uniche volte che il dolore si è trascinato anche ad attacco finito sono state tutte quelle volte, sopratutto nelle fasi centrali del grappolo, in cui, nel tentativo di far passare il dolore mi imbottivo di farmaci che poi non funzionavano ma mi lasciavano dolorante per tutto il giorno, da quando ho capito ciò e quindi ho smesso di impasticcarmi a vuoto, i miei attacchi hanno sempre e solo dato dolore durante, ad attacco finito, nada.
casper ;)
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Ciao Gabriele,
anche a me succede dopo attacchi a kip altissimi di rimanere debilitata e tumefatta per tutto il giorno....Proprio oggi è uno di quei giorni perchè stanotte alle 4 ho avuto un attacco killer, mi sono svegliata con il dolore gia a mille e per mezz'ora mi ha martellato. Poi sono tornata a dormire, piccola avvisaglia alle 7, dopo tre ore esatte e più nulla, ma ho ancora l'occhio dolorante e sono ridotta ad uno straccio!!!!!!!
Spero che oggi non me ne arrivino altri cosi riesco un pochino a recuperare.
Cerca di stare forte Gabry, un abbraccio. :)
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CIAO SONO MARCO IL MARITO DI LUSSI... SECONDO ME IL PROBLEMA DEVE ESSERE APPROFONDI ::)TO MEGLIO ORA MI SPIEGO:
1-HAI DETTO CHE E' UN LAVORO IN FABBRICA MA E' A TURNAZIONE???? SE SI E' UN PROBLEMA PERCHE' I TURNI DI NOTTE IN TEORIA NON POTRESTI FARLI (UNA CAUSA SCATENANTE DELLA CH E' IL RITMO SONNO VEGLIA ED E' IMPORTANTE CERCARE DI ESSERE REGOLALI)
2-SE ABITI IN LOMARDIA HAI DIRITTO A UNA INVALIDITA' CHE DOVREBBE AIUTARTI A ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO (COLLOCOMENTO MIRATO)
3-IO E LUSSI CI RITENIAMO FORTUNATI SUL LAVORO PERCHE' ABBIAMO DEI COLLEGHI E DEI DATORI CHE CI HANNO SEMPRE AIUTATO MA PER MOLTI ALTRI CHE HANNO DICHIARATO PRIMA DI INIZIARE UN LAVORO DI AVERE LA CH NON E' COSI.....IMMAGINO CHI NON LO DICHIARA E POI NON VA AL LAVORO PERCHE' STA MALE SPERO PER LORO CHE ABBIANO TROVATO L'UMANITA' CHE ABBIAMO INCONTRATO IO E LUSSI....
CREDO CHE IL NUOO DIRETTIVO DEVA PUNTARE IN TUTTE LE REGIONI A FAR OTTENERE L'INVALIDITA' A CHI SOFFRE DI CH.... NON E' SEMPLICE MA E' UNA SFIDA CHE L'OUCH DEVE VINCERE CIAO
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Ciao Gabry,
anche per me vale lo stesso che per te e Barbara...ad attacco finito resto comunque dolorante e sufficientemente "cotta" per il resto della giornata...mi fa male soprattutto l'occhio (come se mi ci avessero tirato un ca@@otto), mi da parecchio fastidio la luce e ho la testa indolenzita dalla parte dell'attacco (per me sempre a dx), a volte mi fa male anche il cuoio capelluto, come se mi avessero tirato forte i capelli....purtroppo penso sia abbastanza "normale" tirarsi gli straschichi per tutto il giorno...è per questo che è una vera e propria malattia, altamente invalidante....come ti ha scritto Marco, se abiti in Lombardia, vai alla tua ASL e fai la domanda di invalidità (io ci sto provando), almeno ti cauteli sul lato lavorativo e sarebbe già meglio di niente.... Coraggio, tesorino, su con il morale e avanti, sempre e comunque!
:-*
Barbara
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Gli strascichi (anche di 30 ore) io li ho nel 15/20% degli attacchi.
Ho notato che se assumo Verapamil ho gli attacchi meno forti, ma più strascichi per tutto il giorno...
