scusa il ritardo !!!
ma solo ora ho letto il tuo appello!!!
intanto ,credo di aver scritto parecchi post per l'argomento ,comunque....................
dunque la mia terapia tratta di sconfiggere nel sintomatico l'attacco !!! e nel tempo di riuscire almeno nel mio caso di riportare i grappoli ad un numero e ad un periodo più accettabile!!!
al primo avviso di cambiamento della normalità ,mettere un cubetto di ghiaccio in bocca a contatto con il palato ,e almeno 3-5 cubetti di ghiaccio in mano! questo per favorire un repentino abbasamento della temperatura corporea! mai mettere fredddo in testa solo semmai piedi e schiena !!! l'acqua serve per le shadoww e per il grappolo in genere!!
a presto
Ti ringrazio moltissimo, mi offri un'ulteriore prova di quali squisite persone voi siate, e questo è davvero confortante.
So che ne hai parlato spesso, e ti sono grata a maggior ragione perchè ti ho costretto a ripeterti, ma, come forse comprenderai, la mole di materiale da voi pubblicato nel forum in questi anni è notevole, non mi è stato possibile leggere tutto e ricordo di aver letto post in cui la tecnica era citata ma non descritta in modo altrettanto chiaro. E poi bisogna essere ben informati, addestrati e preparati quando, senza grande preavviso, esplode la battaglia!
Sono molto inesperta e non sarei in grado di esprimere una mia opinione circa l'efficacia dei diversi approcci, ma il tuo appoccio, la tua "filosofia" circa la ricerca di una terapia è molto vicina al mio modo di pensare. "primum non nocere", no? I farmaci sono una tristissima necessità e non hanno nulla di magico. E noi pazienti dobbiamo responsabilizzaci, imparare a "gestirci".
Ti sono molto vicina nelle idee, ma nella pratica sarei, temo, una deprecabile grappolata, riottosa , anarchica e ribelle. Peggio per me, allora...
Chissà che questa malattia non si tramuti in una occasione per imparare a vivere in modo più sano e ad avere maggior rispetto per il mio corpo ed il bene prezioso, preziosissimo, impagabile della salute...
Ti ringrazio infinitamente per la sollecitudine con la quale mi hai risposto, e, ti prego, non chiedermi mai più "scusa per il ritardo", perchè il primo dovere di un amico è quello di comprendere, accettare ed amare l'idea che l'altro amico abbia una vita, la SUA vita!
Evi