Carissimi e, (come sempre) soprattutto, Carissime,
ieri vedendo il servizio sulle cefalee su RAI 3 (Fuori TG) per godermi la bellissima intervista al ns Siciliano, ho ascoltato con attenzione il buon Di Lorenzo che presentava la Dieta Chetogenetica e il "razionale" su cui si basa e mi è ritornato in mente il periodo in cui avevamo affrontato quello che avevamo chiamato "Approccio Metabolico" con il Prof. Mandatori e la Dieta delle Intolleranze Alimentari (se cercate "Intolleranze" sul Forum troverete parecchio sull'argomento).
Pur partendo da presupposti differenti, in considerazione del fatto che l'intolleranza ai farinacei era risultata piuttosto diffusa, nei fatti tale dieta ripercorreva in parte quella chetogenetica e, per un certo periodo, abbiamo ricevuto testimonianze di miglioramenti e remissioni da parte di alcuni Grappolati.
Purtroppo chi di noi ce l'aveva presentata e ne aveva a, suo dire, tratto i maggiori benefici si è sempre rifiutata di darne testimonianza su queste pagine, limitando così il patrimonio informativo in proposito.
Personalmente devo dire che condivido l'approccio sia a livello razionale che "istintivo" tanto che, in Grappolo da Luglio, non ho ancora iniziato nessuna terapia preventiva visto che, per perdere peso, nel medesimo periodo ho iniziato una dieta a "carboidrati zero" (perdendo una buona 15ina di kg !!!
).
Questo tipo di dieta l'ho già percorsa diverse volte in passato sia per ragioni di calo ponderale (sono riuscito a perdere fino a 30 kg) che per motivi sportivi (viene seguita anche in fase di aumento e definizione della massa muscolare) ma, prima di gridare "Al Miracolo!", è bene però fare alcune premesse:
1) Una tale dieta non può essere protratta per lunghissimi periodi e chi ha grappoli lunghi (io ormai arrivo anche a 8 mesi all'anno) ci sono delle limitazioni
2) Va fatta con molto "sale in zucca" e bilanciata in base al tipo di attività svolta (scordatevi gli sport "di fatica" ad esempio)
3) I carboidrati si "nascondono" anche in cibi che, apparentemente, dovrebbero esserne privi e basta poco a risvegliare la Bestia; ricordiamo
che anche l'Alcool (trigger indiscusso della CH) è un carboidrato.
4) La produzione di corpi chetonici, alla lunga, affatica fegato e reni
5) Meglio prediligere gli apporti Proteici che quelli Lipidici (tipici delle versioni "Hard" della dieta chetonica), il Colesterolo è in agguato.
6) Ricordarsi di bere molta Acqua
2 aneddoti personali:
a) Anni fa praticavo sport di combattimento e seguivo un programma di allenamento e di alimentazione estremamente ponderato.
Ero una "macchina da guerra" da oltre 90 kg con una massa grassa di ca. 3-4%, una sorta di Tarzan.
Mi sentivo in forma perfetta e stavo benissimo fino a quando la Bestia (nonostante tutto) si è svegliata e ho avuto il peggior grappolo della
mia vita (2 anni senza remissione).
b) Quest'anno ho iniziato un programma di dieta-allenamento perchè ero 100 kg di massa flaccida ed era tempo di dare una svolta.
Naturalmente mi sono posto come primo obbiettivo quello della riduzione del peso iniziando la dieta proprio nel momento in cui la Bestia
mi stava dando segno di volersi risvegliare. Direi che per ca. 2 mesi e 1/2 sono riuscito a gestire bene la situazione con la Bestia che mi
diceva che era lì ma senza avere attacchi degni di nota. Da 3 settimane però, nonostante tutto, la Bestia si è risvegliata in pieno e sono
arrivato ad avere i miei usuali 4-5-6 attacchi al giorno (più o meno severi, più o meno gestibili).
Continuo a tenere duro evitando le terapie preventive, affrontando il più degli attacchi "a mani nude" e ricorrendo alle fiale di IMIGRAN
quando assolutamente necessario.
Però è dura... Raga... E' DURA !!!
Questa la mia testimonianza (per quel che vale).
Vi abbraccio