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CIAO SONO MARCO IL MARITO DI LUSSI... SECONDO ME IL PROBLEMA DEVE ESSERE APPROFONDI ::)TO MEGLIO ORA MI SPIEGO:
1-HAI DETTO CHE E' UN LAVORO IN FABBRICA MA E' A TURNAZIONE???? SE SI E' UN PROBLEMA PERCHE' I TURNI DI NOTTE IN TEORIA NON POTRESTI FARLI (UNA CAUSA SCATENANTE DELLA CH E' IL RITMO SONNO VEGLIA ED E' IMPORTANTE CERCARE DI ESSERE REGOLALI)
2-SE ABITI IN LOMARDIA HAI DIRITTO A UNA INVALIDITA' CHE DOVREBBE AIUTARTI A ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO (COLLOCOMENTO MIRATO)
3-IO E LUSSI CI RITENIAMO FORTUNATI SUL LAVORO PERCHE' ABBIAMO DEI COLLEGHI E DEI DATORI CHE CI HANNO SEMPRE AIUTATO MA PER MOLTI ALTRI CHE HANNO DICHIARATO PRIMA DI INIZIARE UN LAVORO DI AVERE LA CH NON E' COSI.....IMMAGINO CHI NON LO DICHIARA E POI NON VA AL LAVORO PERCHE' STA MALE SPERO PER LORO CHE ABBIANO TROVATO L'UMANITA' CHE ABBIAMO INCONTRATO IO E LUSSI....
CREDO CHE IL NUOO DIRETTIVO DEVA PUNTARE IN TUTTE LE REGIONI A FAR OTTENERE L'INVALIDITA' A CHI SOFFRE DI CH.... NON E' SEMPLICE MA E' UNA SFIDA CHE L'OUCH DEVE VINCERE CIAO
Ciao Marco, come stai? e Lussi?
In merito all'estensione della norma in vigore in Lombardia per tutter le altre Regioni, è stata da poco presentata un'interrogazione parlamentare che riporto qui di seguito (grazie mammalara ;))
INTERROGAZIONE URGENTE
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:
- la cefalea nelle sue forme Primarie (Emicrania - Cefalea Tensiva – Cefalea a Grappolo) colpisce circa il 12% degli individui ed è la patologia neurologica più diffusa nel mondo;
- l’Emicrania cronica per esempio, è una malattia estremamente invalidante, al punto tale che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha collocata tra le patologie con massima disabilità, quali la cecità, la psicosi e la tetraplegia; disabilità ancora più grave se si considera che questa patologia si manifesta prevalentemente nel periodo più produttivo della vita del soggetto. Ciò amplia l’impatto della malattia non solo sulla attività lavorativa, ma il disagio provocato dall’aver dolore ogni giorno ricade sui rapporti familiari e le relazioni sociali, perché nei casi più gravi, il dolore è talmente acuto da impedire lo svolgimento delle normali attività;
- i soggetti colpiti da Cefalea sono obbligati a sottoporsi ad accertamenti, nonché a terapie lunghe e costose per cercare di migliorare le loro condizioni di vita, con esiti per la maggior parte delle volte fallimentari;
- nei pazienti affetti da Cefalea a Grappolo il dolore si manifesta in modo talmente severo che molti pazienti riferiscono che se l’attacco non dovesse risolversi come generalmente succede nel giro di 45-90 minuti, ma durasse ore consecutive senza alcune attenuazione, la farebbe finita; ecco perché è anche chiamata cefalea da suicidio. In particolare, la classificazione della International Headache Society (IHS) del 2004 definisce la Cefalea a Grappolo Cronica come segue :
- Attacchi si dolore orbitario, sovraorbitario o temporale che durano 15–180 minuti.
