Anche se devo ammettere che dal tenore del Primo Post di Skianta di questo Thread avevo cominciato a "sudare freddo", devo altrettanto confermare che nei suoi sviluppi la discussione sta dando un quadro fedelmente rappresentativo della realtà di fatto.
E' purtroppo drammaticamente vero che riguardo alla CEFALEA A GRAPPOLO si assiste ancora ad una diffusissima IGNORANZA anche là dove ciò è assolutamente fuori luogo, ovvero presso quei sedicenti SPECIALISTI che, nonostante i blasoni degli studi del caso, ben poco capiscono sia della PATOLOGIA in sè che del modo di rapportarsi al SOFFERENTE.
Di questo ne abbiamo dolorose continue riprove nei racconti di quei SOFFERENTI che si uniscono all'OUCH Italia nella speranza di trovare quel conforto e quel consiglio mai trovato altrove nonostante i "costosi pellegrinaggi" fatti sulla base di indicazioni improprie.
E' però altrettanto vero che molti di noi sia in qualità di SOFFERENTI (prima) che di appassionati membri dell'OUCH Italia (dopo) abbiamo avuto la fortuna di incontrare MEDICI che ci hanno dato ampia dimostrazione di NON essere solo dei PROFESSIONISTI DI ECCEZIONE (fra i migliori del mondo) ma di essere anche PERSONE dalla SENSIBILITA' UMANA NON COMUNE con i quali si sono instaurati degli splendidi rapporti MEDICO-SOFFERENTE, delle fruttifere collaborazioni COMUNITA' SCIENTIFICA-ASSOCIAZIONE e, in molti casi, di pura, semplice, umanissima AMICIZIA, con tutti i benefici che questi possono comportare.
Dobbiamo inoltre ammettere che oggi, proprio grazie alla COMPETENZA e alla PASSIONE di questi, disponiamo anche di ottimi strumenti sia per la SEDAZIONE delle Crisi Dolorose che per la loro Prevenzione, sia di natura Farmacologica che, in casi estremi, Chirurgica (DBS)
e a questo NON possiamo NON dare doveroso Tributo in questa sede.
E' anche vero però che se, per il momento, abbiamo trovato nella NEUROLOGIA il più sensibile ed efficace alleato scientifico, NOI SOFFERENTI, spinti dall'urgenza di un DOLORE che NON ci concede il LUSSO DELLA PAZIENZA (da qui il mio rifiuto di chiamarci PAZIENTI) e, ammettiamolo, da quella giustificata e comprensibile dose di ingenua IGNORANZA che tutto rende potenzialmente possibile, sentiamo il bisogno di un confronto e di un supporto a più ampio raggio e per questo auspichiamo che si vengano a creare dei POOL di lavoro sempre più interdisciplinari
che possano osservare il FENOMENO CEFALEA A GRAPPOLO nella visione quanto più OLISTICA possibile del SOFFERENTE.
Confidiamo comunque di essere ancora solo all'inizio di un fruttifero percorso comune dove, armati della sincera volontà di concedere al SOFFERENTE una sempre migliore Qualità della Vita, troveremo insieme sempre nuove e migliori Armi (sia "convenzionali" che "esotiche" all'occorrenza) per sconfiggere quel nemico insidioso che si annida nelle nostre testoline dolenti.
Che la vita vi sia leggera.