- La cefalea è accompagnata da almeno uno dei seguenti sintomi:
1. iniezione congiuntivale o lacrimanzione ipsilaterale
2. congestione nasale o rinorroea ipsilaterale
3. edema palpebrale ipsilaterale
4. sudorazione della testa faccia ipsilaterale
5. miosi e ptosi ipsilaterale
- Gli attacchi hanno una frequenza da 1 ad 8 al giorno
- La cefalea a grappolo viene definita cronica quando gli attacchi durano per più di un anno e sono separati da un periodo di remissione non più lungo di un mese;
- il ricorso ad analgesici si rivela inutile (poiché viene rimosso temporaneamente il dolore, ma non ne è eliminata la causa) e in breve tempo è pure controproducente perché l’abuso di sintomatici porta ad un tipo di Cefalea quotidiana chiamata“Cefalea da rimbalzo”;
- le ripercussioni negative sulla vita dei pazienti vanno dal deficit di concentrazione durante il lavoro o le attività quotidiane, alla penalizzazione nei rapporti di amicizia o familiari (sino a sfociare in depressione reattiva), dalla rinuncia ad impegni sociali ad una reiterata assenza lavorativa o scolastica;
- i costi sociali dovuti alla forzata assenza dal lavoro a sono particolarmente elevati (già nel 1997 in Italia, venivano quantificati in 1 miliardo di euro);
- alla Camera dei Deputati è stata presentata (n°910 del 2001 e n° 272 del 2006) una proposta di Legge per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale;
- la Regione Lombardia ha emesso, con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale-Sede Ordinaria, n°3 del 15 gennaio 2007, una serie di indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell’ambito dell’invalidità civile (vedi tabella allegata alla presente interrogazione); questo costituisce un valido esempio di tutela dei pazienti affetti da cefalea, allo stesso tempo evidenzia un limite nella disomogeneità con la quale persone affette dalla medesima patologia si vedono trattate a seconda del territorio regionale nel quale risiedono;[/color]
Si interroga:
- per sapere se il Governo italiano non ritenga opportuno adeguare con urgenza la propria legislazione alle indicazioni già fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’International Headache Society, riconoscendo la cefalea primaria come malattia sociale e come fattore invalidante;
- per capire se – fatta salva la competenza delle varie Regioni nel riconoscimento dell’invalidità civile - il competente Ministero non ritenga necessario intervenire tempestivamente per inserire nelle tabelle ministeriali la valutazione relativa alle Cefalee primarie, come da quadro disposto dalla Regione Lombardia;
- per conoscere i tempi con i quali il Parlamento intenda portare alla discussione delle Commissioni e delle Camere la proposta di legge n°272 presentata dall’On. Lumia il 28 aprile 2006, in merito alle “Norme per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale”;
- per valutare se non esistano le possibilità di prevedere, per i casi di cefalea più grave, l’accesso al lavoro come categoria protetta;
- per sollecitare il Governo ad intraprendere tutte le azioni necessarie affinché i malati di cefalea non siano lasciati soli di fronte al loro dolore e di fronte alle elevate spese mediche e farmaceutiche necessarie alle loro cure.
Roma, 17/7/2007
Sen. Fernando Rossi Gruppo Misto Consumatori
Sen. Giorgio Benvenuto Ulivo
Sen. Salvatore Bonadonna RC - SE
Sen. Daniele Bosone Aut
Sen. Romano Comincioli FI
Sen. Oskar Peterlini Aut.
Sen. Natale Ripamonti IU – Verdi –
Sen. Helga Thaler Aut
Sen. Dino Tibaldi IU - Verdi - Com
Sen. Valerio Zanone Ulivo
Sen. Cesare Perrin Aut
Sen. Franca Rame IDV
...siamo in attesa di "buone nuove"...
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Bravo Luc, stavo andando a postarla anche io;-)
Grazie di nuovo a Mammalara per lo sbattimento ;)
Ciao Marco,
come state?
Stai tranquillo che l'ouch si sta battendo per questa cosa, speriamo solo di essere ascoltati.
E' vero non sempre si è fortunati come colleghi e datori di lavoro ed è importante mettere in chiaro bene alcune cose.
Riguardo al fatto di esporre o meno la propria situazione riguardo alla CH, credo che sia soggettiva la cosa, dipende molto dal numero e dall'intensità degli attacchi che si hanno e dal lavoro che si vorrebbe andare a fare.
Un abbraccio a te Lussi e Francesco :)
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CIAO POSSIAMO DIRE CHE ABBIAMO AVUTO MOMENTI PEGGIORI.... IO HO UN PAIO DI CRISI AL GIORNO CHE CONTROLLO CON IMIGRAN LUSSI NE HA UNA NEL PIENO DELLA NOTTE MA VISTO CHE A LEI L'IMIGRAN NON FUNZIONA PIU' HA UN CVC (CATETERE VENOSO CENTRALE) DA CUI FA LIOMETACEN TORADOL ECC... FRANCESCO BENISSIMO....
LO SO CHE L'OUCH STA FACENDO SALTI MORTALI PER FAR OTTENERE L'INVALIDITA' A TUTTI I GRAPPOLATI (NN ERA UNA CRITICA ALL'OUCH MA BENSI' ERA UNA CRITICA PER I NOSTRI POLITICI!!!!MI SONO ESPRESSO MALE!!!)PER QUANTO RIGUARDA IL LAVORO E' INDUBBIAMENTE UNA COSA SOGGETTIVA....
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Caro Marco,
non l'avevo presa come una critica, è che ho colto l'occasione per postare questa interrogazione parlamentare che mi aveva mandato Mammalara qualche giorno fa.
Sono contento che (nonostante gli attacchi e il CVC) non siate più in un "periodo nero"...
Contentissimo che il piccolo Francesco stia benone!!!
Prima o poi riusciremo ad incontrarci tutti quanti, grandi e piccolini! :)
Un abbraccione a tutti e tre anche da parte di Vanessa e Altea! ;)
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ciao, stavo rileggendo i post sin dall'inizio e scusate però non sono d'accordo.
Il diritto al lavoro è fondamentale e sicuramente inalienabile. Qui stiamo però parlando di onestà, cosa al quanto differente.
Scusa Brizz, il dire: "supera il periodo il prova" cosa vuol dire? Passa la prova così poi non ti possono più licenziare?= Fottili?
Creare lavoro non è semplice, trovare clienti che possano matenere l'azienda non è semplice. Il datore di lavoro non deve sempre essere visto come il birbo RICCONE da fottere in ogni e qualunque modo. i giorni di malattia fino al terzo compreo non li paga l'INPS ma il datore di lavoro.
Torno a ripetere: se la tua situazione ti permetterà di condurre una vita lavorativa normale allora puoi anche passarci sopra, ma se ciò non fosse possibile non fingere solo nel periodo di prova...a metterti in difficoltà una volta che le carte saranno scoperte non sarà solo il datore di lavoro, ma specialmente i tuoi colleghi che dovranno fare anche il tuo.
Nel caso in cui la tua situazione non fosse gestibile, il tuo nemico non è il datore di lavoro ma lo stato, che non è garante in queste situazioni, e tutti coloro che hanno svuotato le casse dello stato fingendo invalidità inesistenti perchè non hanno voglia di lavorare.
IL LAVORO E' UNA COSA SERIA
Alfonso
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Giusta osservazione Sir,
molto però dipende dal grado di "gravità" della CH e della redditività del "lavoratore-grappolato" sia in grappolo che in remissione.
Io spesso in grappolo produco di più, ma ho la possibilità gestirmi il tempo nelle 24 ore (non sempre)...
Se parliamo di un lavoro dove è necessaria una prestazione in tempi precisi e definiti, ad es. pilota di aerei o operaio in catena di montaggio... beh allora la cosa è diversa...
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condivido Luc
casper ;)
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CARO JOKER
NON SONO UN DATORE DI LAVORO
MA RAPPRESENTO IL DATORE DI LAVORO (I FAMOSI QUADRI PER INTENDERCI)
NON MI SOFFERMO SU SINCERITA' ED I ''BASTARDI RICCONI'' COME DICI TU
NON MI SOFFERMO SULLA SITUAZIONE LAVORO,CONTRATTI, STIPENDI E SOPRAVVIVENZA DEI LAVORATORI
NON MI SOFFERMO SU CHI ''RUBA'' LO STIPENDIO (E CE NE SONO MOLTI),O CHI VIENE SFRUTTATO AL LIMITE DELLA DECENZA
NON MI SOFFERMO SU CHI RUBA LA VITA A TANTI LAVORATORI PER INGRASSARSI
TI DICO SOLO QUESTO
LA NOSTRA MATATTIA (PATOLOGIA) NON ESISTE,NON ANCORA, PER CUI SE AD UN COLLOQUIO DICI DI AVERE UN GRAVE TIPO DI MAL DI TESTA CHE POTREBBE FARTI ASSENTARE SPESSO,O RARAMENTE,O PER LUNGHI PERIODI,O BREVI,O AVERE ATTACCHI FURIOSI ANCHE DURANTE IL LAVORO....................................
MA CHI C.A.Z.Z.O TI ASSUME, SII SERIO
UN ABBRACCIO
BRIZZ :-*
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Caro Alfo, moralmente condivido il tuo pensiero, infatti ho detto nella mia risposta che 'la correttezza (a volte) è negativa', supponendo quindi che la correttezza deve essere sempre osservata.
"Il diritto al lavoro è fondamentale", e tu pensi che il probabile datore di lavoro si ricordi di questo, anteponendo la mia patologia al suo interesse? Io, aspirante lavoratore, non avrei alcun interesse a "fotterlo" (tacendo sulla mia ch), ma certamente lui se ne 'fotterebbe' di me e della mia necessità del lavoro.
Pensi che lui mi aiuterebbe a combattere la indifferenza dello "stato, che non è garante in queste situazioni" ?
Pensi dovrei patire le molte inconvenienze che comporta la impossibilità di far fronte alle elementari necessità di sopravvivenza? Se tutto andasse bene, ho letto che la pensione sarebbe circa 230 euro mensili.
Pensi che io, che ho voglia di lavorare e guadagnarmi il mio salario, debba essere il moralizzatore di una situazione dove ci sono molti "che hanno svuotato le casse dello stato fingendo invalidità inesistenti perchè non hanno voglia di lavorare"?
Pensi che il probabile datore di lavoro accetterebbe la mia assicurazione che compenserei eventuali assenze o interruzioni dal lavoro?
Ti assicuro che nella mia vita lavorativa sono sempre stato corretto (oltre che per mia forma mentis, per necessità ambientale: negli stati uniti ti danno un calcio in c.ulo se non osservi le regole e si dà senza preavviso), ma non esiterei a tacere su mie 'probabili' momentanee impossibilità operative, qui nella nostra bella Italia.
Ciò, ovviamente, facendo salve particolari situazioni,come detto da luciano.
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LA NOSTRA MATATTIA (PATOLOGIA) NON ESISTE,NON ANCORA, PER CUI SE AD UN COLLOQUIO DICI DI AVERE UN GRAVE TIPO DI MAL DI TESTA CHE POTREBBE FARTI ASSENTARE SPESSO,O RARAMENTE,O PER LUNGHI PERIODI,O BREVI,O AVERE ATTACCHI FURIOSI ANCHE DURANTE IL LAVORO....................................
MA CHI C.A.Z.Z.O TI ASSUME, SII SERIO
UN ABBRACCIO
BRIZZ :-*
So malato anche io e non sono sempre stato un datore di lavoro.....
Per capirci però: nel caso di una CH grave tenuta nascosta, nel momento in cui viene fuori vuoi pechè nn si può vivere ad imigram, verapamil, ecc... come ti comporti?
Dici di esserti ammalato adesso?
Per i lunghi periodi di assenza cosa dici?
Torno a ripetere che è tutto in dipendenza della gravità della malattia e del posto di lavoro che si vuole andare ad occupare.
Purtroppo c'è una grande verità che nessuno, o pochi, vogliono affrontare:
Non sempre tutti possono fare tutto. Ci sono delle limitazioni nella vita, vuoi per patologie, vuoi per caratteristiche fisiche ed intellettuali ed è necessario averne consapevolezza.
Ho assunto persone "non completamente sane" ma con le caratteristiche giuste per il loro ruolo aziendale e non ho avuto e non ho tuttora problemi.
TORNO A RIPETERE:
a mio parere il consiglio di tacere senza riserve potrebbe mettere Gabriele in brutte situazioni future. Nessuno di noi sa che tipo di lavoro vuole andare a fare, con quali responsabilità con quali orari, ecc... ma tutti avete detto di tacere...
Se Gabriele vuole andare a fare pontista sui grattacieli? O firma un contratto con resposabilità propria per negoziazioni in borsa?
Forse non riesco a trasmettere bene il concetto:
Il tacere a prescindere non è la via giusta (sempre a mio parere).
Sono troppe le variabili possibili ed il consiglio di tacere a prescindere (sempre ovviamente a mio parere) è un consiglio qualunquista.
Poi Brizz, quando si parla di cose serie, IO SONO SEMPRE SERIO.
Tony, sai che ti stimo tanto, ma ho una domanda per te?
La nostra bella Italia chi la fà? Noi o gli americani?
Non lamentiamoci sempre di ciò che abbiamo, ciò che abbiamo è quello che ci meritiamo.
Alfonso
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Joker, inutile fare ragionamenti utopici.
La realtà è molto banale e semplice.
Normalmente un datore di lavoro se deve sciegliere tra una persona sana ed un a meno sana scieglie quella sana. Questa è la realtà dei fatti. Poi ci sono le eccezioni; possono esserci datori di lavoro che essendo grappolati hanno una sensibilità diversa.
Statisticamente parlando, i grappolati, mediamente sono persone con grandi capacità e notevoli rendimenti sul lavoro. Sono manager, decisionisti, hanno spesso grosse responsabilità sulle spalle, e nonostante tutto riescono a portare avanti i propri impegni.
Un grappolato spesso rende come due o tre persone, che pur non essendo grappolate, sono fannullone.
Pertanto caro Gabriele, ribadisco il concetto di non evidenziare che tu soffri di CH. Io personalmente ho perso due posti di lavoro per la CH.
Metticela tutta, non marciare sulla tua patologia, e vedrai che riuscirai come tutti ad essere assunto e a fare il tuo lavoro.
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Tony, sai che ti stimo tanto, ma ho una domanda per te?
La nostra bella Italia chi la fà? Noi o gli americani?
Non lamentiamoci sempre di ciò che abbiamo, ciò che abbiamo è quello che ci meritiamo.
Alfo, voglio prima rispondere alla domanda. Prescindendo che non facciamo demagogia o analisi politiche (ed ovviamente neanche polemiche, ma scambio di opinioni, rispettabilissime anche se non condivise ;)), l'Italia la facciamo noi e DOBBIAMO adeguarci alla realtà, perchè le condizioni morali ideali e la concezione/attuazione del rispetto puro non ci sono nè qui, nè in america, nè in tutto il pianeta :() . Non possiamo essere noi (comuni, impotenti e neglettati cittadini grappolati e non) a cambiare lo status quo, la singola 'corretta' azione non servirebbe a nulla, non intaccherebbe la situazione. Ci si convince, giorno dopo giorno, che non è il caso di essere novelle giovanne d'arco! La storia (passata e recente) ci dice che qualche potente (non io o te) ha provato e lottato (a volte morto) per l'ideale, ma le notizie quotidiane dimostrano che è rimasto inascoltato.
Anch'io sono stato lavoratore e datore di lavoro (lo sono tuttora anche se non operativo ;D), ho aiutato molte volte volenterosi collaboratori con personali difficoltà di osservanza delle regole aziendali, ma non tutti i datori di lavoro sono come te o me ;).
Ritornando all'argomento della discussione, credo che diciamo la stessa cosa in fondo.
Si rispondeva ad una domanda di un grappolato che si suppone periodico, all'inizio della sua inconvenienza (non certo disabilità, questo lo sappiamo noi non il datore di lavoro).
Si è fatto il distinguo con mansioni che possono essere pericolose per gli altri e per la azienda e ne convieni anche tu. Certo se avesse 10 attacchi al giorno la mia risposta sarebbe stata diversa (ed anche quella di altri suppongo), avrei suggerito (come fatto da marco/lussi) di appoggiarsi alle liste preferenziali (dopo avere superato le 'difficoltà' burocratiche :-X).
E per chiudere concordo con skianta sulle capacità e volontà dei grappolati (ma questo lo sappiamo noi !!!!!).
Ciao ;)
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RAGAZZI HO SCRITTO UN POST LUNGO ETERNO SULL'ARGOMENTO, MOLTO PROFONDO E PIENO DI RILFLESSIONI E ....... PUFFFFFF AL MOMENTO DI INVIARLO E' SPARITOOOOOOOOOO!!!!!!!
CHE TRISTEZZA...
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Ciao a tutti, vorrei sapere cosa pensate in merito ad una cosa che da un po' di tempo mi frulla per la testa.
Dunque poichè sono in attesa di essere chiamato ad un colloquio per un lavoro in una fabbrica che per me è importante, secondo voi se io dichiaro a chi si occupa dell'assunzione di nuovi dipendenti il mio problema e cioè che soffro di crisi di CH, che in assoluto è tra i dolori più forti che un essere umano possa sopportare ecc ecc. la mia paura è che:
1) Non è un problema, ti assumiamo lo stesso pur riconoscendo la tua piccola invalidità
2) Mi spiace ma a conti fatti noi preferiamo assumere un altro al tuo posto che sia in perfetta salute
Ora, io mi auguro che se mai facessi questo colloquio, di non sentire dire l'ipotesi due, secondo mio padre infatti non dovrei dire nulla proprio per il suddetto motivo ma solo (al limite) al capoturno o al massimo avvertire i colleghi. Voi cosa dite? Secondo me invece TUTTI lo dovrebbero sapere di questa cosa!!!
Non dire nulla. Se vuoi dillo dopo il perodo di prova, quando sarai confermato.
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CARO JOKER QUANDO DAI DEL ''QUALUNQUISTA'' A CHI CONSIGLIA DI TACERE LA CH AD UN COLLOQUIO DI LAVORO,PREFERISCO PENSARE CHE SCHERZI,COME SPESSO FAI
CIAO CIAO
BRIZZ
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ragazzi, io qui esprimo la mia opinione.
Premesso che io come sapete faccio il pompiere da trent'anni e da trentacinque soffro di ch , leggendo le vostre discussioni mi pare sia emerso che fondamentalmente diciate tutti la stessa cosa, magari in modo diverso.
Io, seppur sofferente (fortunatamente episodico) non ho mai perso un giorno di servizio a causa della ch, probabilmente fossi stato cronico con 8\10 attacchi die non so se sarei ancora qui a scrivervi dalla caserma.
Cosa voglio dire con questo:
in primis bisogna comunque valutare sempre da situazione a situazione,
poi , non credo sia possibile generalizzare su un argomento cosi pieno di varaiabili(tipo di ch e tipo di lavoro ecc.)
noi grappolati, è risaputo abbiamo una marcia in piu e questo ci aiuta in un sacco di situazioni, sicuramente un cronico con 10 attacchi al giorno non credo possa fare il pilota di linea ma probabilmente ci sarà un lavoro, magari bidello per dirne uno, che seppur con difficoltà riesce a portare avanti.
Quindi credo che per poter consigliare al meglio il nostro Gabriele sarebbe opportuno sapere di che ch soffre e che tipo di lavoro intende ottenere.
casper ;)
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Caro Brizz, secondo me non sta affatto scerzando.
Il suo discriminante in tale situazione, sta nel fatto che porta avanti ragionamenti estremamente legati alla propria vita ed alla propria situazione e pertanto ne è estremamente influenzato. Non riesce ad essere obiettivo e realista.
In tali situazioni, invece, a mio avviso, è opportuno posizionarsi al di sopra delle parti; è opportuno mettersi da parte ed effettuare un analisi asettica della situazione;
Secondo voi, dimenticatevi la CH; un datore di lavoro (genericamente parlando) può sciegliere se assumere una persona sana o una persona affetta da leucemia, diabete, paraplegia, discopatia, depressione, cirrosi epatica, epatite C, calcoli biliari, schizzofrenia, o qualsiasi altra patologia; Chi assume secondo voi?
Allora, in queste situazioni, la sincerità non viene apprezzata, ma si rivolge contro di te. Un po di sana autoprotezione, è necessaria, per andare avanti.
La società moderna, non è certo una società giusta e corretta. La società è mossa da interessi e vantaggi, non da deontologia.
Non suggerirei mai ad un cieco di mentire e di offrirsi come autista, ma tra i vari estremi ci sono molti compromessi. Tra il bianco ed il nero c'è tutto l'arcobaleno.
Pensa a te stesso, perchè altrimenti se non ci pensi tu, non ci pensa nessuno.
CARO JOKER QUANDO DAI DEL ''QUALUNQUISTA'' A CHI CONSIGLIA DI TACERE LA CH AD UN COLLOQUIO DI LAVORO,PREFERISCO PENSARE CHE SCHERZI,COME SPESSO FAI
CIAO CIAO
BRIZZ
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Purtroppo vedo che non riesce a passare il messaggio.
Magari potrebbe essere argomento di discussione al prossimo meeting.
Ciao a tutti
alfo
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Ho letto tutti i messaggi e colgo l'occasione ancora una volta per ringraziare indistintamente tutti coloro che hanno risposto. Personalmente è vero quello che qualcuno ha scritto e cioè che se io in sede di colloquio se mai dicessi che soffro di CH sono sicuro che la mia assunzione verrebbe meno. Ora non è che si tratta di "prendere in giro" il datore di lavoro o l'azienda per la quale si dovrebbe lavorare, ma qui la questione è più seria: anche NOI abbiamo diritto ad un lavoro per guadagnarci la pagnotta, non è che abbiamo 3 baccia oppure un occhio solo, abbiamo questa invalidità che i più fortunati non hanno è vero, ma come qualcuno ha già scritto non siamo come certa gente cui ogni scusa è buona per assentarsi dal lavoro, noi quando stiamo bene SICURAMENTE rendiamo il doppio e anche insieme agli altri ci facciamo valere (parlo anche per esperienza personale), non so se rendo l'idea. Purtroppo però è altrettanto vero che una cosa come la CH (e qui mi trovo d'accordo con qualcun altro) alla lunga può essere MOOOLTO difficile da tenere nascosta, non so se mi spiego...
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noi quando stiamo bene SICURAMENTE rendiamo il doppio e anche insieme agli altri ci facciamo valere (parlo anche per esperienza personale), non so se rendo l'idea.
e ti dirò di più, io personalmente quando sono in grappolo (chiaramente all'infuori dell'attacco vero e proprio) rendo il quadruplo
casper ;)
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Purtroppo però è altrettanto vero che una cosa come la CH (e qui mi trovo d'accordo con qualcun altro) alla lunga può essere MOOOLTO difficile da tenere nascosta, non so se mi spiego...
Gabry il messaggio che volevo passarti era proprio questo.
Sempre cmq in dipendenza del grado di gravità della CH e del tipo di lavoro che si cerca.
Per un episodico il cui grappolo si manifesta anche ogni anno, ma con attakki di breve durata e radi nei giorni...il problema non si pone!!!!!!: il malditesta normale è molto più invalidante rispetto alla CH (fatto salvo il livello del dolore).
Per cui non parlarne a prescindere senza valutare queste componeneti è a mio avviso pericoloso.
Alfo
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io posso dire di essere "fortunata" perchè il 90% degli attacchi ce l'ho notturni. però è vero che dopo una notte insonne il mio rendimento a lavoro non è dei migliori. non posso permettermi di prendere giorni o lunghi periodi di assenza, quindi stringo i denti e via... fossi in te non direi niente, più per scaramanzia che per altro. però se poi ti viene un grappolo devi impegnarti a stringere i denti!!!
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io posso dire di essere "fortunata" perchè il 90% degli attacchi ce l'ho notturni. però è vero che dopo una notte insonne il mio rendimento a lavoro non è dei migliori. non posso permettermi di prendere giorni o lunghi periodi di assenza, quindi stringo i denti e via... fossi in te non direi niente, più per scaramanzia che per altro. però se poi ti viene un grappolo devi impegnarti a stringere i denti!!!
Per i miei attacchi non ci sono delle ore ben precise perchè vengono a TUTTE le ore sia del giorno che della notte qualunque cosa stia facendo le crisi quando devono venire vengono e non guardano in faccia nessuno, anche se andando a vedere il quadernetto degli attacchi noto una prevalenza di attacchi notturni ma ripeto vengono a tutte le ore quindi questo può essere il problema... :-[